Posta in arrivo, ci scrive un condomino.
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Paderno
Dugnano, 3 maggio 2012
Carissimi, sono un condomino 167 vorrei porvi
un quesito (forse un pò ingenuo) che mi frulla in testa da quando ho ricevuto
la lettera da parte del Comune che mi propone l'acquisto del terreno su cui è
stato costruito il mio appartamento .
Noi
siamo in 48 famiglie, la media dei soldi richiesti dal Comune è di quasi 10.000
euro ad appartamento e fà circa 450.000 euro più 8 milioni di lire versati nel
1980 all'atto della convenzione (1000 lire al mq. su 8.000 mq. che ora nei
conteggi del 2011 sono di 220 euro al mq.).
Io sono abituato a fare somme molto piccole,
stipendio di 1.200 euro mensili, queste somme mi fanno girare la testa, forse
sbaglio, ma se faccio 450.000 euro più gli 8 milioni di lire (rivaluti dal
1980) fanno ben... 460.000 QUTTROCENTOSESSANTA MILA EURO.
Ma
siamo pazzi il mio appartamento non è stato costruito nel 2011, ma 30 anni fà
nel 1980 !
Eppure
tanti hanno aderito alla proposta dell'acquisto ! Queste sono case
popolari non di pregio.
Sono
sempre più confuso ... VI PREGO VOI CHE NE SAPETE DI PIU' DATEMI UNA risposta!
VI
RINGRAZIO un proprietario di casa popolare
Il Comitato
risponde
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Caro condomino, la “confusione” che Ti ha colto nel ricevere
la proposta dell’Amministrazione comunale, per la trasformazione del diritto di
superficie in diritto di proprietà, è la stessa che ha colto tutti noi.
La situazione Tua e dei tuoi condomini non è molto diversa da
quella degli altri cittadini che hanno ricevuto la “proposta” da parte della
Giunta del centrodestra padernese nell’anno 2011. Le cifre sono quelle un po’
per tutti, anzi in molti casi possono essere anche superiori, un giornale ha
dato notizia, citando come fonte nientemeno che il Vicesindaco Bogani, che le
stime arrivano fino a 15.000 euro.
La “confusione” nasce
dal fatto che solo pochi mesi prima, nell’anno 2010, la stessa Amministrazione
ha inviato ad alcuni cittadini proposte nettamente inferiori, meno della metà
degli importi richiesti nell’anno 2011.
E se vogliamo dirla tutta, tu definisci la tua casa come
casa popolare, diciamo che la definizione corretta è di abitazione economica,
una classificazione che vale per tutte le costruzioni in edilizia convenzionata
ai sensi della Legge n. 167 del 1962.
Ma non possiamo nasconderci, non tutte le costruzioni sono
uguali, questa Amministrazione ha proposto nel 2010 stime inferiori per
immobili di maggior pregio, come le belle villette a schiera 167 in varie zone di Paderno Dugnano, per poi, più che
raddoppiare le richieste per dei “normali” condomini, pensa, senza nemmeno
considerare se nei materiali di costruzioni sia stato usato o meno l’amianto.
Sicuramente siamo rimasti colpiti dell’iniquità di cui è
capace questa Giunta, ma la cosa che ci ha fatto ancor più male è essere presi
in giro dalla maggioranza di centrodestra e dai loro rappresentanti.
Ci hanno raccontato
che non è colpa loro:
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perché gli amministratori che li
hanno preceduti sono stati lenti, anche se le convenzioni trentennali non sono ancora
scadute;
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perché la legge è cambiata, ma non è vero, l’unica Legge in vigore è la 448 del
1998, ed è sempre la stessa;
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perché sono stati obbligati dalla
Corte dei Conti, per scoprire poi che i primi a non
rispettarne i pareri sono proprio gli Amministratori padernese, che anche davanti
all’evidenza hanno la faccia tosta di dire che sono i Giudici che sbagliano e
non certo loro;
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perché il prezzo minimo al mq. dei nostri
appartamenti è di 2.250 euro al mq., ma tale valore non trova corrispondenza nemmeno con le
fonti che loro stessi citano;
-
perché è giusto considerare i nostri
stabili sempre nuovi,
forse che le
nostre case non invecchieranno mai;
-
perché la legge vieta di fare
sconti, ma non si sa di
quale legge si parli, molti altri comuni se gli importi sono troppo alti
applicano sconti, e addirittura la nostra stessa Giunta nel 2010 ha previsto uno sconto,
ma questo solo per alcuni cittadini;
-
perché hanno previsto una
rateizzazione che tiene conto delle nostre esigenze, peccato che per le nostre esigenze sborsare
2.000 euro al mese è insostenibile;
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perché il Segretario comunale ha
tanto da fare, e allora si
permette di risparmiare per l’atto di cessione solo per i pochi che hanno
potuto scucire tutto il denaro richiesto, a volte oltre 10.000 euro, nel giro di poche settimane.
