martedì 31 dicembre 2013

Felice Anno Nuovo 2014




167mila auguri di un felice 2014


Segnaliamo anche gli auspici per un buon 2014 del Partito Democratico dove non manca il riscatto degli appartamenti 167: 



lunedì 30 dicembre 2013

Condomini 167 di Paderno Dugnano: il pensiero di fine anno



Vogliamo chiudere il 2013 con il pensiero di un condomino 167.
Un cittadino che tra i primi ha capito l’ingordigia della Giunta Alparone – Bogani nei confronti dell’edilizia sociale, utilizzata per cercare di fare cassa nell’iniquo procedimento di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.
Una Giunta che ha cambiato le carte in tavola mentre il gioco era in corso, un’amministrazione che ha dettato regole diverse da cittadino a cittadino, un’amministrazione che, improvvisamente e senza che nessuna modifica legislativa sia intervenuta, ha triplicando le richieste, e che ha fatto dell’iniquità e della disparità di trattamento la propria linea guida.

Insomma, chiudiamo l’anno con il pensiero di uno di noi.


I costi pagati dagli inquilini che hanno trasformato con la vecchia Amministrazione di sinistra che erano di 2800-3000 Euro, vanno rivisti al ribasso.
Il Partito Democratico aveva detto che il discorso partirà da dove e quando l'Amministrazione di sinistra non era più andata al governo.
Gli appartamenti sono più vecchi, non erano emersi problematiche gravi che i condomini hanno dovuto economicamente supportare, vedi Amianto, abolizione delle canne fumarie per scarso tiraggio ed installazione di Caldaie Turbo, in quasi tutti gli appartamenti le piastrelle dei bagni e delle cucine sono cadute tutte in una volta, il sistema idraulico fà acqua da tutte le parti con danni e continui rattoppi.

Pasquale Taccone  

Nella convinzione che il nuovo anno porterà via l’attuale Giunta, a maggio si terranno le elezioni comunali, e certamente non dimenticheremo come siamo stati considerati in questi anni, cittadini di serie B, dobbiamo ringraziamenti ed auguri di un 2014 migliore.
Ringraziamenti a tutti coloro che hanno cercato di fare qualcosa per migliorare una situazione per molti aspetti non ideale. Ai condomini 167 che dal 2011 lottano per il diritto all’equità nella trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà della prima casa di migliaia di famiglie padernesi. A tutti i cittadini che da anni lottano per la salute e la sicurezza, iniziando dall’interramento della Rho-Monza (ed anche della Milano-Meda) con tutti i “pentolatori”, e finendo con la vicenda dell’emissione di ammoniaca nella zona del Villaggio Ambrosiano, perché sembra che di inquinamento non ce ne sia mai abbastanza.
Auguri a tutti, iniziando dagli amministratori padernesi uscenti, e con un pensiero particolare ai lavoratori della Cooperativa Lares 2012 che in questi giorni sono stati costretti a rinunciare al proprio progetto.

Arrivederci da Cara Terra Mia per un 2014 con i botti

domenica 29 dicembre 2013

Cooperativa Lares: il 30 dicembre chiude una luce di speranza



LA COOPERATIVA LARES 2012 CHIUDE


Dal blog della Cooperativa Lavoratori Lares veniamo a sapere della chiusura dell’attività:


Questo il comunicato:

Rendiamo noto a tutti coloro che ci hanno seguito e sostenuti fin dai tempi del presidio della fabbrica alla nascita della cooperativa, che purtroppo, a discapito di tutti i sacrifici e l'impegno profuso in questo progetto, la cooperativa Lares 2012 è costretta a chiudere i battenti: lunedì 30 dicembre 2013, davanti al notaio, si metterà fine ai sogni e alle speranze che abbiamo tenacemente cercato di realizzare in questi anni. La decisione, veramente molto sofferta, di mettere fine a questa esperienza è dovuta sia all'eccessivo costo di tutti gli adempimenti richiesti dalla legge e che purtroppo continua a fagocitare il poco utile prodotto dalla cooperativa, che al  mancato supporto alla realizzazione dei vari progetti approntati nel corso degli anni, dei vari enti interpellati dai lavoratori.

