domenica 5 giugno 2016

Il Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 9 maggio 2016: approvazione del verbale della seduta del 21 marzo (parte 2 di 3)


“l'Amministrazione comunale concede le case in 167, le case di via Chopin, ed applica il borsino OMI, quindi con una valutazione più bassa”

Poniamo l’attenzione sulla trascrizione degli interventi in Consiglio Comunale relativi al dibattito sull’adeguamento delle modalità di determinazione dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie del 21 marzo 2016.
Quanto riportato è la trascrizione integrale della trascrizione, evidenziando e commentando alcuni significativi passaggi.



Presidente

Grazie consigliere Caputo. Mi ha chiesto la parola il consigliere Tagliabue.

Consigliere Tagliabue

Simone Tagliabue - Paderno Dugnano Cresce
(centrodestra)
Si, buonasera ancora. Il tema è sempre complesso e sicuramente occorre trovare una quadra. Volevo porre un accento molto brevemente su una piccola questione che, nel trovare una quadra, nel trovare soluzioni inerenti il diritto di superficie, occorre pensare che bisogna farlo con un equilibrio che tuteli l'interesse di chi può
e chi vuole riscattare il diritto di superficie e la collettività tutta che, attualmente, è proprietaria di quel diritto di superficie. Per cui è opportuno pensare con serietà che l'alienazione di queste aree a favore dei proprietari di queste case, non deve essere solo a beneficio di questi proprietari, ma deve tenere anche conto del beneficio che deve avere la collettività (*), tutti noi, gli altri cittadini, che magari non sono in aula a perorare i propri interessi ma che, seriamente, un'Amministrazione deve altrettanto tutelare. Per cui certamente trovare una quadra, una soluzione all'interno dell'alveo normativo di riferimento, ma prestare la dovuta attenzione a tutti gli altri, che sono i proprietari, lo ripeto, e che necessariamente bisogna tutelare anche il loro interesse.

(*) Non, imputiamo al consigliere l’estrema “semplicità” con la quale affronta l’argomento, figlia, pensiamo, solo di una scarsa conoscenza. Si precisa che la risoluzione del problema riguarda i condomini 167, in particolare quelli che hanno necessità di vendere la loro prima casa. La collettività tutta ha già ricevuto un complessivo beneficio in termini di oneri completamente pagati dai condomini 167, di cui usufruisce l’intera cittadinanza, quali strade, aree verde, parcheggi etc., senza dimenticare le imposte comunali regolarmente pagate comprese le addizionali e i maggiori trasferimenti per l’incremento della popolazione. Si ricorda che i terreni dove oggi sono ubicate le abitazioni e servizi alla Città, erano agricoli al momento dell’esproprio. Un ulteriore beneficio costituito dal corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, qualora dovuto, deve risultare equo ed estremamente agevolativo, anziché oltremodo esoso come in questi ultimi anni.






Presidente

Grazie consigliere Tagliabue. Prego consigliere Scorta.

