giovedì 27 marzo 2014

2 Pillole dal comunicato del Vicesindaco Bogani del 7 marzo 2014

Si sono applicati i valori minimi?
                     “per andare incontro ai cittadini applicando i valori minimi previsti”

Sul tema “valori applicati” si potrebbe un mondo, cerchiamo di riassumere i punti principali per verificare se quanto dichiarato trova riscontro nei fatti:

1)    Le stime riportano due distinti istituti che predispongono tabelle relative alle quotazioni delle unità immobiliari, la Borsa Immobiliare di Milano (OSMI) e l’Agenzia del territorio (OMI), tra queste per la determinazioni del corrispettivo sono state scelte quelle con le quotazioni più alte, rendendo aumentando l’esborso dei cittadini;


Sono state preferite le tabelle che riportano i valori più alti = più costi per i cittadini


2)    Si applica il valore definito “minimo” di 2.250 euro a metro quadro, considerando le nostre case NUOVE, secondo le tabelle OSMI (le più alte) del II° semestre 2010 e del I° semestre 2011, quando lo stesso istituto a partire dal semestre successivo, ha completamente eliminato tale categoria, ritenendo case nuove quelle in classe energetica A), B) e C), mentre le abitazioni 167 sono normalmente in classe G). Le quotazioni dell’istituto scelto dall’amministrazione nel II° semestre 2012 prevedono un valore “minimo” riducibile di 1.850 euro a metro quadro per abitazioni con una vetustà fino a 40 anni, come i condomini 167 padernesi. Da tale periodo le nostre case si sono ulteriormente deprezzate;

Hanno considerato le case economiche e popolari "167" costruite 20 o 30 anni prima come "nuove", una categoria che la Borsa Immobiliare oggi attribuisce solo alla case in classe energetica A, B e C

3)  Si applica sul valore non corretto di 2.250 euro a metro quadro solo una riduzione 15%, determinando il valore inserito nella stima in 1.912 euro (€ 2.250 – 15%), quando la Borsa Immobiliare consente una riduzione fino al 30%, il valore corretto risulterebbe di 1.295 euro a metro quadro (€ 1.850 – 30%);


La Borsa Immobiliare prevede una riduzione fino al 30%, è corretto l'utilizzo di tale riduzione del valore a metro quadro dell'immobile per le case economiche e popolari
4)    Il valore a corpo dei box è indicato in 15.000, quando le recenti quotazioni (ancora in discesa) indicano 14.000 euro, senza applicare nessuna riduzione, peraltro prevista dalla Borsa Immobiliare, che consente la stessa riduzione del 30% applicabile alle abitazioni.

I fatti dimostrano che:

non si sono applicati i valori minimi

Secondo il Vicesindaco Bogani un’abitazione economica e popolare della periferia di Paderno Dugnano con una superficie commerciale di 100 metri quadri e con un box pertinenziale non si può vendere a meno di:

€ 206.200 (€1.912 x mq. 100 + € 15.000)


 Se qualcuno riesce a vendere a queste condizioni lo faccia sapere, altro che importo minimo.





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