Sindaco di Paderno Dugnano Marco Alparone:
PARTECIPAZIONE E ASCOLTO NEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 18 MARZO
2013 (?)
No al doppio filare di alberi
al senso unico e ai parcheggi
Un articolo de “IL NOTIZIARIO”
dell’8 marzo 2013, analizza i dati di una consultazione promossa dal Comune
di Paderno Dugnano. Argomento come al solito, taglio degli alberi:
Un Ordine del Giorno presentato dal Consigliere Giorgio Grassi del
Partito Democratico ha costretto l’Amministrazione del Centro destra padernese
ad occuparsi pubblicamente nel Consiglio Comunale del 18 marzo 2013 della
questione dell’abbattimento dei tigli di Via S. Ambrogio di Palazzolo.
Un O.D.G. volto a preservare l’alberatura esistente creando un senso
unico, con marciapiedi più larghi, che a nostro avviso avrebbe limitato il
traffico, riqualificando la via.
A conclusione del dibattito il signor Sindaco Marco Alparone ha candidamente ammesso che i cittadini di Palazzolo consultati sono “POCHI”, e che “E’ DIFFICILE STIMOLARLI
RISPETTO A QUESTI TEMI”.
Per giustificare una scelta amministrativa che come molte altre non
può trovare giustificazioni (noi con il problema della trasformazione del
diritto di superficie lo sappiamo bene), il signor Sindaco ha affermato:
“DEVO RISPETTARE LA SCELTA DEL DOPPIO SENSO”.
Una scelta di chi?
Come da facili previsioni, O.D.G.
respinto, 10 i voti favorevoli e 16 i contrari.
Nemmeno
l’esortazione di chi ha presentato l’O.D.G. che l’alberata in Lombardia è un elemento caratteristico del territorio e
del paesaggio ha fatto breccia di chi si sente verde solo nella camicia.
Ma andiamo a vedere da chi e con quale forza è stata effettuata la
scelta dell’abbattimento dei tigli di Via S. Ambrogio cara al centro destra
padernese. L’intervento è a Palazzolo,
un quartiere che secondo le liste degli iscritti al voto alla Camera (Votazioni
Politiche del 24 febbraio 2013) conta 7.709
elettori.
A fronte di 7.709 elettori palazzolesi, sono stati distribuiti solo 500 questionari, il che vuol dire che è
stato consultato solo il 6,50% degli
elettori di Palazzolo.
I questionari riconsegnati sono la miseria di numero 159, quindi meno di un cittadino su tre
è stato in grado di esprimere un’opinione (il 2% degli aventi diritto al voto),
ma risulta che di questi solo 133 siano
cittadini di Palazzolo mentre 26 sono commercianti con attività nella zona
interessata dall’intervento.
I favorevoli all’abbattimento di un filare di alberi, tigli per la
precisione, e al mantenimento del doppio senso di marcia per i veicoli sono
stati 103 (non sappiamo come si sono
espressi i 26 commercianti). Ma anche nell’irrealistica ipotesi che i 103 siano
tutti cittadini residenti e quindi elettori, constatiamo che la miseria dell’1,34% dei palazzolesi ha deciso in
modo vincolante, per il Sindaco Alparone e per i consiglieri di PDL e LEGA
NORD, il taglio degli alberi.
E’ questo il rispetto della volontà dei cittadini?
Nello stesso momento a Calderara
a fronte di 5.077 iscritti al voto
(Dati Camera - Votazioni Politiche del 24 febbraio 2013), senza bisogno dello
“stimolo” del signor Sindaco, una petizione
che si oppone alla creazione di un polo
scolastico (ormai comunemente definito “immobiliare”)
in un punto del quartiere particolarmente trafficato e rumoroso, con cessione
ad un privato dell’area della scuola elementare Don Milani, e con conseguente taglio degli alberi (e te dai ancora),
e quindi cementificazione di spazi verdi del quartiere, ha raccolto in pochi
giorni la bellezza di circa 700
sottoscrizioni di soli calderaresi.