Nonostante l'amarezza vogliamo comunque ringraziare tutte le persone che durante tutto il percorso ci hanno sostenuto e incoraggiati e che insieme a noi  hanno creduto  invano che l'impegno e il sacrificio alla fine  avrebbero portato i loro frutti.

I lavoratori della Cooperativa Lares 2012


I condomini 167 dell’edilizia economica e popolare sono vicini ai cittadini che hanno lottato per anni per il diritto al lavoro.

A presto Cara Terra Mia

venerdì 27 dicembre 2013

70° anniversario del sacrificio dei Sette Fratelli Cervi



I sette fratelli Cervi, Gelindo, (nato nel 1901); Antenore (1906); Aldo (1909); Ferdinando (1911); Agostino (1916); Ovidio (1918); Ettore (1921) antifascisti, parteciparono alla Resistenza e, fatti prigionieri, furono barbaramente fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943 nel poligono di tiro di Reggio Emilia.


Il padre Alcide potrà celebrare il funerale dei suoi figli soltanto nell’ottobre del 1945. Le sue parole condensano una vita, e non solo: “Mi hanno sempre detto… tu sei una quercia che ha cresciuto sette rami, e quelli sono stati falciati, e la quercia non è morta… la figura è bella e qualche volta piango… ma guardate il seme, perché la quercia morirà, e non sarà buona nemmeno per il fuoco. Se volete capire la mia famiglia, guardate il seme. Il nostro seme è l’ideale nella testa dell’uomo.” .

Alcide muore nel 1970, a 95 anni.

In un dibattito a Porta a Porta del 2000, Fausto Bertinotti nominò “Papà Cervi” a Silvio Berlusconi, che rispose: “Io sarò felicissimo di conoscere Papà Cervi a cui va tutta la mia ammirazione”. Al che Bertinotti lo informò: “Papà Cervi purtroppo è morto”.

Ricordiamo.


Invitamo alla consultazione del sito:


A presto Cara Terra Mia




lunedì 23 dicembre 2013

A dir la verità non è andata proprio così...(rif. la Calderina)



Una nuova veste grafica per il 2014 la PENTOLINA,  il giornalino di CARA TERRA MIA, responsabile di redazione la Dott.ssa MAFALDA condomina ribelle.

Anticipiamo il numero zero per chiarezza e diritto di cronaca, in quanto avendo contribuito alla raccolta delle firme non è bello leggere sulla Calderina (quella di Alparone) come sarebbero andate le cose in merito alla scuola Don Milani di Calderara.
Che ingrati gli amministratori del comune di Paderno Dugnano. neanche un grazie ai cittadini che hanno raccolto le firme e hanno permesso la ristrutturazione della scuola.  Egregi redattori della Calderina (notiziario della giunta di destra) , guardate che i soldi per la produzione del notiziario sono dei cittadini di Paderno Dugnano e quindi non potete raccontare  balle. 
Ps. Il numero di dicembre è peggio. 
Ma come, qualcuno non ha promesso che avrebbe reso disponibile la Calderina per parlare della Rho Monza ? 
  

Una scuola e un parco salvati dai cittadini con una raccolta di firme, le cui ragioni hanno fatto cambiare idea alla giunta di Paderno Dugnano che ha eliminato dal PGT il POLO SCOLASTICO di Calderara. A nulla sono valse le dichiarazioni del Sindaco riportate su alcuni giornali, in cui sostiene che i cittadini non sono pronti ad una scuola nuova o non sanno pensare al futuro dei loro figli. 

Gli alberi sono le colonne del cielo, 
se cadono loro, ci cadrebbe addosso un pezzo di cielo.




Un grazie ai cittadini che 
hanno tutelato e difeso il bene comune.

