mercoledì 16 settembre 2015

Bonifica della copertura in eternit del condominio 167 di Via Novella 2



La copertura in eternit, considerata “nuova” di Via Agostino Novella n. 2, appena più recente del 1989, solo tre anni prima della messa fuori legge dell’amianto.
















Paderno Dugnano con qualche veleno in meno.
Lunedì 7 settembre sono cominciati il lavori per il rifacimento della copertura del condominio 167 di Via Agostino Novella n. 2, nel quartiere di Calderara.

Dopo che solo pochi mesi fa i 640 metri quadrati della copertura in eternit, datata 1986, del condominio “gemello” di Via Novella n. 4 hanno salutato il territorio cittadino, martedì 15 settembre altri 640 metri quadrati di Via Novella n. 2, appena più giovani (anno 1989), hanno smesso di costituire un pericolo per i cittadini.
Complessivamente in un’area limitata di circa 6.500 metri quadrati, la superficie in eternit costituiva ben 1.280 metri quadrati, circa il 20%. 
Questi interventi non sono certo gli unici, abbiamo già dato conto di un’analoga operazione, sempre in ambito 167 in Via Chopin n. 18:





e segnaliamo che ad inizio estate anche il condominio di Via Toscanini ang. Via Perosi ha provveduto a rimuovere la copertura contenente fibre di amianto, una superficie inferiore, ma risalente agli anni ’70.
Le case, in particolare le abitazioni economiche e popolari, quali i condomini 167, quando presentano la presenza di amianto tra i materiali di costruzione, gioco forza valgono meno.
Le stime per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà devono tenere conto di quanto i cittadini spendono per la bonifica da amianto, che ricordiamo va a vantaggio di tutta la collettività.
Le nuove stime, e la revisione delle precedenti, se formulate con attenzione ed equità dovrebbero considerare tale fatto. L’Amministrazione comunale dalla parte dei cittadini, e non solo della “cassa”, potrebbe chiedere agli amministratori di documentare le spese effettivamente sostenute.

Una richiesta che i condomini di Cara Terra Mia hanno formulato fin dall’inizio:

·      “Destinare i proventi allo sviluppo dell’edilizia sociale, prevedendo importi anche per lo smaltimento delle parti di amianto presenti sugli immobili di proprietà comunale, e riconoscendo contributi ai singoli stabili che operano la trasformazione del diritto di superficie, in considerazione dei benefici sanitari complessivi per tutta la cittadinanza.”

                           (estratto dallo statuto del comitato).



DOPO
























Queste operazioni, positive ed interamente a carico dei cittadini, rappresentano solo una piccola parte del lavoro di salvaguardia della salute che ancora va fatto.

Sono ancora presenti sul territorio padernese “bombe ecologiche” che attendono una celere soluzione. A quando questi interventi?



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