giovedì 30 gennaio 2014

Diamo un futuro alla memoria: Le immagini delle celebrazioni

25 gennaio al Parco Nord


Dall'1 all'8 marzo 1944 i Comitati segreti di agitazione del triangolo industriale organizzarono lo sciopero generale. Il sostegno di tutti i partiti del CLN fu unanime e il Partito Comunista clandestino vi profuse uno straordinario impegno organizzativo. Le fabbriche furono bloccate, tecnici e impiegati scesero in sciopero al fianco degli operai. Le rivendicazioni erano di natura politica e la svolta nella conduzione delle lotte fu evidente.
La repressione nazifascista fu durissima e fu attuata sulla base di precisi elenchi fatti compilare dalle direzioni aziendali, dove figuravano, accanto a noti "sovversivi" già confinati o passati per il Tribunale Speciale, lavoratori antifascisti e operai specializzati. 215 lavoratori vennero catturati in fabbrica e a casa, 211 vennero deportati nei lager nazisti, 163 vi morirono, 2 vennero fucilati al Poligono di Cibeno, 5 morirono dopo il loro rientro per le conseguenze della deportazione.
(da "STREIKERTRANSPORT - La deportazione politica nell'area industriale di Sesto San Giovanni 1943-1945" di Giuseppe Valota)



 


27 gennaio al Parco della Memoria di Paderno Dugnano

Anche Paderno Dugnano ha pagato il suo contributo di sangue alla Seconda Guerra Mondiale. Oltre 50 sono i militari morti in zona di guerra e ricordati nel Monumento ai Caduti, cui si aggiungono i nostri concittadini civili morti a causa dei bombardamenti alleati su Milano, della deportazione o per cause di guerra non meglio definite né definibili attraverso successive ricerche.
(da "LA PAURA E IL CORAGGIO - La Resistenza a Paderno Dugnano - Cap. IV I nostri caduti nella guerra partigiana")





A presto Cara Terra Mia

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