A presto Cara Terra Mia.

domenica 22 dicembre 2013

Al circolo ARCI di Palazzolo l'incontro in memoria dei fatti legati della strage di Piazza Fontana


Nella serata di giovedì 19 dicembre presso il circolo ARCI Amicizia e Solidarietà di Palazzolo si è svolto l'importante incontro in memoria dei tragici fatti legati alla strage del 12 dicembre 1969 alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana. Fatti che vanno al di la di quel luogo e di quella data, proseguiti con con l'uccisione di Giuseppe Pinelli e con decenni di depistaggi.
Nessuno di questi delitti a 44 anni di distanza ha visto giustizia, non c'è un colpevole riconosciuto, una ferita nella democrazia che continua a sanguinare.

L'incontro è stato veramente ben costruito, con il supporto di filmati d'epoca che hanno saputo riportare al clima ad arte creato nelle ore successive alla strage, con falsi colpevoli dati in pasto all'opinione pubblica.



Apprezzati gli interventi musicali di Mario Toffoli, voce e chitarra, accompagnato all'organetto diatonico da Antonio Ricci. Ma la parte più coinvolgente è stata la testimonianza di Claudia Pinelli, figlia di Giuseppe, e di Fortunato Zinni, all'epoca impiegato nella Banca e superstite della strage.


Le testimonianze hanno saputo risvegliare ricordi forse sopiti, e fornire con profonda umanità, elementi di giudizio che hanno portato alla memoria una storia, o meglio più storie parallele, accumunate dall'ingiustizia dello Stato nei confronti dei propri cittadini.
Un particolare, tra i tanti, che ha colpito, l'assenza, in 44 anni, di un Presidente della Repubblica o di un Presidente del Consiglio alla cerimonia di commemorazione delle vittime della strage, è stata ricordata la sola presenza dei presidenti di Camera e Senato, Nilde Iotti, Spadolini e Bertinotti.
Alla conclusione dell'incontro i presenti, alcune decine, hanno potuto ricevere la pubblicazione "Piazza Fontana - nessuno è Stato" di Fortunato Zinni.



Nel segnalare il sito internet ufficiale www.piazzafontana.it concludiamo con alcune righe tratte dal libro di Fortunato Zinni:

  All'indomani dell'ultima sentenza della Cassazione, i familiari delle vittime della strage di Piazza Fontana hanno rivolto un "Appello alla città".
  "Il 3 maggio 2005 - si legge nell'appello - con una generale sentenza di assoluzione la Corte di Cassazione ha messo definitivamente la parola fine ad ogni possibili verità giudiziaria sulla strage del 12 Dicembre 1969 in Piazza Fontana. La città di Milano l'intero paese ne sono usciti feriti ed umiliati.
  Difficile non parlare, di fronte a quei 17 morti innocenti e agli 84 feriti, di fallimento della giustizia.


In realtà le vittime innocenti furono 18, con Giuseppe Pinelli.

A presto Cara Terra Mia







sabato 21 dicembre 2013

A Calderara è già Natale, ed è possibile firmare la Petizione contro le emissioni nocive




Segnaliamo con particolare riguardo la possibilità di firmare la PETIZIONE POPOLARE con oggetto:

“emissioni solido-gassose nocive causate dalle attività industriali della ditta Leganti Naturali srl, sita in via Reali, nel comune di Paderno Dugnano”

promossa da Jenny Carbone e da altri cittadini del Villaggio Ambrosiano in merito alla vicenda delle esalazioni provocate dall’impianto della società Leganti Naturali srl.

Disagi per le esalazioni si sono verificati anche a Cassina Amata ed a Cormano, e con la solita mancanza di trasparenza l'Amministrazione Comunale in questi giorni ha tentato goffamente di minimizzare il problema, ma non ha diffuso i risultati delle analisi Arpa, ben più importanti delle rassicurazioni del Sindaco o dell’Assessore di turno.