Consigliere Scorta

Michela Scorta - Partito Democratico
Anche il mio intervento sarà piuttosto breve, spero sintetico e chiaro. Noi qui questa sera ci troviamo a deliberare su una percentuale di sconto sostanzialmente, perché come è stato illustrato sono stati cambiati i criteri di calcolo di questa indennità. Si parla del 50, meno 50, 40, tutta la storia che ha fatto l'assessore. Sostanzialmente stiamo parlando di una percentuale di sconto. Cioè stiamo dicendo qual'è l' importo da dedurre in percentuale, calcolato in percentuale, sul valore venale del bene. E lo facciamo su che cosa? Lo facciamo sul fatto che una serie di pronunce, in parte il legislatore, in parte della Magistratura competente sul tema, ha fatto e con, un'estrema confusione, questo lo mettiamo in conto, ha difficoltà di risolvere questo problema, ma che in realtà è già dato. Cioè in realtà cosa ci viene chiesto questa sera? Ci viene chiesto di ratificare una pronuncia di un'autorità di un Ente che ha comunque una sua autorità di per sé. Mi si dirà occorre il passaggio in Consiglio comunale. D'accordo non ho niente da dire su questo. Però, secondo me, io ho pochissime conoscenze di matematica, però mi dicono che zero moltiplicato per zero dà zero, correggetemi, e la somma delle percentuali, cioè se io sommo tanti numeri alla fine del numero calcolo una percentuale ho lo stesso risultato se io sommo le percentuali calcolate sugli addendi. Ok. Se faccio uno più uno, più uno uguale tre, faccio la percentuale su tre ottengo lo stesso risultato. Ma se faccio la percentuale di uno, la sommo alla percentuale e così via mi dà lo stesso risultato. Ok. Questo per dire con un esempio che, in realtà tutto questo discorso, da quando noi parliamo di 167, manca l'elemento fondamentale, cioè il valore venale. Io mi ricordo in Commissione Territorio ormai due anni fa? tre anni fa? Nel 2014 c'era l'assessore Bogani all'epoca, forse, della relazione che era stata fatta dall'esperto, che aveva dato determinati criteri. Su questi criteri si è ampiamente dibattuto dicendo che è vero che questi criteri devono essere dei criteri tecnici, ma è altresì vero che l'Amministrazione su questi criteri, può dare un'indicazione politica, cioè di Amministrazione. Noi da sempre avevamo contestato il fatto che non ci si allontanasse da una mera presa d'atto di un dato. Ora è stato proposto un criterio OMI piuttosto che un criterio OSMI, ok, quello che secondo, a mio modestissimo parere, è sentita la mancanza in tutto questo processo, però lo dico nel senso di ragionare a voce alta, è che è mancato un po' il quadro complessivo. O me lo sono perso io, è possibile. Nel senso che se diamo a dover valutare un, come giustamente diceva il collega Tagliabue, a mettere sul mercato dei beni che sono di tutti gli altri cittadini, cioè dei proprietari attuali del diritto di proprietà, allora io cosa sto facendo come Amministrazione, sto dismettendo dei beni, sostanzialmente, l'operazione diritti di superficie è una dismissione di beni a favore di proprietari singoli. Allora io mi sarei aspettato uno studio, cosa che in altre sedi sono state fatte, uno studio più articolato nel senso che mi sarei aspettata di condividerlo anche in Consiglio comunale o in Commissione, nel senso che mi sarei aspettata una ricognizione, una mappatura di questi beni, mi sarei aspettata una valutazione delle tipologie di convenzione. Noi abbiamo sempre parlato del fatto che ogni gruppo di case aveva la sua convenzione, ok , non riusciamo a fare delle tipologie di convenzione? Cioè delle tipologie di atti? Non riusciamo a fare delle tipologie di immobili? Sono tutte in classe G abbiamo detto. Veramente tutte in classe G? Ma magari non ci sono delle valutazioni diverse da fare da immobili a immobile? Ci vorrebbe una banca dati, nel quale inserire questi dati e, in base a questi dati creare dei criteri per individuare il valore veniale. Ora potrebbe essere l'OMI, potrebbe essere l'OSMI, ma in base a cosa diciamo che è l'OSMI? Questo è mancato a mio avviso. Non solo, ma noi come Consiglio comunale veniamo chiamati a dire che cosa? A valutare cosa ha detto il Consiglio di Stato. Ma quello che noi dovremo valutare è tutto il processo. Cioè valutare perché quella dismissione è favorevole ad alcuni cittadini ed è favorevole anche a tutta la collettività. Questo vuol dire lavorare sul valore veniale, non solo sulle percentuali. L'altra cosa, cioè l'elemento che, a mio avviso fa percepire il fatto che non c'è stata questa valutazione complessiva, però magari me la sono persa io, però mi sembra strano perché ho partecipato a tutto, è il fatto che, guardando molte altre delibere in altre sedi, anzi faccio un passo indietro, cioè se le convenzioni, se questo studio preliminare fosse stato fatto con riferimento alle tipologie di immobili? Con riferimento alle convenzioni? Avremmo già delle risposte o quanto meno già delle interlocuzioni, più precise. Cioè ci sono dei cittadini che hanno già acquistato, hanno già pagato il saldo? Sì, no? Lo sappiamo, non lo sappiamo? Sembra che non lo abbiamo. Lo abbiamo, ma non lo diciamo non lo condividiamo.

Intervento senza microfono

Non ho capito, visto che mi risponde...... per cui benissimo questa apertura che è stata riportata oggi piuttosto che è stata riportata nei giorni scorsi, va bene, mi auguro che l'invito di Cezza sul chiarimento o meno dell'applicazione del 25% sia accolto. Quello però che anche in questa proposta di delibera manca, è tutto il quadro. Io trovo curioso che il Consiglio comunale venga chiamato solamente per una formalità, cioè per dire, questo è il criterio che è stato definito dalla Corte dei Conti e, quindi noi ne prendiamo atto. Certo che dobbiamo prenderne atto, ma è troppo poco. E' troppo poco per riuscire a fare quel bilanciamento che diceva anche il collega Tagliabue. Grazie.

Presidente

Grazie consigliere Scorta. Prego capogruppo Giuranna.

