venerdì 12 luglio 2013

Città 2000 sulla trasformazione del diritto di superficie


La carta stampata continua ad occuparsi della paradossale questione della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà a Paderno Dugnano.
E’ la volta del periodico Città 2000. Il giornale, mette sul campo tutti i diversi punti di vista.
Da una parte un articolo espone la richiesta i cittadini fanno agli amministratori padernesi (presenti e futuri), dell’elementare rispetto del principio costituzionale di imparzialità della pubblica amministrazione, che si deve tradurre in uniformità di trattamento. Tutti i cittadini meritano di ricevere proposte uniformi, fondate sugli stessi criteri, stiamo parlando di aumenti dal doppio al triplo praticamente da un giorno all’altro.



Città2000 30 Giugno 2013



Dall’altra le “solite” esternazioni del Vicesindaco Gianluca Bogani: “Abbiamo fatto tutto il possibile”.

Nella convinzione che sia fondamentale, per questa e per altre faccende che riguardano direttamente i cittadini, la conoscenza e la massima trasparenza, ospitiamo volentieri il punto di vista dell’amministrazione.





Data l’autorevolezza della fonte, come in altre occasioni, ci permettiamo di valorizzare ed analizzare alcuni dei passaggi che riteniamo particolarmente significativi.


1.     “E’ stata fatta una stima né alta né bassa, ma giusta”

Che strana dichiarazione del Vicesindaco Bogani. Cosa Lui intende per una stima “giusta”?
Forse le stime inviate dalla precedente amministrazione di centro sinistra?
Forse le stime da Lui (e dalla Giunta del centro destra padernese) inviate nel 2010, conformi alle stime predisposte dalla precedente amministrazione?
Forse le stime, sempre da Lui inviate, nel 2011, con aumenti improvvisi dal doppio al triplo, rispetto alle Sue precedenti?
Forse le stime, sempre da Lui inviate, nel 2012, che riconfermano aumenti di un’entità che nessuna manovra ha mai previsto?

E’ dato sapere tra le varie stime del Vicesindaco Bogani quali sono quelle “giuste”?

Se sono quelle del 2010, allora quelle degli anni successivi sono decisamente “alte”.
Se sono quelle del 2011 e del 2012, allora quelle del 2010 sono decisamente “basse”.

Il Vicesindaco dovrebbe prima chiarire a se stesso i suoi confusi “pensieri”, e poi chiarire ai cittadini cosa intende. Nella prima ipotesi sta creando un danno economico e morale ai cittadini “sudditi” e pagatori da Lui amministrati, nel secondo caso starebbe creando un danno erariale alla comunità.

In qualsiasi caso, il Vicesindaco Bogani, con i suoi comportamenti ambigui starebbe sbagliando, starebbe amministrando male, creando un evidente danno ai padernesi che nel 2009 gli hanno dato fiducia.


2.     “in base a quanto stabilito dalla legge e da una sentenza della Corte dei Conti, che indica come quella stima può essere effettuata”

Francamente l’argomento sta diventando stucchevole e noioso. Due cose.

La prima, cosa detta mille volte e di facile comprensione. Il Vicesindaco Bogani continua a sostenere un obbligo di comportamento sostenuto dalla legge, che evidentemente, secondo Lui, è cambiata tra il 2010 e il 2011. La domanda più e più volte posta dai cittadini è “Ma quale legge?” Domanda che non può avere risposta. La trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà è disciplinata dall’articolo 31 (commi da 45 a 50) della Legge del 23 dicembre 1998 n. 448. Tale norma del 1998, non è cambiata, è la stessa sia per le proposte che questa amministrazione ha inviato nel 2010, sia per le proposte “gonfiate” inviate negli anni successivi. Nessuna altra norma è cambiata in questo periodo, quindi non c’è alcun fondamento alla disparità tra il 2010 e gli altri anni.

