lunedì 31 marzo 2014

Pillole dal comunicato del Vicesindaco Bogani del 7 marzo 2014


Una delibera? Come? Quando?

 “Sottoporremo al primo Consiglio Comunale utile una delibera per adottare i criteri consentiti oggi dalla nuova Legge di Stabilità per poter procedere a riformulare nuove offerte anche ai cittadini che le avevano ricevute precedentemente.”

Che la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 50 del 28 giugno 2011 fosse viziata da numerosi “errori” sono quasi tre anni che, inascoltati dalla giunta uscente, lo continuiamo a ripetere.
E’ quindi necessario un superamento della stessa, ma la nuova delibera non si può limitare all’introduzione di una riduzione su stime sbagliate, senza intervenire sulla modalità e sui valori considerati.
Se è questo che il Vicesindaco intende proporre ci dovremmo aspettare un voto contrario dai consiglieri.
I cittadini non meritano un Consiglio Comunale ad orologeria, al servizio delle esigenze elettorali dei soliti politicanti (definizione del Vicesindaco Bogani).
E’ ora di fare le cose per bene, in modo corretto.


basta pasticci

La Commissione Territorio riunita alle ore 19 di oggi, di fatto guidata per la maggioranza di centro destra dal Vicesindaco Bogani, si è ancora una volta dimostrata sorda alle richieste dei cittadini basate su dati e fatti, reali e dimostrati.

A breve un resoconto della serata.

Prossimo, irrinunciabile appuntamento, il Consiglio Comunale previsto per l’inizio della prossima settimana.


Guardiamoli in faccia.

domenica 30 marzo 2014

UNIRSI PER CAMBIARE



MERCOLEDI' 2 APRILE ORE 21.00


A presto CARA TERRA MIA

lunedì 31 marzo alle ore 19: I cittadini possono partecipare ai lavori della commissione Territorio "modifica della delibera del 2011 sulla 167"

Da non credere:
Il volantino elettorale firmato Alparone & Bogani è stato recapitato ai cittadini prima dell'esame della Commissione Territorio e il passaggio consiliare



I membri della commissione Territorio:


Fonte: http://www.comune.paderno-dugnano.mi.it/binary/paderno_dugnano_2011/commissioni_consiliari/COMMISSIONE_TERRITORIO.1353659291.pdf

Temiamo che il verbale della commissione, visto il clima da propaganda elettorale e non da “bene comune” imposto dalla ditta Alparone & Bogani, non verrà pubblicato prima della prossima consultazione elettorale.


Per sapere i contenuti dei lavori della commissione i cittadini possono partecipare come “pubblico muto”:

lunedì 31 marzo alle h. 19

Seguirà nei prossimi giorni un Consiglio Comunale sull’argomento che non deve passare sotto silenzio.




sabato 29 marzo 2014

Pillole dal comunicato del Vicesindaco Bogani del 7 marzo 2014


Bogani prima non poteva fare “sconti”?

         “prima di questa nuova norma non si potevano fare altre riduzioni”

Affermazione decisa, perentoria, che non teme smentite.


Forse

Abbiamo segnalato all’amministrazione padernese che con Deliberazione della Giunta Regionale veneta n. 1815 del 13 luglio 2010 a firma del Presidente Luca Zaia si limitava la riduzione in tale Regione al 50%, visto che evidentemente era prassi per i comuni effettuare “sconti”.


DA NON PERDERE





Ma i comuni veneti non sono isolati, citiamo ad esempio la Capitale d’Italia, la Città di Roma (20% + 10%), oppure la vicinissima Bollate (25%).

Ma incredibilmente c’è qualcuno che ha fatto riduzioni ancora più vicino a noi, proprio il Comune di:
Paderno Dugnano
ma solo nell’anno 2010.

Ma sarà stata la precedente amministrazione? Neanche per idea, proprio l’attuale che dice che prima non si potevano fare altre riduzioni.

Con la Deliberazione della Giunta Comunale n. 144 del 16 settembre 2010:
L'idea della destra è sempre la stessa: non interessa la gestione sociale, ma fare cassa con le tasche dei cittadini
alla presenza di:

Tutti gli Assessori del centro destra già nel 2010 hanno ritenuto che la legge consentisse l'applicazione di sconti



Tutti presenti, nessuno escluso, con voto unanime, quindi anche del Vicesindaco Gianluca Bogani hanno deliberato, e chiaramente riportato all’allegato 2:
La ridicola riduzione del 3% che non merita commenti



Si potevano fare sconti o riduzioni anche prima, e senza nessun limite.

