sabato 3 novembre 2012

QUANDO UN CARTELLO STRADALE CAMBIA LA LEGGE



Consultando il sito istituzionale della Città di Paderno Dugnano alla pagina:

tra molte cosucce simpatiche, troviamo questo botta e risposta tra lo stesso interlocutore, cioè la nostra Amministrazione:

Perché non può essere applicato uno sconto?
Il corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà è calcolato, secondo quanto disposto dalla Legge, in modo assolutamente vincolato e non ci sono spazi per valutazioni discrezionali (“sconti”) da parte del Comune.

Nell’Assemblea popolare indetta dal Comitato Cara Terra Mia nella serata di venerdì 26 otttobre 2012 presso la sede del consiglio di Quartiere di Calderara, sono state riprese informazioni ormai di dominio pubblico. 

Gli sconti non solo si possono fare, ma nel caso padernese sono d’obbligo, in quanto la Giunta Bogani – Alparone ha iniquamente e senza ragione raddoppiato gli importi richiesti.

Già sapevamo che gli sconti, già previsti solo per pochi nel 2010 dalla Giunta Bogani – Alparone, nella misera misura del 3%, quando gli importi richiesti erano la metà degli attuali, vengono applicati in Veneto (Presidente Luca Zaia – Lega Nord), dove a livello regionale è stata decisa una limitazione al 50%, oppure Roma (Sindaco Alemanno – PDL), la capitale, dove si applica uno sconto del 20% (oltre un ulteriore 10% in caso di adesione integrale dei condomini dello stesso stabile), oppure ancora il nostro capoluogo Milano (Sindaco Moratti – PDL), dove lo sconto è del 15%.
Sarà strano ma sono tutte amministrazioni che vestono la stessa maglia politica della destra padernese.

Se non bastasse, per  chi è duro di comprendonio, ecco una notizia fresca fresca.

A fine settembre, il Comune di Bollate, un altro comune governato dagli stessi partiti che al momento tentano di amministrare Paderno Dugnano, invia ai propri cittadini 167 una proposta, che guarda guarda, prevede anch’essa sconti arrivati al 25%.
E’ giusto dire arrivati perche prima di tale data gli sconti erano previsti nella misura del 20%, il che vuol dire che se non vengono accettate le proposte formulate, le amministrazioni  devono venire incontro alle esigenze dei cittadini e proporre offerte più allettanti.

Ma, se pur qualche tonto può dire: “si ma Roma, o Milano, o altre città ancora sono diverse, avranno leggi diverse dalle nostre”, vediamo realmente cosa ci differenzia da Bollate?

Un cartello stradale. Ecco un cartello stradale fa differenza sulla Legge, ciò che a Paderno le norme vietano (?), a Bollate è legittimo e conforme alla legge.

Ecco quanto hanno recentemente ricevuto dalla propria amministrazione i condomini 167 di Bollate:






Il Comune di Bollate cerca di agevolare i propri cittadini, mentre la Giunta del centro destra padernese si comporta da sanguisuga.

Vediamo le principali differenze:

1)    a Bollate si propone la riduzione del 25% sul prezzo di cessione in caso di pagamento in un’unica rata (prima la riduzione prevista era del 20%), mentre a Paderno Dugnano si continua a dire che la legge (ma quale legge ?) non ammette sconti;
2)    a Bollate, per l’eliminazione dei vincoli di convenzione previsti dalla Legge 167/62, si propone un versamento ulteriore del 1% (sul quale è comunque prevista la riduzione del 25%) calcolato sul prezzo di cessione per gli anni che mancano al trentesimo, mentre a Paderno Dugnano si chiedono pagamenti anticipati anche di 8 (otto) anni come nel caso della Cooperativa INIZIATIVA PADERNESE di Via Martin Luther King, senza concedere alcuna possibilità per eliminare il suddetto vincolo;
3)    a Bollate è prevista una rateizzazione degli importi proposti che va dai 5 (cinque) anni per gli importi più bassi, fino ad arrivare anche ad 11 (undici) anni per importi superiori a € 10.000, mentre a Paderno Dugnano dove gli importi richiesti superano anche i 15.000 euro “Ogni cittadino è libero di consultare e, quindi, aderire a qualsiasi proposta di finanziamento privato”, un modo cortese per dire che sono c____ n_____;
4)    a Bollate confermano che gli atti di trasformazione verranno stipulati per tutti alla presenza del segretario comunale per un importo complessivo per ogni famiglia di € 600, mentre a Paderno Dugnano, viene proposto l’atto stipulato dal segretario comunale al prezzo di € 110 (oltre a spese e tasse che non sanno quantificare (ma perché ?) e si arriva in modo occulto all’importo di Bollate), ma certo non per tutti, solo per chi è in grado di pagare tutto e subito, e soprattutto senza fiatare, per gli altri “Ogni cittadino può rivolgersi al proprio notaio di fiducia”, ancora un modo gentile per dire che continuano ad essere c____ n_____.



Per cortesia, facciamo un referendum e torniamo in Italia, l’indipendenza della libertà di tartassare i cittadini  a Paderno Dugnano non ci piace.



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