Per le debite informazioni è possibile consultare il blog LA SCOMMESSA che ha trattato diffusamente il problema, ed in particolare è possibile prendere visione del testo integrale della petizione è possibile alla pagina:


Cara Terra Mia, sostiene la Petizione e invita i cittadini alla sottoscrizione, le emissioni nocive non si fermano, arrivano nelle case di tutti.

La salute al 1° posto

Le previsioni del tempo non sono negative, non piove e non fa freddo


non abbiamo scuse, presentiamoci per firmare la petizione, una buona azione in vista del Natale.

A presto Cara Terra Mia

venerdì 20 dicembre 2013

I condomini 167 di Cara Terra Mia chiedono trasparenza sulle adesioni alle proposte di trasformazione del diritto di superficie



Ritorniamo alla  mission di CARA TERRA MIA ovvero
LA TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN DIRITTO DI PROPRIETA'
La coppia Alparone e Bogani dal Luglio 2011 continua ad inviare le oscene proposte ai CONDOMINI 167. 
CARA TERRA MIA non può che  confrontarsi  con i condomini e  informare tutti sulle ragioni del rifiuto.  Decideranno quindi liberamente i condomini se aderire o meno alle proposte fatte dall'amministrazione di Paderno Dugnano.


Il 16 dicembre 2013 è scaduto il termine fissato dall’amministrazione comunale padernese per l’adesione alle ultime 93 (novantatre) “proposte” per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà.



Per rilevare, e rendere trasparente il livello di “soddisfazione”, espresso con l’adesione alla proposta della Giunta uscente padernese, abbiamo provveduto ad inviare nella serata del 18 dicembre specifica richiesta all’Ufficio Relazione con il Pubblico, all’indirizzo di posta elettronica:
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Restiamo in attesa dei dati ufficiali che si vorranno mettere a disposizione di tutti i cittadini, e che provvederemo a pubblicare sul blog. Non è un dato difficile da rilevare per gli uffici comunali, e quindi pensiamo che nelle prossime ore già ci possa essere un positivo riscontro alla richiesta, sempre che viva una volontà di trasparenza.

A presto per informarvi:



Cooperative 167

Numero delle proposte
inviate a famiglie di Paderno Dugnano
Condomini 167
Numero
Proposte
ACCETTATE
dai
Condomini
Numero
Proposte
RIFIUTATE
dai 
Condomini
Cooperativa Acli Speranza - via Perosi ,
 Cooperativa La Famiglia - via F.lli Rosselli
Cooperativa Edile Palazzolese I° intervento -  via Don Anghileri
Cooperativa Edile Palazzolese II° intervento - via G.B. Vico





93






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mercoledì 18 dicembre 2013

La proposta di CARA TERRA MIA - Al 1° posto la salute.



A Paderno Dugnano non si sa se l’aria che respiriamo è inquinata o meno.

Ma quali sono le principali sostanze inquinanti da cui dobbiamo guardarci?

- Biossido di zolfo, SO2 (ug/mc): gas irritante per l’uomo, è il principale responsabile delle "piogge acide" e componente secondario nella formazione di PM10. Si produce attraverso i processi industriali, col traffico e dagli impianti di riscaldamento domestici; valore limite: 125 µg/m3, soglia di allarme: 500 µg/m3.

- Biossido di azoto, NO2 (ug/mc): anche questo gas è irritante per occhi e vie respiratorie, si produce essenzialmente per combustione da centrali termoelettriche, riscaldamento e traffico (velocità, accelerazione dei veicoli). Il Comune di Senigallia consigliava già dagli anni passati di aumentare il monitoraggio sui livelli cittadini di questo gas nocivo; valore limite: 200 µg/m3, soglia di allarme: 400 µg/m3.

- Monossido di carbonio, CO (mg/mc): gas che si forma dalla combustione incompleta di carburanti, si forma per oltre il 70% dagli scarichi delle auto soprattutto a bassi regimi, quando c’è traffico intenso e rallentato. Si lega all’emoglobina al posto dell’ossigeno, causando disturbi cardiovascolari; valore limite: 10 mg/m3.