La stessa delibera cita, tra l’altro, il Comune di Monza con un sconto del 5%:
Un esempio portato dalla Giunta Alparone - Bogani: si è sempre potuto fare sconti

e il Comune di Siena con una riduzione del 10%.

Un esempio dalla Giunta Alparone - Bogani: si è sempre potuto fare riduzioni


Fare sconti o riduzioni è sempre stata prassi comune delle amministrazioni, e questo il Vicesindaco Bogani lo sa bene, se lui stesso ha votato, ma solo per alcuni, in questa direzione.

le bugie hanno le gambe corte
ma quelle del Vicesindaco Bogani
sono ancora più corte


venerdì 28 marzo 2014

Certo che ci vuole proprio un bel coraggio, per non usare altri termini.


Pubblichiamo il contenuto del volantino elettorale che la coppia Alparone e Bogani ha distribuito con i soldi dei cittadini. Sul contenuto non abbiamo dubbi il documento è originale sia nel linguaggio che nelle bugie che ovviamente da qui al giorno del consiglio comunale andremo a chiarire e a documentare. 
Come al solito non fanno nessun riferimento al valore degli immobili e ad altri aspetti determinanti per ottenere il valore finale.
E' l'occasione inoltre per ospitare le prese di posizione delle forze politiche dei movimenti e dei cittadini.

Paderno Dugnano, 25/03/2014
Prot. N. 15410

Gentile Famiglia,

dalle prossime settimane giungerà nelle vostre case una nuova proposta da parte dell’Amministrazione Comunale per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà. Una proposta “nuova” sia per chi negli anni passati l’aveva ricevuta e poi non ha aderito, sia per coloro a cui non è stata ancora formulata alcuna stima.

Sin dall’inizio del nostro mandato (giugno 2009) abbiamo lavorato per dare a tutti i cittadini la possibilità di riscattare la piena proprietà della casa che vi era stata negata dal 1999. Tutte le proposte sono state sempre e costantemente formulate tenendo conto delle normative vigenti.

Nel corso del primo anno di mandato, infatti siamo riusciti a calcolare proposte economicamente vantaggiose. A fine 2010 è intervenuto il definitivo parere della Coste dei Conti a sezioni riunite che ha costretto l’Amministrazione a rivedere le procedure nel rispetto della sentenza.

Siamo consapevoli che da questi nuovi criteri è scaturito un consistente aumento rispetto alle stime degli anni precedenti rendendo i costi per la trasformazione di diritto di superficie in diritto di proprietà non più accessibili per la stragrande maggioranza delle famiglie.
L’Amministrazione comunale ha proseguito, pur non condividendo i nuovi criteri, a inviare le proposte con l’intento comunque di dare, a chi aveva la necessità di esercitare il riscatto della propria casa.
Fortunatamente  anche il Governo nel dicembre 2013 si è reso conto che i Comuni non potevano fare proposte economicamente accoglibili dai cittadini ed ha introdotto nella Legge di Stabilità 2014 la possibilità per gli Enti Locali di scontare il valore di partenza delle stime. Un’opportunità che noi abbiamo subito accolto adottando la percentuale massima consentita, il 50%, e che proporremo all’approvazione del  Consiglio Comunale entro la prima decade di aprile.  Un abbattimento considerevole che avrete modo di verificare con le stime che vi arriveranno a breve.
Per chi ha aderito negli anni 2011-2012-2013, chiederemo alla Corte dei Conti di indicarci le modalità normative per consentirci di rimborsarvi la differenza rispetto alla nuova potenziale stima facendoci garanti del principio di equità tra cittadini.
Siamo davvero felici di poter riprendere un cammino che vi permetterà di poter  definitivamente diventare proprietari di casa vostra a cifre ridotte dal 30 al 50% rispetto a quelle che dal 2010 al 2013 siamo stati costretti a proporvi. In questi anni tante e tante volte abbiamo dovuto spiegare che la norma non ci permetteva di fare altro e questa legge lo dimostra: non a parole ma con proposte concrete.
Vi ringraziamo per l’attenzione e la comprensione perché abbiamo sempre lavorato in un’unica direzione: fare il bene delle famiglie padernesi.

Siamo sempre a vostra disposizione per darvi tutti i chiarimenti dio cui potrete aver bisogno.  



Prime prese di posizione e commenti.

