venerdì 23 maggio 2014

Il Vicesindaco Gianluca Bogani e le bugie sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà





Dopo i programmi elettorali di tutti i canditati sindaco, diamo il giusto spazio alle opinioni del  Vicesindaco Gianluca Bogani, attore principale del fallito procedimento della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà della prima casa economica e popolare di migliaia di cittadini di Paderno Dugnano.


Il Vicesindaco uscente, scende in campo nella contesa elettorale con un volantino che rivendica i Sui meriti nell’amministrazione cittadina, ed in generale della Lega Nord.






Non è compito del comitato scendere nel merito dei vari temi trattati, ma non possiamo esimerci dal dare massima evidenza al punto che riguarda la 167:

si vuole continuare, a spese dei cittadini, ad inviare proposte che non accettate diventano carta straccia




Ed ecco che quando si parla di una questione scottante, come la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà si cominciano a dare i numeri:

-       2.033 famiglie interessate;
-       1.047 quelle che hanno già ricevuto la proposta;

con la febbre (elettorale) è possibile dare i numeri, ma qualcuno può pur sfuggire.

Cerchiamo di venire in soccorso al Vicesindaco nel dare anche noi i numeri:

-      80 (dimenticate) le proposte inviate dalla precedente amministrazione con una percentuale di adesione superiore all’80%;

-       361 (su 1.047) le proposte inviate dall’attuale amministrazione nell’anno 2010, sulla base di stime già predisposte dalla precedente amministrazione, con una percentuale di adesione intorno al 55%;

-      3 il moltiplicatore adottato a partire dall’anno 2011, i corrispettivi richiesti, all’incirca, sono triplicati rispetto ai precedenti;

-      338 (su 1.047) le proposte inviate dall’attuale amministrazione nell’anno 2011 con una percentuale di adesione inferiore al 25%;

-      255 (su 1.047) le proposte inviate dall’attuale amministrazione nell’anno 2012 con una percentuale di adesione del 17%;

-       93 (su 1.047) le proposte inviate dall’attuale amministrazione nell’anno 2013 con una percentuale di adesione del 2%;

-       2 (su 93) le adesioni alle proposte inviate nell’anno 2013.


Una rivoluzione da concludere
NON C’E’ DUBBIO


Ma come preannunciato, il comunicato di Cara Terra Mia:



ha reso ancora più nervosa una maggioranza uscente di centro destra già in fibrillazione.
Ed il Vicesindaco si è sentito in dovere di intervenire con un volantino specifico sulla trasformazione del diritto di superficie.





Non entriamo nella polemica politica, altri potranno specificare che il procedimento è effettivamente iniziato, con ben altre condizioni, con la Giunta di centro sinistra precedente. La  primogenitura non è certo attribuibile all’Assessore Bogani. Possiamo invece precisare che ci hanno messo ben tre mesi per capire la modifica della norma, e solo quando il fatto è stato reso pubblico dal comitato nell’assemblea popolare del 28 febbraio di Cara Terra Mia.

Sul fatto delle stime gonfiate per fare cassa preferiamo non rispondere, ma far risponde per noi  il Vicesindaco Bogani con le parole trascritte nel verbale di deliberazione del consiglio comunale n° 61 del 27 settembre 2011 (approvazione verbale seduta del 28 giugno):

“Dall’altra parte, andiamo incontro alle esigenze di cassa che ha il Comune, perché è chiaro, poi, che se le stime sono troppo elevate e nessuno accede, non ci sono entrate per la città.”

Il Vicesindaco Bogani potrebbe fidarsi di se stesso.

Ma preferiamo occuparci dei numeri che dà (e non dà) il Vicesindaco:

-       1.500 (quasi) le stime inviate per la prima volta;

la febbre (elettorale) deve essere improvvisamente salita, se solo un paio di giorni prima le proposte inviate erano 1.047 (numero esatto che confermiamo) improvvisamente aumentano, ma d’altra parte siamo abituati agli aumenti improvvisi.
Si potrebbe obiettare che 1.047 è quasi 1.500, il che pone non poche ombre sulle stime.

Ancora una volta dobbiamo cercare di venire in soccorso al Vicesindaco nel dare i numeri, e dirne qualcuno che la febbre (elettorale) ha fatto dimenticare:

-       2.250 euro il valore a metro quadro minimo, imposto alle case economiche e popolari della periferia di Paderno Dugnano con una vetustà mediamente trentennale, sulla base del valore OSMI della Borsa Immobiliare attribuito a case NUOVE, ma solo fino al I° semestre 2011, dopo case “nuove” si posso considerare solo quelle in classe energetica A, B e C (le case 167 sono il classe G) ;

-       15 la percentuale di riduzione applicata sul valore di 2.250 euro, quando la Borsa Immobiliare prevede la possibilità di riduzione del 30%;

-       1.912 euro (€ 2.250 – 15%) il valore a metro quadro minimo utilizzato per calcolare il corrispettivo, si considera che una casa 167 di trent’anni non si può vendere a meno di tale importo, box a parte;

-   1.200 euro il valore minimo a metro quadro (max. € 1.500) attribuito alle case economiche della periferia padernese dall’Agenzia delle Entrate (valore definito dalla pubblica amministrazione e non considerato dal nostro Comune).

La riduzione delle stime operata, guarda caso, solo nell’ultimo mese, è solo una bieca mossa elettorale, e non sana la profonda iniquità delle richieste effettuate in questi anni dall’Amministrazione Alparone & Bogani.

Comico è il tentativo di spaventare i cittadini:

si vuole diffondere paura tra i cittadini pur di ottenere un voto oggi e più soldi domani



Basta leggere i programmi elettorali sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle altre forze politiche:




e poi qualcuno potrebbe essere così tonto da pensare che per i prossimi sessantenni la questione della trasformazione del diritto di superficie possa essere abbandonata?


ringraziamo l’Amministrazione Alparone & Bogani
per il lavoro fatto in questi cinque anni
POSSONO STARE SERENI


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