 - Ozono, O3 (ug/mc): è un energico ossidante e per gli esseri viventi è altamente velenoso se in alte concentrazioni; tuttavia è essenziale alla vita sulla Terra per via della sua capacità di assorbire l’azione nociva dei raggi ultravioletti UV-C provenienti dal Sole. Si forma in particolar modo con le alte temperature, d’estate quindi e dev’essere monitorato nei siti di fondo rurale o urbano; valore limite: 180 µg/m3, soglia di allarme: 240 µg/m3.

- Benzene C6H6 (ug/mc): è un composto organico volatile presente nella benzina. Dal 1982 è considerato cancerogeno certo per l’uomo e preso "di mira" con l’installazione di marmitte catalitiche e altri processi anti-inquinamento;

- Polveri: il PST (particolato sospeso totale) e il PM10 (polveri con diametro inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro) sono miscugli di varie sostanze, dalla polvere naturale alle particelle provenienti dalla combustione incompleta (riscaldamento domestico e industriale, traffico veicolare). La sua tossicità deriva dalla capacità di legarsi (assorbimento) con sostanze tossiche quali metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici (come il benzoapirene) e di veicolarle con la respirazione fino agli alveoli polmonari. Assorbimento che interessa il particolato molto fine: PM10, PM2.5, PM1. Per le PM10 il valore limite è 50 µg/m3 da non sforare più di 35 volte/anno.

Ma come si può immaginare di sostenere un progetto che peggiorerà la qualità dell’aria che respiriamo.

Ai  cittadini di Paderno Dugnano non sono stati forniti dati e rilevazioni sull’attuale stato (inquinamento da traffico sulla Milano Meda e nelle ore di punta nelle strade del paese con lunghi rallentamenti e stressanti code con motori accesi).





LA PROPOSTA DI CARA TERRA MIA  
(e di tutti quelli che l'hanno già pensata)

Al 1° POSTO LA SALUTE.


E già che ci siamo si potrebbe anche pensare di proporre alle forze politiche, alle liste civiche e ai movimenti che si vogliono impegnare, di presentare nel loro programma elettorale un progetto per la rilevazione e il controllo dell'aria su tutto il territorio di Paderno Dugnano della durata minima di 3 anni, rendendo fortemente trasparente il progetto. Criteri,  controlli e interventi al fine di procedere ad una graduale e progressiva riduzione dell'inquinamento. 

Definire competenze e ruoli per programmare un serio progetto di controllo dell’aria che respiriamo a Paderno Dugnano da condividere con i cittadini, associazioni ecologiche e i comitati presenti.

Bene quindi, quando iniziamo  ?
C’è qualcuno che è contrario e se si perché ?
E il monitoraggio e  controllo delle aziende a rischio a Paderno Dugnano chi lo fa, i cittadini affacciandosi ai balconi  provando a respirare profondamente le polveri nell'aria ?

E non veniteci a raccontare che avete punti di vista diversi. Pensate ai cittadini che rappresentate e alla salute collettiva.   

Tutto il resto sono balle, interessi economici e appalti poco chiari.


  Nel frattempo  


A presto CARA TERRA MIA

martedì 17 dicembre 2013

12 dicembre 1969, Milano, la strage di Piazza Fontana: 44 anni dopo Paderno non dimentica


Tratto dal libro di Licia Pinelli e Piero Scaramucci "Una storia quasi soltanto mia", Feltrinelli, di cui raccomandiamo la lettura:



Come risaputo la giustizia non ha trionfato, ed intanto alla fine di settembre di quest'anno è stata archiviata anche l'ultima inchiesta sulla strage di Piazza Fontana. Quella del 12 dicembre 2013, dopo 44 anni, è la prima celebrazione senza un’inchiesta in corso.


