Proposte
Indecenti
Il secondo lotto di lettere del 2012
è stato inviato ai condomini 167 in questi giorni a fine Luglio.
Condomini
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Cooperative
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Convenzione
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Corrispettivo
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Via Generale dalla
Chiesa 63-85
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Cooperativa Luana
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19/09/1987
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€ 182.431,00
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Via Generale dalla
Chiesa 87-121
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Cooperativa Ambra
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03/10/1985
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€ 246.258,00
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Via Martin Luter King
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Cooperativa Iniziativa
Padernese
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04/07/1990
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€ 203.873,00
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Via Chopin, 22
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Cooperativa Mazzini
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14/06/1983
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€ 243.375,00
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Per un totale di circa 875.000 euro
richiesti a meno di un centinaio di famiglie padernesi.
Cifre che non hanno paragone se confrontate a
quelle proposte da altri comuni, anche confinanti con Paderno Dugnano. Ad
esempio Cormano gli importi variano da 3.000 euro a 5.000 euro a famiglia.
Cifre che manifestano la massima espressione di iniquità,
soprattutto se confrontate con quelle proposte formulate dalla stessa
amministrazione Bogani - Alparone solo un paio di anni fa e solo per alcuni,
per essere chiari, importi do circa la metà per unità abitative aventi le
stesse tipologie e ubicazioni.
Aumenti che certo non sono del 10-15%, e chissà poi perché ci dovevano
essere aumenti, come annunciato dal Vicesindaco
Gianluca Bogani nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2011, regolarmente trascritto
nel Verbale di Deliberazione n. 61 del
27 settembre 2011:
“Quindi
, andiamo a valutare la situazione reale, e non stime che non sono più attuali
con la realtà. Questa situazione ci
evita di raddoppiare questi costi, che, con delibera della Corte dei Conti,
come dicevo prima, ci porterebbe a questo, con una stima puntuale ed analitica,
oltre ad avere una stima reale, riduciamo questo aumento e lo portiamo più o
meno all’incirca, perché poi va fatto caso per caso, viene applicato un aumento che si aggira tra il 10% e il 15%.”
In realtà avviene esattamente quanto il Vicesindaco
dichiarava di voler evitare, i prezzi sono di fatto raddoppiati.
Chiedete quanto hanno pagato i vostri vicini a cui la proposta
è stata inviata nel 2009 o nel 2010?
Ma allora cosa dovremmo fare?
Semplicemente ascoltare quanto profeticamente dichiarato dal
nostro Vicesindaco Gianluca Bogani sempre
nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2011:
“Noi,
praticamente, deliberando questo punto, troviamo un equilibrio tra andare
incontro alle esigenze delle famiglie, senza rendere questo valore fuori mercato, il che vorrebbe dire, poi, che
nessuno accede più a questa trasformazione,
e quindi non diamo l’opportunità ai cittadini, se il valore è troppo esagerato.”
E’ appunto quello che succede, per usare le stesse parole, il valore è fuori mercato e troppo
esagerato, e quindi nessuno accede
più a questa trasformazione, come hanno dimostrato le famiglie che a
stragrande maggioranza hanno respinto al mittente le inique proposte ricevute
nel 2011. E come continuano a dimostrare le famiglie che in questi giorni
rifiutano le proposte con scadenza 28 settembre 2012, dove, ad oggi, per
contare le adesioni bastano le dita di una mano.
Il Sindaco Marco Alparone, il Vicesindaco Gianluca Bogani, e
con loro la Giunta del centro destra padernese, hanno concesso la legittima
possibilità di operare la trasformazione del diritto di superficie a prezzi
equi solo ad alcuni, negando tale possibilità alla maggioranza dei condomini
167 di Paderno Dugnano.
Ma perché tanto accanimento sull’edilizia sociale?
Per capire bastano le parole del Vicesindaco
Gianluca Bogani sempre nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2011:
“Dall’altra
parte, andiamo incontro alle esigenze di
cassa che ha il Comune, perché è chiaro, poi, che se le stime sono troppo
elevate e nessuno accede, non ci sono entrate per la città.”
Ecco gettata la maschera, è chiaro
come dice il Vicesindaco Bogani, la volontà è di:
FARE CASSA CON LE TASCHE DEI CONDOMINI 167
non rispettando la legge che impone
un obbligo di destinazione che vincola i proventi all’edilizia sociale.