Consigliere Giuranna

Giovanni Giuranna - Insieme pee Cambiare
(centrosinistra)
Brevemente. Mi pare che molti elementi sono emersi, rispetto alla Commissione Territorio, apprezzo in modo particolare, forse è dovuto anche al fatto che il fattore tempo con il rinvio del Consiglio, ha permesso quello che, secondo me era un atto dovuto, come dire, un confronto tra l'Amministrazione Comunale e i cittadini organizzati in un Comitato che ha lungamente approfondito una materia che è decisamente complessa. Il fatto che ci sia stato un incontro, non solo con i cittadini che individualmente chiedevano all'Amministrazione la valutazione della propria situazione anche a fronte di situazioni di disparità che si sono vengono a creare, il fatto che ci sia stato un confronto, come dire, sull'analisi proprio della materia, sul focus, sulla materia che richiede non soltanto un adeguamento. Certo ci sono dei pareri, sui pareri sappiamo tutti che i pareri hanno il valore che hanno, si attende che il Legislatore ponga finalmente un chiarimento definitivo su questa materia complessa. Credo però che il fatto nuovo sia fondamentalmente questo: cioè Paderno Dugnano ha bisogno di affrontare il tema della cosiddetta 167, con uno sguardo collaborativo, plurale, ovviamente nel senso indicato dal consigliere Tagliabue. Contemplare l' interesse del Privato con l' interesse del Pubblico. Il bene pubblico è certamente il fine. Il nodo centrale, mi pare che l'intervento efficacissimo del consigliere Cezza, è quello di guardare in faccia queste case, fare davvero una mappatura, non esaminare la situazione soltanto a macchia di leopardo ma guardare complessivamente la situazione, il parco case che a Paderno Dugnano in discussione e mettere a fuoco davvero il tema del valore venale. Un valore venale che, credo, non possa trovarci divisi, cioè il confronto tra il mercato degli immobili nuovi, di un certo livello, di una certa classe, e quello delle case in questione, credo ci debba portare, spero al più presto, ad un percorso che sia di collaborazione ma di realtà. Cioè non credo onestamente che si possa proporre a dei cittadini la partenza da un borsino di valutazione che è chiaramente sproporzionato. E' chiaro a tutti, nel momento in cui ciascuno di noi si trovasse la situazione di confrontare la propria casa con un mercato immobiliare di cui conosciamo oggi le caratteristi che, in caduta costante, risulterebbe chiaro a tutti che non possiamo applicare questo punto di partenza. Questo che tecnicamente non fa parte della delibera, però credo che si davvero un punto centrale. Se l'Amministrazione Comunale, come dire, mostra disponibilità a un lavoro plurale e concordato con tutte le parti in causa, credo che la città ne abbia soltanto da guadagnare. Credo anche io che la scomparsa del famoso 25%, già richiamato, meriterebbe quanto meno un approfondimento di carattere tecnico. Per cui diciamo che questa delibera di adeguamento d'emergenza, probabilmente potrebbe anche aprire il passo ad una revisione in tempi futuri dopo un approfondimento che secondo me è nei fatti, nelle possibilità. Detto questo esprimo a nome del gruppo che rappresento “Insieme per Cambiare”, non la contrarietà a questa delibera, con una serie di riserve. Non era questa, come dire la posizione di partenza, però apprezzo il percorso che è avviato. Mi auguro di non dover l 'anno prossimo tornare sulla discussione che stiamo facendo oggi in Consiglio comunale e vedere che, sostanzialmente questo dialogo, questo confronto, che significa studio, approfondimento, accettazione di soluzioni che sono state trovate in altri contesti, quindi in altri Comuni, lo studio della casistica effettivamente è di grande aiuto quando la normativa è piuttosto complessa. Quindi a nome di Insieme per cambiare esprimo il voto di astensione.

Presidente

Grazie capogruppo Giuranna. Mi ha chiesto la parola il capogruppo Abbati. Prego.

Consigliere Abbati

Emiliano Abbati - MoVimento 5 Stelle
Grazie, molto velocemente, giusto per rial lacciarmi un attimo a quanto dichiarato prima dal consigliere Tagliabue, e fare una precisazione proprio ne merito della questione, che non è di secondaria importanza, tutt'altro. Prima il consigliere Tagliabue diceva giustamente non ci deve essere disparità di trattamento. Ci deve essere equità. Siamo tutti d'accordo. Proprio per questo motivo vogliamo sottolineare il motivo per il quale è corretto che venisse applicato il borsino OMI. Perché se è vero, ed è vero, che l'Amministrazione comunale concede le case in 167, le case di via Chopin, ed applica il borsino OMI, quindi con una valutazione più bassa, mi sembra corretto e sacrosanto che lo stesso criterio di equità per correttezza, venga applicato anche nel momento contrario, nel momento in cui l'Amministrazione incamera dalla cessione verso quei cittadini che hanno diritto di riscatto (*). Quindi proprio per una questione di omogeneità e di correttezza è giusto che venga applicato i l borsino OMI. Quindi ribadisco la richiesta alla Giunta affinché accolga le nostre richiesta e ci consentano di fatto di votare a favore di questa delibera.

(*) Il riferimento è al condominio 167 di via Chopin 18 dove l’amministrazione padernese ha proceduto alla vendita di due unità abitative, già di proprietà comunale, “ad un prezzo abbattuto del 20% rispetto alle valutazioni dell’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI) – Determinazione n. 204/SF del 25/03/2014. Stiamo parlando esattamente dello stesso edificio dove per la vendita l’abitazione è stata valutata circa il 50% rispetto alla valutazione attribuita nel 2011 (e ad oggi confermata) per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Oltre alla disparità di trattamento tra cittadini che si sono visti formalizzare la richiesta fino al 2010 e cittadini che hanno ricevuto la proposta a partire dal 2011, si configura anche una disparità di trattamento nello stesso condominio. A beneficio della collettività?


Per la visione completa del dibattito consigliare rinviamo alla pagina:



Mentre per la parte 1 di 3:




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