“l'Amministrazione comunale concede le case in 167, le case di via
Chopin, ed applica il borsino OMI, quindi con una valutazione più bassa”
Poniamo l’attenzione sulla trascrizione degli interventi in
Consiglio Comunale relativi al dibattito sull’adeguamento delle modalità di
determinazione dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già
concesse in diritto di superficie del 21 marzo 2016.
Quanto riportato è la trascrizione integrale della trascrizione,
evidenziando e commentando alcuni significativi passaggi.
Presidente
Grazie consigliere Caputo. Mi ha chiesto la parola il consigliere Tagliabue.
Consigliere
Tagliabue
|
Simone Tagliabue - Paderno Dugnano Cresce (centrodestra) |
Si, buonasera ancora. Il tema è sempre
complesso e sicuramente occorre trovare una quadra. Volevo porre un accento
molto brevemente su una piccola questione che, nel trovare una quadra, nel
trovare soluzioni inerenti il diritto di superficie, occorre pensare che
bisogna farlo con un equilibrio che tuteli l'interesse di chi può
e chi vuole riscattare il diritto di
superficie e la collettività tutta che, attualmente, è proprietaria di quel
diritto di superficie. Per cui è opportuno pensare con serietà che
l'alienazione di queste aree a favore dei proprietari di queste case, non deve essere
solo a beneficio di questi proprietari, ma deve tenere anche conto
del beneficio che deve avere la collettività (*), tutti noi, gli altri cittadini, che
magari non sono in aula a perorare i propri interessi ma che, seriamente,
un'Amministrazione deve altrettanto tutelare. Per cui certamente trovare una
quadra, una soluzione all'interno dell'alveo normativo di riferimento, ma prestare
la dovuta attenzione a tutti gli altri, che sono i proprietari, lo ripeto, e
che necessariamente bisogna tutelare anche il loro interesse.
(*) Non,
imputiamo al consigliere l’estrema “semplicità” con la quale affronta
l’argomento, figlia, pensiamo, solo di una scarsa conoscenza. Si precisa che la
risoluzione del problema riguarda i condomini 167, in particolare quelli che
hanno necessità di vendere la loro prima casa. La collettività tutta ha già
ricevuto un complessivo beneficio in termini di oneri completamente pagati dai condomini
167, di cui usufruisce l’intera cittadinanza, quali strade, aree verde,
parcheggi etc., senza dimenticare le imposte comunali regolarmente pagate
comprese le addizionali e i maggiori trasferimenti per l’incremento della
popolazione. Si ricorda che i terreni dove oggi sono ubicate le abitazioni e
servizi alla Città, erano agricoli al momento dell’esproprio. Un ulteriore
beneficio costituito dal corrispettivo per la trasformazione del diritto di
superficie in diritto di proprietà, qualora dovuto, deve risultare equo ed
estremamente agevolativo, anziché oltremodo esoso come in questi ultimi anni.
Presidente
Grazie consigliere Tagliabue. Prego
consigliere Scorta.
Consigliere
Scorta
|
Michela Scorta - Partito Democratico |
Anche il mio intervento sarà piuttosto
breve, spero sintetico e chiaro. Noi qui questa sera ci troviamo a deliberare
su una percentuale di sconto sostanzialmente, perché come è stato illustrato
sono stati cambiati i criteri di calcolo di questa indennità. Si parla del 50,
meno 50, 40, tutta la storia che ha fatto l'assessore. Sostanzialmente stiamo
parlando di una percentuale di sconto. Cioè stiamo dicendo qual'è l' importo da
dedurre in percentuale, calcolato in percentuale, sul valore venale del bene. E
lo facciamo su che cosa? Lo facciamo sul fatto che una serie di pronunce, in
parte il legislatore, in parte della Magistratura competente sul tema, ha fatto
e con, un'estrema confusione, questo lo mettiamo in conto, ha difficoltà di risolvere
questo problema, ma che in realtà è già dato. Cioè in realtà cosa ci viene chiesto
questa sera? Ci viene chiesto di ratificare una pronuncia di un'autorità di un
Ente che ha comunque una sua autorità di per sé. Mi si dirà occorre il
passaggio in Consiglio comunale. D'accordo non ho niente da dire su questo.