"E' inaccettabile che Sindaco e Vicesindaco, mentre la materia deve approdare lunedì prossimo in Commissione Territorio e in aprile essere posta all'ordine del giorno del Consiglio Comunale, diano per approvata ai cittadini una decisione che dobbiamo ancora discutere - commenta il Consigliere Capogruppo di PdCI-PRC, Mauro Anelli -. Questa lettera è offensiva per noi Consiglieri perché di fatto nega il nostro ruolo e la nostra funzione dimostrando ancora una volta quale concezione della democrazia e delle istituzioni elettive abbiano questi amministratori".
Fonte: Padernoforum.blogspot.it


A presto Cara Terra Mia

giovedì 27 marzo 2014

APRI LA BUSTA - PASTICCIO IN ARRIVO


Sorpresa, caro condomino 167 nella tua casella c'è una lettera generica che forse ti riguarda, non si capisce a chi è rivolta non c'è il destinatario. 



I cittadini non meritano un Consiglio Comunale ad orologeria, al servizio delle esigenze elettorali dei soliti politicanti (definizione del Vicesindaco Bogani).

E’ ora di fare le cose per bene, in modo corretto.

BASTA PASTICCI

Nei prossimi giorni vi informeremo su cose che Alparone e Bogani non vi diranno mai.

Buona lettura e a presto


LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE
(e nella trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà sono cortissime)

.
A presto Cara Terra Mia



2 Pillole dal comunicato del Vicesindaco Bogani del 7 marzo 2014

Si sono applicati i valori minimi?
                     “per andare incontro ai cittadini applicando i valori minimi previsti”

Sul tema “valori applicati” si potrebbe un mondo, cerchiamo di riassumere i punti principali per verificare se quanto dichiarato trova riscontro nei fatti:

1)    Le stime riportano due distinti istituti che predispongono tabelle relative alle quotazioni delle unità immobiliari, la Borsa Immobiliare di Milano (OSMI) e l’Agenzia del territorio (OMI), tra queste per la determinazioni del corrispettivo sono state scelte quelle con le quotazioni più alte, rendendo aumentando l’esborso dei cittadini;


Sono state preferite le tabelle che riportano i valori più alti = più costi per i cittadini


2)    Si applica il valore definito “minimo” di 2.250 euro a metro quadro, considerando le nostre case NUOVE, secondo le tabelle OSMI (le più alte) del II° semestre 2010 e del I° semestre 2011, quando lo stesso istituto a partire dal semestre successivo, ha completamente eliminato tale categoria, ritenendo case nuove quelle in classe energetica A), B) e C), mentre le abitazioni 167 sono normalmente in classe G). Le quotazioni dell’istituto scelto dall’amministrazione nel II° semestre 2012 prevedono un valore “minimo” riducibile di 1.850 euro a metro quadro per abitazioni con una vetustà fino a 40 anni, come i condomini 167 padernesi. Da tale periodo le nostre case si sono ulteriormente deprezzate;

Hanno considerato le case economiche e popolari "167" costruite 20 o 30 anni prima come "nuove", una categoria che la Borsa Immobiliare oggi attribuisce solo alla case in classe energetica A, B e C

3)  Si applica sul valore non corretto di 2.250 euro a metro quadro solo una riduzione 15%, determinando il valore inserito nella stima in 1.912 euro (€ 2.250 – 15%), quando la Borsa Immobiliare consente una riduzione fino al 30%, il valore corretto risulterebbe di 1.295 euro a metro quadro (€ 1.850 – 30%);


La Borsa Immobiliare prevede una riduzione fino al 30%, è corretto l'utilizzo di tale riduzione del valore a metro quadro dell'immobile per le case economiche e popolari
4)    Il valore a corpo dei box è indicato in 15.000, quando le recenti quotazioni (ancora in discesa) indicano 14.000 euro, senza applicare nessuna riduzione, peraltro prevista dalla Borsa Immobiliare, che consente la stessa riduzione del 30% applicabile alle abitazioni.

I fatti dimostrano che:

non si sono applicati i valori minimi

Secondo il Vicesindaco Bogani un’abitazione economica e popolare della periferia di Paderno Dugnano con una superficie commerciale di 100 metri quadri e con un box pertinenziale non si può vendere a meno di:

€ 206.200 (€1.912 x mq. 100 + € 15.000)


 Se qualcuno riesce a vendere a queste condizioni lo faccia sapere, altro che importo minimo.





martedì 25 marzo 2014

Via Novella 4: I soldi dei cittadini "rimborsati" all’Impresa costruttrice


Normalmente a fronte di un’indennità presunta di esproprio, ci si trova di fronte ad un conguaglio per la concessione del diritto di superficie, in quanto l’indennità definitiva risulta più alta.

Questo però non è il caso dell’intervento:


dove la convenzione del 17 dicembre 1986 è stata realizzata con un’Impresa edile e non con una cooperativa.