A presto Cara Terra Mia



lunedì 16 dicembre 2013

Epidemiologia & Prevenzione: Il progetto EpiAir2




L’inquinamento atmosferico
causato dal traffico veicolare




Il numero 4-5 di Epidemiologia & Prevenzione presenta l’aggiornamento del Progetto EpiAir (Inquinamento atmosferico e salute: sorveglianza epidemiologica e interventi di prevenzione)
sui rischi per la salute dell’inquinamento atmosferico.

I primi dati di questo studio sugli effetti a breve termine degli inquinanti atmosferici (PM10, NO2 e ozono) sono stati pubblicati quattro anni fa, coprivano un periodo di studio di 5 anni, dal 2001 al 2005, e riguardavano 10 città italiane tra cui Milano, mentre con EpiAir2 (per la prima volta in Italia anche il PM2.5) le città monitorate sono diventate 25  e l’analisi temporale è stata estesa al 2010.
La conferma che l’inquinamento atmosferico urbano è originato in gran parte dal traffico veicolare, ed è un tema di assoluta rilevanza per la salute pubblica nelle città italiane.


Tra le debolezze più rilevanti nella gestione locale della mobilità urbana è da segnalare in primo luogo lo sviluppo ridotto di metropolitane e di sistemi tranviari e il ritardo nell’ammodernamento delle reti ferroviarie suburbane, che pongono le città italiane in una posizione evidentemente svantaggiata rispetto ad altre realtà urbane europee analoghe.

E’ ormai ampiamente riconosciuto che l’inquinamento atmosferico rappresenta un serio pericolo per la salute ed è causa di morti premature prevenibili. In Italia, in continuità con i numerosi studi multicentrici sull’effetto dell’inquinamento atmosferico sulla salute, il progetto EpiAir (Inquinamento atmosferico e salute: sorveglianza epidemiologica e interventi di prevenzione) ha analizzato il rapporto tra i principali inquinanti atmosferici, la mortalità e i ricoveri ospedalieri in 10 città italiane nel periodo 2001-2005. Il progetto EpiAir2, ne rappresenta il proseguimento, poiché considera gli anni 2006-2010.

I dati dell’Istituto superiore per la ricerca e la prevenzione ambientale (ISPRA) relativi agli inquinanti più rilevanti in termini di volumi di emissioni elaborati da Legambiente evidenziano che in Italia il trasporto su strada è responsabile di poco più del 20% delle emissioni di PM10, di poco più del 50% delle emissioni di ossidi di azoto e benzene, e di circa il 40% di quelle di ossido di carbonio. Il contributo dei trasporti è più importante nei grandi agglomerati urbani, eccetto quelli in cui sono presenti altre fonti di emissione, quali grandi insediamenti industriali, impianti per la produzione di energia e porti marittimi.

Per esempio, riguardo al primo aspetto, i dati dell’Inventario emissioni aria (INEMAR) di ARPA Lombardia mostrano che nella Provincia di Milano, area con circa 3 milioni di abitanti, i trasporti contribuiscono per il 58% alle emissioni di PM10 e per il 71% a quelli di ossidi di azoto.
Considerando le emissioni imputabili al macrosettore dei trasporti, il maggior contributo al PM10 è dato dalle autovetture e dall’usura di pneumatici, freni e manto stradale, quello agli ossidi di azoto da autovetture e veicoli pesanti, quello all’ossido di carbonio da autovetture e motocicli >50 cc, mentre quello alle emissioni di benzene da autovetture e motocicli <50 cc.

Tali dati dimostrano l’importanza delle politiche adottate in ambito urbano per ridurre l’inquinamento originato dal traffico veicolare e per lo sviluppo di una mobilità sostenibile.