Beh, qualche cittadino potrebbe
dire:
-
Certo,
gli importi richiesti sono oltremodo esagerati;
-
Certo,
i miei concittadini e vicini di casa non troppi mesi fa hanno pagato la metà di
quanto ora vogliono da me;
-
Certo,
ancora oggi i cittadini di altri comuni pagano molto, molto, ma molto meno di
quanto mi è stato richiesto;
-
Certo,
considerano la mia casa nuova anche se costruita un paio, e oltre, di decenni
fa;
-
Certo
il valore a metro quadrato attribuito non sta ne in cielo ne in terra, perché
si riferisce a case nuove, magari in classe A, B, e la mia invece …;
-
Certo,
dicono che sono obbligati dalla Corte dei Conti, ma non applicano la riduzione
che la Corte dei Conti ha previsto;
-
Certo,
non mi viene accordata nessuna agevolazione nei pagamenti, neanche un minimo di
rateizzazione, e vogliono il malloppo tutto e subito;
-
Certo,
lo so, mi prendono per fesso con la storia della redazione dell’atto;
-
Certo,
per me di sconti neanche a parlarne, anche se da altre parti sono la normalità,
e lo stesso Comune di Paderno Dugnano ai miei vicini di casa nel 2010, che già
pagavano la metà di me, ha accordato uno sconticino;
-
Certo,
mi sento tratto come un bancomat da questa amministrazione;
-
Certo,
se ho un po’ di pazienza tra qualche tempo potrei pagare il giusto;
ma ho l’esigenza di vendere, e
allora facendomi del male e con rammarico, decido di pagare lo stesso, almeno
non ho vincoli e vendo al prezzo di libero mercato.
Eh NO, STIAMO ATTENTI, non è così semplice,
fate un salto a questo indirizzo istituzionale, non tanto semplice da trovare:
L’Amministrazione comunale fa sapere
ai cittadini, o perlomeno a chi si prende la briga di cercare nelle pieghe del
sito, che:
“divento pieno proprietario dell’alloggio con alcuni
vincoli, che devo rispettare in caso di vendita, fino a quando non saranno
trascorsi 30 anni dalla data di
stipula della convenzione originaria.
Ad
oggi il valore di vendita
dell’alloggio e/o delle sue pertinenze, successivo alla prima assegnazione, dal
21mo al 30mo anno, è determinato
diminuendo il valore di mercato dell’alloggio di una percentuale costante
fino al raggiungimento di un valore di vendita pari al 95% del valore di
mercato, secondo la progressione percentuale rappresentata dalla sottostante
tabella.”
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Anno
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21
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22
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23
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24
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25
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26
|
27
|
28
|
29
|
30
|
%
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79
|
81
|
83
|
85
|
87
|
89
|
91
|
93
|
95
|
100
|
In pratica, vuol dire che se abbiamo necessità di vendita,
ad esempio al ventiduesimo anno
dalla stipula della convenzione, dobbiamo
pagare ad un professionista una perizia giurata, che stabilisca il valore
di vendita.
Siamo sicuri che sarà lo stesso del valore di trasformazione, uguale
per tutti, senza tener conto della vetustà, della presenza di amianto, e delle
caratteristiche delle singole unità abitative?
Facciamo gli struzzi e non consideriamo quella che comunque
è un’ovvietà per tutti tranne che per i nostri amministratori. Se per pura
ipotesi l’unità immobiliare viene valutata 200.000 euro, ecco dobbiamo vendere ad un valore ridotto pari
al 81%. Quindi il prezzo di vendita massimo sarà di 162.000 euro.
Bell’affare, si ma solo per le casse comunali.
Non ha senso pagare importi
esosi, iniqui, e non corretti,
ed è un concetto che
vale per tutti
Ma fateci capire, c’è un buon
motivo, uno solo, che dia un senso alla trasformazione del diritto di superficie
in diritto di proprietà prima della scadenza del vincolo trentennale dalla
stipula della convenzione?
NON PAGARE OGGI
PER PAGARE MENO DOMANI
A
presto
Mi sembra di capire che le villette della cooperativa Luana che dovrebbero essere 12
RispondiEliminaavrebbero come corrispettivo da pagare circa 15.500,00 euro.
Niente male. Se questo non non è un furto ditemi voi come chiamarlo.
Non ho capito che problemi vi fate, basta non pagare. La proposta che ci ha fatto questa giunta si porta dietro una montagna di problemi, che prima o poi verranno fuori. Chi vuol pagare saranno anche affari loro. La mia sensazione è che
RispondiEliminaa Settembre inizieranno i veri casini.
Francesco