La seconda, la sentenza della Corte dei Conti. A distanza di tempo non è purtroppo ancora chiaro che trattasi di delibera e non di sentenza, eppure basterebbe leggerla per accorgersi della cosa.
Nel merito ancora una volta specifichiamo che il riferimento va alla Delibera n. 22/CONTR/11 del 14 aprile 2011 della Corte dei Conti a Sezioni riunite, non rispettata dalla Giunta padernese. In primo luogo per riduzione “del 60%”, recepita dal Consiglio Comunale, ma applicata “al 60%”, sembra poco cosa, ma applicata la riduzione su base 100 vuol dire una determinazione di 40 (del 60%) anziché 60 (al 40%). Cosa ancora più importante sono i principi a cui deve adempiere l’amministrazione “soddisfare le esigenze di uniformità” e “le finalità agevolatrici sottese al disposto normativo” totalmente dimenticati dal Vicesindaco Bogani.

Ciò che segue è un estratto della delibera e non l’opinione dei cittadini, fatti e non parole.



3.     “Le proposte inviate agli inquilini si aggirano in media tra i 7mila e gli 8mila euro”

La cosa veramente irritante nel concetto non è tanto la quantificazione degli importi, quanto che ancora il Vicesindaco Bogani, che da anni si occupa della faccenda, non ha ancora capito che i condomini 167 non sono “inquilini”. Semplicemente consultando un dizionario, noi indiciamo il sito:


si potrebbe capire che inquilino è:

“Chi abita in una casa presa in affitto”

Una poca conoscenza del Vicesindaco che si trascina nel tempo, con la lettera di accompagnamento allegata alle proposte inviate nel 2011 informava le famiglie che pagando ci offriva l'opportunità di diventare definitivamente proprietari di casa nostra, bontà Sua dopo che abbiamo pagato gli oneri di urbanizzazione, il terreno (si il terreno), il mutuo, il rogito e tutto ciò che c’era da pagare.



Per quanto concerne il balletto degli importi questa è solo l’ultima versione. Vediamo cosa ha precedentemente dichiarato il Vicesindaco Bogani.




Dichiarazione a “Il Notiziario” del 17 settembre 2010:









Dichiarazione a “Il Notiziario” del 16 novembre 2011:










L’inaccettabile disparità di trattamento è di tutta evidenza, ed emerge proprio dalla parole del Vicesindaco Bogani


Chiediamo che vengano offerte a tutti i cittadini padernesi le stesse opportunità che il Vicesindaco ha offerto solo ad alcuni nell’anno 2010.

Questi invece gli aumenti, pur senza giustificazione, annunciati dal Vicesindaco Bogani con l’intervento in Consiglio Comunale del 28 novembre 2011 (trascrizione Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 61 del 27 settembre).

“Quindi, andiamo a valutare la situazione reale, e non stime che non sono più attuali con la realtà. Questa situazione ci evita di raddoppiare questi costi, che, con delibera della Corte dei Conti, come dicevo prima, ci porterebbe a questo, con una stima puntuale ed analitica, oltre ad avere una stima reale, riduciamo questo aumento e lo portiamo più o meno all’ incirca, per ché poi va fatto caso per caso, viene applicato un aumento che si aggira tra il 10% e il 15%.”

Ma tutto questo ha un senso?


4.     “qualcuno forse si aspettava cifre inferiori”

Opinione che non merita alcun commento.


5.     “Qualcuno è stato anche illuso dai precedenti amministratori che hanno fatto credere che le cifre erano altre”

Non si tratta di essere illusi dai precedenti amministratori, senza andare troppo indietro nel tempo bastano gli attuali per le illusioni.

Ci siamo illusi pensando ad un comportamento equo ed uniforme da parte del Vicesindaco Bogani.
Ci siano illusi in un intervento del Sindaco che ponesse rimedio alla macelleria sociale costituita dalle proposte inique, esose ed inaccettabili inviate a partire dal 2011.
Ci siamo illusi nel pensare che tutti i cittadini debbano meritare lo stesso trattamento.
Ci siamo illusi nella possibilità di una qualche espressione di autonomia di giudizio in Giunta.
Ci siamo illusi in qualche voce fuori dal coro nelle file della maggioranza in Consiglio.
Ci siamo illusi che una volta capito l’errore, perché ormai aldilà delle espressioni di facciata anche il “palazzo” ha capito di aver sbagliato, si avesse il coraggio ed il buon senso di fare un passo indietro.

