Nella giornata di
sabato 23-01-2016 dalle ore 14,15 alle ore 15,45 presso il monumento ai
Deportati del Parco Nord Milano, si è svolta la Cerimonia dedicata al Giorno
Della Memoria, folta la partecipazione (con oltre 1200 presenze) di
associazioni di deportati e partigiani, rappresentanti comunali e
istituzionali, e di alcune classi di Sesto San Giovanni e Milano, che hanno
portato il proprio contributo al ricordo dall’alto valore storico e simbolico.
Quattro corone di
alloro sono state deposte ai piedi del monumento, in rappresentanza del Parco
Nord e dei vari comuni di Milano.
Vari interventi
si sono succeduti, ”il Presidente del Parco Nord Milano Giuseppe Manni” ha
citato l’avvocato Gianfranco Maris presidente Nazionale dell’associazione ex deportati che ci
ha lasciato il 14 agosto 2015, ricordando il suo grande impegno per mantenere
viva la memoria specie tra i giovani, contro il totalitarismo nazifascista,
perché solo la consapevolezza di quel tragico passato può evitare che si possa
ripetere.
Alcune ragazze
hanno letto toccanti lettere di lavoratori e familiari arrestati e con la forza
mandati nei vari campi di concentramento, altri giovani studenti hanno
ricordato che simboli e colori diversi permettevano il riconoscimento dello
stato e l’appartenenza dei prigionieri.
Giuseppe Valota
Presidente ANED di Sesto San Giovanni e M.B. ha parlato ricordando che pur con
molte differenze, le guerre, le migrazioni, l’indifferenza dei ricchi paesi occidentali
di oggi, possano portare a tetri paragoni o ritorni con il passato.
Renato Cenati
presidente A.N.P.I. provincia di Milano nel suo discorso ha detto tra le tante
cose, che le manifestazioni nazifasciste, in programma a Milano, sono un’offesa
a una città medaglia d’oro della Resistenza, e il ricordo dei morti per la
libertà non va mai dimenticato.
Hanno preso
quindi la parola il Sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli e in rappresentanza
della città metropolitana, il sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò,
l’assessore del comune di Milano Daniela Benelli, ognuno portando il proprio
contributo alla solennità della giornata.
Per ultimo ha
preso la parola un esponente RSU della Alstom di Sesto San Giovanni, ultima
delle grandi fabbriche ancora esistenti nel Territorio di Sesto San Giovanni
comprate recentemente da General Electric, (USA) che ha dichiarato un notevole
numero di esuberi. Egli ha richiesto con grande forza, che come i lavoratori
nel passato si opposero fino alla morte alla tirannia, oggi la cittadinanza e
le istituzioni del territorio si debbano opporre al tentativo di una possibile
chiusura della fabbrica che occupa oggi 400 persone.
A
presto Cara Terra Mia