Però, secondo me, io ho pochissime conoscenze di matematica, però mi dicono che
zero moltiplicato per zero dà zero, correggetemi, e la somma delle percentuali,
cioè se io sommo tanti numeri alla fine del numero calcolo una percentuale ho
lo stesso risultato se io sommo le percentuali calcolate sugli addendi. Ok. Se
faccio uno più uno, più uno uguale tre, faccio la percentuale su tre ottengo lo
stesso risultato. Ma se faccio la percentuale di uno, la sommo alla percentuale
e così via mi dà lo stesso risultato. Ok. Questo per dire con un esempio che,
in realtà tutto questo discorso, da quando noi parliamo di 167, manca l'elemento fondamentale, cioè il valore venale. Io mi
ricordo in Commissione Territorio ormai due anni fa? tre anni fa? Nel 2014
c'era l'assessore Bogani all'epoca, forse, della relazione che era stata fatta
dall'esperto, che aveva dato determinati criteri. Su questi criteri si è ampiamente
dibattuto dicendo che è vero che questi criteri devono essere dei criteri
tecnici, ma è altresì vero che l'Amministrazione su questi criteri, può dare un'indicazione
politica, cioè di Amministrazione. Noi da sempre avevamo contestato il fatto
che non ci si allontanasse da una mera presa d'atto di un dato. Ora è stato
proposto un criterio OMI piuttosto che un criterio OSMI, ok, quello che secondo,
a mio modestissimo parere, è sentita la mancanza in tutto questo processo, però
lo dico nel senso di ragionare a voce alta, è che è mancato un po' il quadro
complessivo. O me lo sono perso io, è possibile. Nel senso che se diamo a dover
valutare un, come giustamente diceva il collega Tagliabue, a mettere sul mercato
dei beni che sono di tutti gli altri cittadini, cioè dei proprietari attuali
del diritto di proprietà, allora io cosa sto facendo come Amministrazione, sto dismettendo
dei beni, sostanzialmente, l'operazione diritti di superficie è una dismissione
di beni a favore di proprietari singoli. Allora io mi sarei aspettato uno studio,
cosa che in altre sedi sono state fatte, uno studio più articolato nel senso che
mi sarei aspettata di condividerlo anche in Consiglio comunale o in Commissione,
nel senso che mi sarei aspettata una ricognizione, una mappatura di questi
beni, mi sarei aspettata una valutazione delle tipologie di convenzione. Noi abbiamo
sempre parlato del fatto che ogni gruppo di case aveva la sua convenzione, ok ,
non riusciamo a fare delle tipologie di convenzione? Cioè delle tipologie di
atti? Non riusciamo a fare delle tipologie di immobili? Sono tutte in classe G
abbiamo detto. Veramente tutte in classe G? Ma magari non ci sono delle valutazioni
diverse da fare da immobili a immobile? Ci vorrebbe una banca dati, nel quale
inserire questi dati e, in base a questi dati creare dei criteri per individuare
il valore veniale. Ora potrebbe essere l'OMI, potrebbe essere l'OSMI, ma in
base a cosa diciamo che è l'OSMI? Questo è mancato a mio avviso. Non solo, ma
noi come Consiglio comunale veniamo chiamati a dire che cosa? A valutare cosa
ha detto il Consiglio di Stato. Ma quello che noi dovremo valutare è tutto il processo.