Ci siamo illusi nello sperare che la materia potesse essere affrontata con serietà ed equità, senza prese in giro e fumo negli occhi dei cittadini, gettato con argomentazioni pretestuose per difendere l’indifendibile, come “la legge è cambiata”, “la corte dei conti”, “2.250 euro al metro quadro”, “le case sono nuove”, “l’amianto è vecchio ma le case comunque sono nuove”, “abbiamo fatto tutto il possibile”, “tutti quelli che fanno sconti violano la legge”, “comode rate da duemila euro al mese”, e si potrebbe andare avanti di questo passo.


6.     “il dovere di un amministratore di non svendere quei terreni, facendo un danno al resto della cittadinanza, che dall’incasso che il Comune ottiene potrebbe avere dei servizi”

Quanta confusione, la questione non è di vendere o svendere, ma di trasformare un diritto.

Ciò che deve essere chiaro è che l’Amministrazione e il resto della cittadinanza, con gli interventi di edilizia convenzionata, non hanno ricevuto un danno, anzi. I condomini 167, tutti, hanno già pagato gli oneri di urbanizzazione e anche completamente il terreno, con un esborso pari all’indennità di esproprio definita. Si può anzi verificare il contrario, con qualcuno che ha pagato anche più del dovuto quando l’indennità di esproprio presunta è più alta dell’indennità definita, con strani rimborsi (non certo ai cittadini) inseriti onerosamente nelle stime.

Stiamo attenti.

Il resto della cittadinanza, stante il vincolo di destinazione imposto della legge, che prevede l’utilizzo delle risorse acquisite solo per interventi correlati all’edilizia sociale, non potrà mai ne avere danni ne servizi.

Viste le parole del Vicesindaco Bogani, sorge un sospetto.
-       Come sono stati utilizzati i soldi che i cittadini hanno già pagato per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà?
-       Nell’utilizzo di tali risorse sono statti rispettati i vincoli imposti dalla normativa?
-       Sono state rispettate le indicazioni della Corte dei Conti?

Si attendono risposte.


Lasciamo l'ultimo commento al pensiero del Vicesindaco Bogani, proprio al Vicesindaco Bogani. Chi più di Lui ha la competenza per rispondersi?


7.     L’operazione non è semplice, ma la sua riuscita non può essere valutata in base al numero di adesioni alle proposte elaborate dal Comune
Il successo sta nel mettere le famiglie nella situazione di poter scegliere

Bogani Versus Bogani

“Noi, praticamente, deliberando questo punto, troviamo un equilibrio tra andare incontro alle esigenze delle famiglie, senza rendere questo valore fuori mercato, il che vorrebbe dire, poi, che nessuno accede più a questa trasformazione, e quindi non diamo l’opportunità ai cittadini, se il valore è troppo esagerato. Dall’altra parte, andiamo incontro alle esigenze di cassa che ha il Comune, perché è chiaro, poi, che se le stime sono troppo elevate e nessuno accede, non ci sono entrate per la città. Quindi, l’indirizzo politico con cui noi oggi andiamo ad approvare, è quello di trovare il giusto equilibrio tra gli interessi delle famiglie e l’interesse della città e del Comune. Quindi, la delibera non fa altro che applicare questa situazione e cerca di trovare, appunto, questo equilibrio. Grazie.”


Concordiamo con il pensiero del Vicesindaco Bogani, se il valore è troppo esagerato non viene data una reale opportunità ai cittadini, e Lo ringraziamo per l’ultimo commento.

equità e parità di trattamento
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Cara Terra Mia ringrazia Silvia De Bernardin  e la redazione di Città2000 per la corretta e precisa esposizione  delle problematiche relative ai condomini 167 e alle loro  famiglie, cittadini di Paderno Dugnano


A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie

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