le case di via Rosselli con vista panoramica sulla Milano-Meda e sul mostro della Rho-Monza |
Con la determinazione n. 989 del 13 dicembre 2016 si apre un nuovo capitolo sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà a Paderno Dugnano.
In data
20 ottobre 2016 l’Amministrazione comunale ha chiesto all’Agenzia delle entrate
di potersi avvalere dell’attività di valutazione immobiliare relativamente alla
redazione di n. 2 stime per le aree, concesse in diritto di superficie, site in
via Rosselli
n.ri 12-14-16 (fg 58 mapp.li 231, 243 e 244) e via Gorizia n. 19 (fg 47 mapp.
363). Trattasi di situazioni sostanzialmente diverse da quelle oggetto di attenzione
fino a questo momento, quali edifici a proprietà indivisa ed un intervento
tutt’ora classificato in categoria C/4 (fabbricati e locali per esercizi
sportivi).
La vera
novità è tuttavia l’affidamento delle stime, non più al consulente di fiducia
della prima Giunta Alparone – Bogani (stime 2011 – 2012 – 2013), ma all’Agenzia
delle entrate, per un importo di €. 4.230,00 (€ 423,00 x 10 giorni/uomo). La
stima dev’essere consegnata entro 180 gg. a decorrere dalla data di ricezione
dell’accordo di collaborazione, 1° dicembre 2016.
Nell’ambiguo
quadro normativo che si è venuto a creare a partire dal 1° gennaio 2014 con l’intervenuta variazione del comma 48
dell’articolo 31 della Legge del 23 dicembre 1998 n. 448, e dei successivi,
contraddittori orientamenti delle varie sezioni della Corte dei Conti, i
cittadini, anziché risultare agevolati nella trasformazione del diritto di
superficie in diritto di proprietà della loro prima casa economica e popolare,
come nell’iniziale spirito dei legislatori, sono stati ulteriormente
penalizzati, con corrispettivi, esosi ed irricevibili.
Importi praticamente triplicati rispetto a
quanto proposto, solo ad alcuni, dalla Giunta Alparone – Bogani nell’anno 2010,
quando invece il valore degli immobili era considerevolmente superiore
all’attuale.
Occorre
quindi prestare la massima attenzione al risultato delle presenti stime, ed
assumerle con spirito critico e nell’ottica dell’equità rispetto, appunto, alle
stime dell’anno 2010, che comunque risulterebbero, oggi, esose in quanto non più
in linea con l’orientamento del mercato immobiliare.
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