Cioè valutare perché quella dismissione è favorevole ad alcuni
cittadini ed è favorevole anche a tutta la collettività. Questo vuol
dire lavorare sul valore veniale, non solo sulle percentuali. L'altra cosa,
cioè l'elemento che, a mio avviso fa percepire il fatto che non c'è stata
questa valutazione complessiva, però magari me la sono persa io, però mi sembra
strano perché ho partecipato a tutto, è il fatto che, guardando molte altre
delibere in altre sedi, anzi faccio un passo indietro, cioè se le convenzioni,
se questo studio preliminare fosse stato fatto con riferimento alle tipologie
di immobili? Con riferimento alle convenzioni? Avremmo già delle risposte o
quanto meno già delle interlocuzioni, più precise. Cioè ci sono dei cittadini
che hanno già acquistato, hanno già pagato il saldo? Sì, no? Lo sappiamo, non
lo sappiamo? Sembra che non lo abbiamo. Lo abbiamo, ma non lo diciamo non lo
condividiamo.
Intervento senza microfono
Non ho capito, visto che mi risponde......
per cui benissimo questa apertura che è stata riportata oggi piuttosto che è
stata riportata nei giorni scorsi, va bene, mi auguro che
l'invito di Cezza sul chiarimento o meno dell'applicazione del 25% sia accolto.
Quello però che anche in questa proposta di delibera manca, è tutto il quadro.
Io trovo curioso che il Consiglio comunale venga chiamato solamente per una
formalità, cioè per dire, questo è il criterio che è stato definito dalla Corte
dei Conti e, quindi noi ne prendiamo atto. Certo che dobbiamo prenderne atto,
ma è troppo poco. E' troppo poco per riuscire a fare quel
bilanciamento che diceva anche il collega Tagliabue. Grazie.
Presidente
Grazie consigliere Scorta. Prego
capogruppo Giuranna.
Consigliere
Giuranna
|
Giovanni Giuranna - Insieme pee Cambiare (centrosinistra) |
Brevemente. Mi pare che molti elementi
sono emersi, rispetto alla Commissione Territorio, apprezzo in modo
particolare, forse è dovuto anche al fatto che il fattore tempo con il rinvio
del Consiglio, ha permesso quello che, secondo me era un atto dovuto, come
dire, un confronto tra l'Amministrazione Comunale e i cittadini organizzati in
un Comitato che ha lungamente approfondito una materia che è decisamente
complessa. Il fatto che ci sia stato un incontro, non solo con i cittadini che
individualmente chiedevano all'Amministrazione la valutazione della propria situazione
anche a fronte di situazioni di disparità che si sono vengono a creare, il
fatto che ci sia stato un confronto, come dire, sull'analisi proprio della materia,
sul focus, sulla materia che richiede non soltanto un adeguamento. Certo ci
sono dei pareri, sui pareri sappiamo tutti che i pareri hanno il valore che
hanno, si attende che il Legislatore ponga finalmente un chiarimento definitivo
su questa materia complessa. Credo però che il fatto nuovo sia fondamentalmente
questo: cioè Paderno Dugnano ha bisogno di affrontare il tema della cosiddetta
167, con uno sguardo collaborativo, plurale, ovviamente nel senso indicato dal
consigliere Tagliabue. Contemplare l' interesse del Privato con l' interesse
del Pubblico. Il bene pubblico è certamente il fine. Il nodo centrale, mi pare
che l'intervento efficacissimo del consigliere Cezza, è quello di guardare in
faccia queste case, fare davvero una mappatura, non esaminare la situazione
soltanto a macchia di leopardo ma guardare complessivamente la situazione, il
parco case che a Paderno Dugnano in discussione e mettere a fuoco davvero il
tema del valore venale. Un valore venale che, credo, non possa trovarci divisi,
cioè il confronto tra il mercato degli immobili nuovi, di un certo livello, di
una certa classe, e quello delle case in questione, credo ci debba portare,
spero al più presto, ad un percorso che sia di collaborazione ma di realtà.
Cioè non credo onestamente che si possa proporre a dei
cittadini la partenza da un borsino di valutazione che è chiaramente sproporzionato.