I Piani regionali di risanamento della qualità dell’aria pur non rientrando tra le misure adottate a livello comunale, sembra opportuno introdurre un riferimento ai Piani regionali di risanamento della qualità dell’aria (PRQA) per l’importanza che questi dovrebbero rivestire nella riduzione dell’inquinamento atmosferico a livello locale e per il legame che dovrebbero avere con gli interventi adottati dai Comuni.
In base alla normativa vigente (Decreto Legislativo n.351 del 1999), per le aree in cui il livello di uno o più inquinanti supera i valori limite le Regioni devono predisporre un PRQA affinché queste rientrino entro i limiti di legge, individuando le situazioni e le aree di superamento dei limiti, le fonti emissive che ne sono causa e le misure per il miglioramento della qualità dell’aria.

La crisi economica ha prodotto grandi modifiche nei comportamenti degli italiani in tema di mobilità, con una riduzione rilevante dei consumi di carburante e, più in generale, della domanda di mobilità che sembra avere coinvolto tutti i mezzi individuali di trasporto/mobilità. Questo fa ipotizzare una diminuzione delle emissioni in atmosfera degli inquinanti da traffico. In effetti, i dati relativi ai primi mesi del 2013 hanno mostrato una minor concentrazione degli inquinanti atmosferici, in particolare a Torino e Milano, dove si sono avute le concentrazioni medie e il numero di “sforamenti” più bassi degli ultimi 5 anni (in parte influenzati dalle anomalie meteorologiche del febbraio 2013). Nonostante ciò, e anche se la concentrazione atmosferica degli inquinanti è largamente condizionata dagli andamenti meteorologici, il tetto di 35 superamenti annui del valore medio giornaliero della concentrazione di PM10 è stato superato nel mese di febbraio sia a Milano sia a Torino, solo qualche settimana in ritardo rispetto agli anni precedenti. Pertanto rimane da fare ancora molta strada per far rientrare l’inquinamento atmosferico delle città italiane almeno nei limiti di legge.

In sintesi, tali dati dimostrano l’importanza e la persistente attualità che hanno le politiche adottate in ambito urbano per limitare l’inquinamento originato dal traffico veicolare e per lo sviluppo di una mobilità sostenibile.

In sintesi, pur in presenza di molte iniziative settoriali, sembra essere mancata una strategia nazionale che, pur rispettosa delle peculiarità e del livello di autonomia locali, abbia fornito linee di indirizzo per affrontare in maniera adeguata e coordinata il tema della mobilità sostenibile e dell’inquinamento atmosferico da traffico veicolare. La mancanza di un piano nazionale per la qualità dell’aria, nonostante l’adozione di alcune misure a livello locale, è stata il motivo della bocciatura avvenuta nel 2009 da parte della la Commissione europea della richiesta di deroga al rispetto dei valori limite per il PM10 per la maggior parte delle regioni italiane.

 
Informazioni tratte da: E&P anno 37 (4-5) luglio-ottobre 2013 “Le politiche per la promozione della mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento atmosferico causato dal traffico veicolare nelle città partecipanti allo studio EpiAir2”, articolo di Alessandro Barchielli e altri, interamente pubblicato sul sito www.epiprev.it.

L’ostinata volontà di non interrare le grandi arterie che insistono in un ambito urbano fortemente antropizzato quale quello del nord Milano (che entrerà a far parte della città metropolitana), porterà non certo ad un miglioramento della già scarsa qualità dell’aria, ma invece ad un peggioramento della stessa.

Con la “riqualificazione” della Rho – Monza si prevede un incremento del traffico su quella tratta da 80.000 a 220.000 veicoli, e quindi crisi o non crisi, la presenza degli inquinati a Paderno Dugnano e nelle aree limitrofe è inevitabilmente destinata ad aumentare in modo significativo.

L’unica alternativa credibile che tenga conto in primo luogo della salute della persona è l’interramento della Rho - Monza e della Milano – Meda, con sistemi di filtraggio dell’aria all’interno del tunnel che consentano l’abbattimento degli inquinanti. E con lungimiranza pensare a forme di mobilità che vadano a limitare il traffico veicolare privato verso il trasporto pubblico su rotaia, non solo in direzione nord-sud ma anche est-ovest oggi totalmente assenti.


A presto Cara Terra Mia