lunedì 27 agosto 2012

La mia casa in Molise



Ci risiamo, eccoci qua, ho disfatto le valigie, per tre giorni ho da lavorare, una bella macchinata e via, le mie brevi vacanze sono  terminate si riprende il lavoro. Quanto è bello il mio paese, quanta è bella l’Italia, tutta. 
Sono stata come prima tappa al mio paese in provincia di Campobasso che ovviamente prende il mio nome “Mafalda” e quello della principessa omonima (secondogenita di Vittorio Emanuele III). Le emozioni, i profumi e i sapori mi hanno fatto buona compagnia, la frutta la raccoglievo matura dagli alberi, pesche, prugne, e fichi, Il vino sfuso della  cantina sociale, buono e senza pretese e le sagre, le sagre paesane dove ci si conosce tutti e ad agosto ci si ritrova. Sono stata ospite anche di un amico condomino originario di quelle parti, Mario che ha ci ha fatto assaggiare di tutto,  cosciotto di agnello arrosto, scrippelle ’mbusse, scamorza impanata, fiadoni abruzzesi, agnello, cace e ove, ecc, tutti alimenti leggeri e genuini.  

Mario mi ha fatto vedere anche la sua terra, la terra che lavora, ha preso in mano una piccola  zolla e mi ha detto, vedi Mafalda, questa terra ha il  diritto ad essere rispettata e amata perché ci alimenta e ci sostiene.

Successivamente pensando all’ultima parola pronunciata dal mio amico Mario ho facilmente associato le nostre case alla terra che le sostiene. Promesso, l’anno prossimo ritornerà in Molise.

A Paderno mi sono presa un impegno, anche qui si parla di terra, in modo molto diverso, qualcuno ci chiede di pagarla un’altra volta e questo non è giusto.

La temperatura non si ridurrà molto a Paderno Dugnano ci sarà un autunno caldo, il Comitato sta molto bene e gode di ottima salute. Continueremo a far valere le nostre idee e le nostre ragioni, siamo certi di arrivare a disfare la matassa e a raffreddare la patata bollente che nessuna forza politica vuole.


Un abbraccio affettuoso da Mafalda, condomina ribelle.

A presto
Comitato Cara Terra Mia

sabato 4 agosto 2012

Problema risolto - Tutti al mare


Cari condomini 167, tutta la famiglia è d'accordo, abbiamo deciso e Vi propongo questa soluzione. 






Saluti e a presto da Mafalda



mercoledì 1 agosto 2012

Proposte Indecenti

     Paderno Dugnano, AGOSTO comune mio non ti conosco



Proposte Indecenti



Il secondo lotto di lettere del 2012 è  stato inviato ai condomini 167 in questi giorni a fine Luglio.


Condomini
Cooperative
Convenzione
Corrispettivo
Via Generale dalla Chiesa 63-85
Cooperativa Luana
19/09/1987
€ 182.431,00
Via Generale dalla Chiesa 87-121
Cooperativa Ambra
03/10/1985
€ 246.258,00
Via Martin Luter King
Cooperativa Iniziativa Padernese
04/07/1990
€ 203.873,00
Via Chopin, 22
Cooperativa Mazzini
14/06/1983
€ 243.375,00

Per un totale di circa 875.000 euro richiesti a meno di un centinaio di famiglie padernesi.

Cifre che non hanno paragone se confrontate a quelle proposte da altri comuni, anche confinanti con Paderno Dugnano. Ad esempio Cormano gli importi variano da 3.000 euro a 5.000 euro a famiglia.

Cifre che manifestano la massima espressione di iniquità, soprattutto se confrontate con quelle proposte formulate dalla stessa amministrazione Bogani - Alparone solo un paio di anni fa e solo per alcuni, per essere chiari, importi do circa la metà per unità abitative aventi le stesse tipologie e ubicazioni.

Aumenti che certo non sono del 10-15%, e chissà poi perché ci dovevano essere aumenti, come annunciato dal Vicesindaco Gianluca Bogani nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2011, regolarmente trascritto nel Verbale di Deliberazione n. 61 del 27 settembre 2011:

“Quindi , andiamo a valutare la situazione reale, e non stime che non sono più attuali con la realtà. Questa situazione ci evita di raddoppiare questi costi, che, con delibera della Corte dei Conti, come dicevo prima, ci porterebbe a questo, con una stima puntuale ed analitica, oltre ad avere una stima reale, riduciamo questo aumento e lo portiamo più o meno all’incirca, perché poi va fatto caso per caso, viene applicato un aumento che si aggira tra il 10% e il 15%.”

In realtà avviene esattamente quanto il Vicesindaco dichiarava di voler evitare, i prezzi sono di fatto raddoppiati.
Chiedete quanto hanno pagato i vostri vicini a cui la proposta è stata inviata nel 2009 o nel 2010?

Ma allora cosa dovremmo fare?
Semplicemente ascoltare quanto profeticamente dichiarato dal nostro Vicesindaco Gianluca Bogani sempre nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2011:

“Noi, praticamente, deliberando questo punto, troviamo un equilibrio tra andare incontro alle esigenze delle famiglie, senza rendere questo valore fuori mercato, il che vorrebbe dire, poi, che nessuno accede più a questa trasformazione, e quindi non diamo l’opportunità ai cittadini, se il valore è troppo esagerato.”