E' chiaro a tutti, nel momento in cui ciascuno di noi si trovasse la situazione
di confrontare la propria casa con un mercato immobiliare di cui conosciamo
oggi le caratteristi che, in caduta costante, risulterebbe chiaro a tutti che
non possiamo applicare questo punto di partenza. Questo che tecnicamente non fa
parte della delibera, però credo che si davvero un punto centrale. Se l'Amministrazione
Comunale, come dire, mostra disponibilità a un lavoro plurale e concordato con
tutte le parti in causa, credo che la città ne abbia soltanto da guadagnare.
Credo anche io che la scomparsa del famoso 25%, già richiamato, meriterebbe
quanto meno un approfondimento di carattere tecnico. Per cui diciamo che questa
delibera di adeguamento d'emergenza, probabilmente potrebbe anche aprire il
passo ad una revisione in tempi futuri dopo un approfondimento che secondo me è
nei fatti, nelle possibilità. Detto questo esprimo a nome del gruppo che
rappresento “Insieme per Cambiare”, non la contrarietà a questa delibera, con una
serie di riserve. Non era questa, come dire la posizione di partenza, però apprezzo
il percorso che è avviato. Mi auguro di non dover l 'anno prossimo tornare sulla
discussione che stiamo facendo oggi in Consiglio comunale e vedere che, sostanzialmente
questo dialogo, questo confronto, che significa studio, approfondimento,
accettazione di soluzioni che sono state trovate in altri contesti, quindi in
altri Comuni, lo studio della casistica effettivamente è di grande aiuto quando
la normativa è piuttosto complessa. Quindi a nome di Insieme per cambiare esprimo
il voto di astensione.
Presidente
Grazie capogruppo Giuranna. Mi ha chiesto
la parola il capogruppo Abbati. Prego.
Consigliere
Abbati
|
Emiliano Abbati - MoVimento 5 Stelle |
Grazie, molto velocemente, giusto per rial
lacciarmi un attimo a quanto dichiarato prima dal consigliere Tagliabue, e fare
una precisazione proprio ne merito della questione, che non è di secondaria
importanza, tutt'altro. Prima il consigliere Tagliabue diceva giustamente non
ci deve essere disparità di trattamento. Ci deve essere equità. Siamo tutti
d'accordo. Proprio per questo motivo vogliamo sottolineare il motivo
per il quale è corretto che venisse applicato il borsino OMI. Perché
se è vero, ed è vero, che l'Amministrazione comunale
concede le case in 167, le case di via Chopin, ed applica il borsino OMI,
quindi con una valutazione più bassa, mi sembra corretto e sacrosanto che lo
stesso criterio di equità per correttezza, venga applicato anche nel momento
contrario, nel momento in cui l'Amministrazione incamera dalla cessione verso
quei cittadini che hanno diritto di riscatto (*). Quindi proprio per una questione di
omogeneità e di correttezza è giusto che venga applicato i l borsino OMI.
Quindi ribadisco la richiesta alla Giunta affinché accolga le nostre richiesta
e ci consentano di fatto di votare a favore di questa delibera.
(*) Il
riferimento è al condominio 167 di via Chopin 18 dove l’amministrazione
padernese ha proceduto alla vendita di due unità abitative, già di proprietà
comunale, “ad un prezzo abbattuto del
20% rispetto alle valutazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare
(OMI) – Determinazione n. 204/SF del 25/03/2014. Stiamo parlando esattamente
dello stesso edificio dove per la vendita l’abitazione è stata valutata circa
il 50% rispetto alla valutazione attribuita nel 2011 (e ad oggi confermata) per
la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Oltre alla
disparità di trattamento tra cittadini che si sono visti formalizzare la
richiesta fino al 2010 e cittadini che hanno ricevuto la proposta a partire dal
2011, si configura anche una disparità di trattamento nello stesso condominio.
A beneficio della collettività?
Per la
visione completa del dibattito consigliare rinviamo alla pagina:
Mentre
per la parte 1 di 3:
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