Il costo medio presunto di esproprio, previsto in convenzione, è stato di lire 12.000 al metro quadro, interamente pagato dai condomini 167 di via Novella 4, e regolarmente versato all’atto di sottoscrizione della convenzione:



Dopodiché, a differenza della quasi totalità delle situazioni, ci si accorge che il costo medio effettivo di esproprio  è molto più basso, pari a lire 6.417 al metro quadro:


Quindi i cittadini hanno pagato per l’acquisizione del terreno dove sorge la loro prima casa un prezzo molto più alto rispetto al costo effettivamente sostenuto.
E quindi, come sopra riportato in data 25 gennaio 1991 scatta il rimborso.
Fin qui nulla di male, il problema nasce nell’individuazione dei soggetti che hanno pagato il costo presunto di esproprio e i soggetti che hanno ricevuto il rimborso.

Se si pensa che è ovvio che questi coincidano, purtroppo siamo fuori strada.

Chi ha pagato? I condomini 167 di via Novella 4.

A chi è stato dato il rimborso? All’Impresa costruttrice.


Se è vero che la convenzione, prevede che l’impresa e/o suoi aventi causa (i condomini) sono in via fra loro solidale, non è la stessa cosa se il rimborso viene affidato al privato che deve trarre profitto dall’intervento, o ai cittadini che con sacrificio si apprestano a comprare la loro prima casa.

Nell’anno 1986, i condomini 167 di via Novella 4 hanno pagato lire 36.138.759 in eccesso rispetto a quanto effettivamente dovevano pagare per l’acquisizione del terreno.

Un danno evidente, per non dire di peggio, a cui si aggiunge la beffa della stima per la trasformazione del diritto di superficie:


Nella esosa e discriminante stima, effettuata con criteri estremamente più iniqui rispetto a quelli previsti dalla Giunta Alparone – Bogani solo per alcuni nell’anno 2010, è richiesto il pagamento, tra l’altro, di 17.518 euro. Tale importo è la somma in eccesso di lire 19.540.500 (€ 10.091) già pagata dai condomini nel 1986 per le aree residenziali rivalutata ad aprile 2011 ad € 17.518.

Ci si aspetterebbe lo scomputo dalla stima di tale importo, già pagato in eccesso dai condomini di via Novella 4, e a loro mai restituito, oltre a lire 16.598.259, anche questi pagati in eccesso nel dicembre del 1986 per le aree a standards, e invece il corrispettivo richiesto cresce anziché diminuire.

Si paga di nuovo oggi quanto già pagato ieri.

Il danno e la beffa

IL PATTO DI BILANCIO EUROPEO




A presto Cara Terra Mia

lunedì 24 marzo 2014

Pillole dal comunicato del Vicesindaco Bogani del 7 marzo 2014


Sono state rispettate “sempre” le norme?



“Sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà (ex legge 167) abbiamo sempre rispettato i termini normativi”

Il Vicesindaco Bogani contraddice se stesso.
Ha ragione quando afferma che: “Con la nuova Legge di Stabilità del 2014, vengono ridefinite le modalità di determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà”, e appunto per questa ragione non trova alcuna ragione la modifica dei criteri per la determinazione del corrispettivo introdotta nell’anno 2011.
La legge era la stessa, senza nessuna variazione, tra il 2010 e il 2011, il legislatore non è intervenuto sulla norma.
E allora perché la Giunta padernese ha deciso di cambiare i criteri, introducendo il valore venale, peraltro in eccesso rispetto al valore reale, e senza applicare nessuna riduzione?
Il sospetto è che l’Amministrazione padernese abbia tentato di affondare le mani nelle tasche dei cittadini, abbia cercato di fare cassa con l’edilizia economica e popolare.
Su questo punto chi potrebbe rispondere meglio al Vicesindaco Gianluca Bogani, se non il Vicesindaco Gianluca Bogani, con quanto pubblicamente affermato nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2011, trascritto nel Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 61 del 27 settembre 2011:

“Dall’altra parte, andiamo incontro alle esigenze di cassa che ha il Comune, perché è chiaro, poi, che se le stime sono troppo elevate e nessuno accede, non ci sono entrate per la città.”

Profetico.

Addirittura le stime, nero su bianco, riportano il criterio adottato con l’applicazione del valore venale quando non previsto dalla legge:

Gia nel 2011 si affermava che veniva meno il criterio del comma 48 in realtà variato dal 1° gennaio 2014


Dal 2011 si dice "NECESSARIO" procedere sulla base del valore venale, partendo da un valore "minimo" delle case economiche e popolari della periferia di Paderno Dugnano di €/mq. 2.250,00







Sono stati arbitrariamente stabiliti criteri più onerosi per i cittadini, non previsti dalle norme in vigore fino a tutto il 2013.
Non sono stati rispettati i termini normativi.