E’ appunto quello che succede, per usare le stesse parole, il valore è fuori mercato e troppo esagerato, e quindi nessuno accede più a questa trasformazione, come hanno dimostrato le famiglie che a stragrande maggioranza hanno respinto al mittente le inique proposte ricevute nel 2011. E come continuano a dimostrare le famiglie che in questi giorni rifiutano le proposte con scadenza 28 settembre 2012, dove, ad oggi, per contare le adesioni bastano le dita di una mano.

Il Sindaco Marco Alparone, il Vicesindaco Gianluca Bogani, e con loro la Giunta del centro destra padernese, hanno concesso la legittima possibilità di operare la trasformazione del diritto di superficie a prezzi equi solo ad alcuni, negando tale possibilità alla maggioranza dei condomini 167 di Paderno Dugnano.

Ma perché tanto accanimento sull’edilizia sociale?
Per capire bastano le parole del  Vicesindaco Gianluca Bogani sempre nel Consiglio Comunale del 28 giugno 2011:

“Dall’altra parte, andiamo incontro alle esigenze di cassa che ha il Comune, perché è chiaro, poi, che se le stime sono troppo elevate e nessuno accede, non ci sono entrate per la città.”

Ecco gettata la maschera, è chiaro come dice il Vicesindaco Bogani, la volontà è di:

FARE CASSA CON LE TASCHE DEI CONDOMINI 167

non rispettando la legge che impone un obbligo di destinazione che vincola i proventi all’edilizia sociale.


Beh, qualche cittadino potrebbe dire:

-        Certo, gli importi richiesti sono oltremodo esagerati;
-        Certo, i miei concittadini e vicini di casa non troppi mesi fa hanno pagato la metà di quanto ora vogliono da me;
-        Certo, ancora oggi i cittadini di altri comuni pagano molto, molto, ma molto meno di quanto mi è stato richiesto;
-        Certo, considerano la mia casa nuova anche se costruita un paio, e oltre, di decenni fa;
-        Certo il valore a metro quadrato attribuito non sta ne in cielo ne in terra, perché si riferisce a case nuove, magari in classe A, B, e la mia invece …;
-        Certo, dicono che sono obbligati dalla Corte dei Conti, ma non applicano la riduzione che la Corte dei Conti ha previsto;
-        Certo, non mi viene accordata nessuna agevolazione nei pagamenti, neanche un minimo di rateizzazione, e vogliono il malloppo tutto e subito;
-        Certo, lo so, mi prendono per fesso con la storia della redazione dell’atto;
-        Certo, per me di sconti neanche a parlarne, anche se da altre parti sono la normalità, e lo stesso Comune di Paderno Dugnano ai miei vicini di casa nel 2010, che già pagavano la metà di me, ha accordato uno sconticino;
-        Certo, mi sento tratto come un bancomat da questa amministrazione;
-        Certo, se ho un po’ di pazienza tra qualche tempo potrei pagare il giusto;

ma ho l’esigenza di vendere, e allora facendomi del male e con rammarico, decido di pagare lo stesso, almeno non ho vincoli e vendo al prezzo di libero mercato.

Eh NO, STIAMO ATTENTI, non è così semplice, fate un salto a questo indirizzo istituzionale, non tanto semplice da trovare:


L’Amministrazione comunale fa sapere ai cittadini, o perlomeno a chi si prende la briga di cercare nelle pieghe del sito, che:
“divento pieno proprietario dell’alloggio con alcuni vincoli, che devo rispettare in caso di vendita, fino a quando non saranno trascorsi 30 anni dalla data di stipula della convenzione originaria.
Ad oggi il valore di vendita dell’alloggio e/o delle sue pertinenze, successivo alla prima assegnazione, dal 21mo al 30mo anno,  è determinato diminuendo il valore di mercato dell’alloggio di una percentuale costante fino al raggiungimento di un valore di vendita pari al 95% del valore di mercato, secondo la progressione percentuale rappresentata dalla sottostante tabella.”

Anno
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
%
79
81
83
85
87
89
91
93
95
100
In pratica, vuol dire che se abbiamo necessità di vendita, ad esempio al ventiduesimo anno dalla stipula della convenzione, dobbiamo pagare ad un professionista una perizia giurata, che stabilisca il valore di vendita.
Siamo sicuri che sarà lo stesso del valore di trasformazione, uguale per tutti, senza tener conto della vetustà, della presenza di amianto, e delle caratteristiche delle singole unità abitative?
Facciamo gli struzzi e non consideriamo quella che comunque è un’ovvietà per tutti tranne che per i nostri amministratori. Se per pura ipotesi l’unità immobiliare viene valutata 200.000 euro, ecco dobbiamo vendere ad un valore ridotto pari al 81%. Quindi il prezzo di vendita massimo sarà di 162.000 euro. Bell’affare, si ma solo per le casse comunali.
Non ha senso pagare importi esosi, iniqui, e non corretti,
ed è un concetto che vale per tutti

Ma fateci capire, c’è un buon motivo, uno solo, che dia un senso alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà prima della scadenza del vincolo trentennale dalla stipula della convenzione?


NON PAGARE OGGI
PER PAGARE MENO DOMANI


A presto