Caro condomino, non sono stati in tanti a pagare, ma sono
stati certamente troppi, e alcuni di loro ci hanno confidato di essersi già
amaramente pentiti. Al momento non avevano capito di trovarsi di fronte una
richiesta gonfiata ad arte solo per “fare cassa”.
Sudditi a casa nostra,
ecco come ci sentiamo, e allora cosa possiamo fare?
Per prima cosa dopo i primi momenti di sconcerto, ci siamo
riuniti in un Comitato, il nostro Comitato Cara Terra Mia, con lo scopo di
arrivare alla parità di trattamento di tutti i condomini 167 della Città di
Paderno Dugnano.
Gli importi che questa
Amministrazione ha proposto nell’anno 2010 devono essere estesi a tutti i
cittadini interessati.
I cittadini oggetto delle “proposte” nell’anno 2012, dovranno essere
consapevoli dei loro diritti, e sapere
dire NO.
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Il primo
passo per giungere all’equità è rifiutare “proposte” inique e discriminatorie,
perché non ci devono essere cittadini di serie A e di Serie B.
E poi secondo la propria coscienza e i propri convincimenti, al momento di dover rinnovare il nostro Consiglio Comunale e le cariche amministrative, valutare i comportamenti e l’arroganza di una certa classe politica padernese.
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In un
certo senso, se non completamente, almeno in parte siamo artefici del nostro
destino.
A presto Cara Terra Mia
condomino sfortunato mi dispiace per te ma chi può anche se caro paga e risolve finalmente il problema
RispondiEliminaEgregio signor condomino fortunato, da quello che lei ha dichiarato in quattro parole ve ne sono tre che vorrei evidenziare, la prima, non mi sembra corretto dire che un condomino che esprime le proprie difficoltà sia sfortunato, è una brutta parola espressa nel contesto da lei descritto. La seconda che la proposta è cara, vorrei precisare che non è corretta e probabilmente anche impugnabile legalmente. La terza, ma quale problema, nessuno le porterà mai via la casa. Se lei desidera invece vendere il suo immobile perché sono trascorsi 30 anni e perché si trova in difficoltà economica, sfortuna sua a comprare a 100 e a vendere ahimè a 50.
RispondiEliminaFrancesco.
Ricordo al fortunato condomino del primo commento che abbiamo già pagato il costo dei terreni delle nostre case. Non capisco cosa vuol dire risolvere finalmente il problema, le convenzioni scadono dopo 90 anni, perché dobbiamo avere fretta di pagare caro anzi carissimo, e non possiamo aspettare di pagare il giusto. Le aspettative di vita sono aumentate notevolmente, ma la fretta dell'amico pagatore lascia trapelare un notevole ottimismo, credo che nessuno di noi possa pensare di avere dei problemi per il possesso della nostra casa.
RispondiEliminaCaro amico, avrai frettolosamente pagato circa 10.000 euro, ma se i politicanti che ci governano te ne chiedevano 20.000 o 30.000 o magari 40.000, andava comunque bene e ti consideravi comunque e sempre un fortunato, o un raggirato dalla giunta Lega - PDL?
L'egoismo che emerge dal primo commento non è il modo giusto per sperare di avere una politica al servizio dei cittadini, e non al servizio di se stessa. Il risultato delle ultime elezioni amministrative deve far riflettere.
RispondiEliminaIn onore al condominio fortunato propongo come frase del giorno:
RispondiEliminaPiutost che ona pesciada in di ball l’è mei la giunta de barlafùs de Paderna, Bùgan e Alparùn.