venerdì 17 gennaio 2014

"Leganti Naturali": perchè avete autorizzato questo impianto?



Segnaliamo il post degli Eco Civici di Paderno Dugnano sulla vicenda “Leganti Naturali”, pubblicata alla pagina:



Perché avete autorizzato l’installazione di un impianto di questo genere?”
Questa, in sintesi, la domanda più incalzante rivolta dai cittadini al Sindaco Marco Alparone, ieri sera all’incontro organizzato dal neo Comitato “Leganti Naturali No Grazie”. La sala della parrocchia di San Francesco, al Villaggio Ambrosiano, era colma di residenti del quartiere, infuriati per la vicenda delle puzze, altri cittadini sensibili alla questione, giornalisti locali e nazionali e naturalmente rappresentati delle forze politiche.
In forte imbarazzo alcuni assessori della maggioranza "impietriti" dalla rabbia dei cittadini.
Curiosa l’assenza di assessori e consiglieri della Lega solo Marco Gaslini, rappresentante del consiglio di quartiere di Palazzolo, ha partecipato all’assemblea. Forse i padani ritengono sufficienti le rassicurazioni dell’Assessore regionale leghista Terzi.
Il Sindaco ha cercato con fermezza di ribattere colpo su colpo alle domande dei cittadini per giustificare il suo operato e quello della sua giunta. 
Le responsabilità, per il primo cittadino, sono degli enti preposti al controllo dopo la fuoriuscita degli odori, Arpa e ASL, e della Regione Lombardia che ha concesso un’autorizzazione AIA con troppa facilità. La netta sensazione è che gli abitanti del Villaggio Ambrosiano, e chi è stato investito da questi odori fastidiosi, abbia completamente perso la fiducia nelle istituzioni non sentendosi tutelati da nessuno.
Ieri sera l’amministrazione si è trovata pubblicamente di fronte alle proprie evidenti responsabilità politiche:
La responsabilità maggiore deriva dal fatto di non ritenere il ciclo di incenerimento e successivo smaltimento dei rifiuti un sistema altamente inquinante e nocivo per la salute e per l’ambiente; riprova è che la Lombardia, governata da più di 10 anni dalla stessa maggioranza politica del nostro comune, ha la più alta concentrazione di inceneritori d’Europa.
Ed ulteriore conferma è l’approccio mostrato a suo tempo dall’Assessore al territorio Gianluca Bogani al problema dell’inceneritore del Villaggio Ambrosiano, con questa dichiarazione stampa :
Da il Cittadino del 16/01/2010
Gianluca Bogani: «Non si tratta di un semplice impianto di smaltimento ma, a quanto pare, 
di un impianto per la termovalorizzazione, che può diventare un’occasione per la città».
Stesso approccio utilizzato in questa vicenda in cui si mettono in secondo piano le istanze ambientali a favore di un possibile ritorno economico e di lavoro che la presenza di impianti del genere possa offrire al nostro territorio.
Una maggiore sensibilità verso i temi ambientali e la cura del territorio avrebbe sicuramente stimolato l’amministrazione comunale a mantenere una posizione contraria e irremovibile all’installazione di un impianto come quello della Leganti Naturali. Soprattutto in un quartiere come quello del Villaggio Ambrosiano traumatizzato per anni da un forte inquinamento industriale.
L’idea che lo smantellamento degli inceneritori a favore di una politica di Rifiuti Zero avrebbe diminuito la quantità di rifiuti da “valorizzare” e di conseguenza avrebbe abbattuto la produzione di ceneri pesanti e leggere in tutto il territorio lombardo permettendo a Paderno Dugnano di diventare un laboratorio sperimentale, non per le polveri pesanti, ma per il riuso e il recupero dei residui di una raccolta differenziata spinta, così come applicato in tanti comuni virtuosi in Italia.
Pur partendo da questo errato approccio alla materia, si sarebbe potuto comunque fare qualcosa di più per evitare le molestie di questi giorni?
Sono state intraprese tutte le azioni possibili a disposizione per dissuadere la Regione a procedere con all’autorizzazione dell’AIA?
È stata redatta una relazione tecnica più approfondita e qualificata sul tipo di lavorazione degli scarti da RSU?
Sono stati analizzati nel dettaglio i materiali che sarebbero stati conferiti nel nostro territorio?
Si è tenuto conto della necessità di monitoraggi costanti per controllare il tipo di scarto lavorato entrante proveniente dagli inceneritori (stiamo parlando di decine di automezzi al giorno) a tutela dei cittadini e dell’ambiente con conseguente previsione di un dispendio di denaro pubblico per l’impiego di tecnici dell’ARPA e della nostra Polizia locale?
Si è tenuto contro dell’aumento del traffico giornaliero sulla SP Comasina causato dai mezzi in entrata ed uscita?
Noi crediamo di no!!
In questo caso l’incidente e le morti nella ditta Eureco di Palazzolo Milanese, causata dalla mancanza di controlli e permessi facilmente rilasciati, non ha insegnato nulla.
Altro errore che ha fatto infuriare i cittadini padernesi è stata una comunicazione quasi nulla e distorta. Solo il 15 gennaio è stata resa pubblica tutta la documentazione prodotta dagli enti locali e dalla ditta in questi giorni concitati, lasciando alla popolazione solo comunicati e conferenze stampa che non hanno fatto altro che accrescere la sfiducia nel lavoro che si stava facendo... e mancano ancora alcune relazioni, come ad esempio il verbale del primo sopralluogo del 6 dicembre, la relazione dell’ASL del 27/12, etc...
Le rassicurazioni da “padre di famiglia” del Sindaco Alparone non funzionano più, anzi ottengono l’effetto opposto: creare insofferenza per la mancanza di notizie con la percezione di non sentirsi tutelati che causa scarsa fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.
L’amministrazione ha il dovere di risolvere il problema prima possibile, con determinazione e coraggio.
Successivamente è fondamentale conoscere i fatti dell'intera vicenda per scoprire gli eventuali responsabili e per prevenire altri incidenti a tutela del nostro territorio e dei suoi abitanti.

A presto Cara Terra Mia

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