Oltre il 13% dei
cittadini del quartiere di Calderara ha voluto,
senza bisogno di stimoli, esprimersi indicando all’Amministrazione del Sindaco
Marco Alparone qual è la precisa volontà popolare.
Se l’opinione
di un misero 1% a Palazzolo obbliga al rispetto l’Amministrazione padernese, e
secondo una classe politica perdente (concetto richiamato nel dibattito) giustifica
l’abbattimento degli alberi (ma siamo ancora in tempo per salvarli), quale sarà
il rispetto di questa Amministrazione nei confronti del 13% di cittadini che a
Calderara ha, volontariamente e senza stimoli, espresso la volontà di difendere
l’attuale ubicazione della scuola elementare e il verde pubblico?
Nel corso dl dibattito sulla sorte dei tigli di Via S. Ambrogio il
consigliere Giorgio Grassi, ha posto in evidenza il disposto della Legge n. 10 del 14 gennaio 2013, Norme
per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (GU n.27 del 1-2-2013), che al comma 2
dell’art. 2 recita:
Due mesi prima della scadenza naturale del mandato, il sindaco rende noto il bilancio
arboreo del comune, indicando il rapporto fra il numero degli alberi
piantati in aree urbane di proprietà pubblica rispettivamente al principio e
al termine del mandato stesso, dando conto dello
stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria
competenza. Nei casi di cui agli articoli 52 e 53 del testo unico delle leggi
sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto
2000, n. 267, e in ogni ulteriore ipotesi di cessazione anticipata del mandato
del sindaco, l'autorità subentrata provvede alla pubblicazione delle
informazioni di cui al presente comma».
Per la cronaca
il dibattito in consiglio Comunale si è concluso con il pubblico che ha fatto
sentire la propria voce al motto di: “RISPETTATE I
CITTADINI”.
Salviamo gli alberi e aiutiamo il Sindaco
a fare una bella figura a fine mandato
A
presto
Comitato CARA
TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione
del Diritto di Superficie
Alla faccia della Giornata Internazionale delle Foreste, la giunta di Paderno Dugnano, invece di piantare gli alberi li abbatte.
RispondiEliminaGrandiiiiiiiiiii, ma secondo voi ci sono o ci fanno ?
Francesco
Mi sembra di aver letto su di un giornale locale che i questionari non sono stati consegnati ai cittadini, ma distribuiti da un edicolante, da una farmacia e un panettiere, magari esercenti che hanno votato a favore del doppio senso di marcia. Se cosi fosse
RispondiEliminami sembra un grande imbroglio.
Andrea
I miei amici di Palazzolo non hanno ricevuto niente... ma come li hanno spediti questi questionari? Ad ogni modo - e mi riferisco al Sindaco: chi è causa del suo mal, pianga se stesso...
RispondiEliminaBellissimo il post!!!
RispondiEliminaComplimenti!!!
AndBar
Trovo l'articolo sul Notiziario di parte.
RispondiElimina"Ben 103 preferenze".....????
La vicenda dei tigli di via S Ambrogio e quindi della creazione o meno del senso unico,
RispondiEliminapur nella sua dimensione locale, si prefigura come la scelta tra due visioni di città tra loro molto diverse.
Quella che prediligo è la città a misura d'uomo ed in particolare quella che difende i diritti dei cittadini meno "forti".
La creazione del senso unico ha come caratteristiche:
1 attenzione ad una viabilità "lenta": biciclette, a piedi, carrozzine (bambini e disabili);
2 salvaguardia del carattere locale e di quartiere della via;
3 salvaguardia comunque del collegamento con il sistema viario intra ed extra comunale;
4 approccio alla città morbido e ad alta fruibilità, ed in ciò non concordo con Favrin (parere su blog padernoforum) ,
al contrario ritengo che, un'approccio leggero alla città, diversamente dall'approccio invasivo e "sporco" delle auto, aiuta il "passeggio" e quindi il commercio intelligente e moderno;
5 salvaguardia il valore non solo ambientale ma anche economico del patrimonio arboreo;
6 valorizza la memoria storica della città..
Giorgio G.