Data l’autorevolezza della fonte, come in altre
occasioni, ci permettiamo di valorizzare ed analizzare alcuni dei passaggi che
riteniamo particolarmente significativi.
1. “E’
stata fatta una stima né alta né bassa, ma giusta”
Che strana dichiarazione del Vicesindaco Bogani.
Cosa Lui intende per una stima “giusta”?
Forse le stime inviate dalla precedente
amministrazione di centro sinistra?
Forse le stime da Lui (e dalla Giunta del centro
destra padernese) inviate nel 2010, conformi alle stime predisposte dalla
precedente amministrazione?
Forse le stime, sempre da Lui inviate, nel 2011,
con aumenti improvvisi dal doppio al triplo, rispetto alle Sue precedenti?
Forse le stime, sempre da Lui inviate, nel 2012,
che riconfermano aumenti di un’entità che nessuna manovra ha mai previsto?
E’ dato sapere tra le varie stime del Vicesindaco Bogani quali sono quelle
“giuste”?
Se sono quelle del 2010, allora quelle degli
anni successivi sono decisamente “alte”.
Se sono quelle del 2011 e del 2012, allora
quelle del 2010 sono decisamente “basse”.
Il Vicesindaco dovrebbe prima chiarire a se
stesso i suoi confusi “pensieri”, e poi chiarire ai cittadini cosa intende.
Nella prima ipotesi sta creando un danno economico e morale ai cittadini
“sudditi” e pagatori da Lui amministrati, nel secondo caso starebbe creando un
danno erariale alla comunità.
In qualsiasi caso, il Vicesindaco Bogani, con i suoi comportamenti ambigui
starebbe sbagliando, starebbe amministrando male, creando un evidente danno ai
padernesi che nel 2009 gli hanno dato fiducia.
2. “in
base a quanto stabilito dalla legge e da una sentenza della Corte dei Conti,
che indica come quella stima può essere effettuata”
Francamente l’argomento sta diventando
stucchevole e noioso. Due cose.
La prima, cosa detta mille volte e di facile
comprensione. Il Vicesindaco Bogani continua a sostenere un obbligo di
comportamento sostenuto dalla legge, che evidentemente, secondo Lui, è cambiata
tra il 2010 e il 2011. La domanda più e più volte posta dai cittadini è “Ma quale legge?”
Domanda che non può avere risposta. La trasformazione del diritto di superficie
in diritto di proprietà è disciplinata dall’articolo 31 (commi da 45 a 50)
della Legge
del 23 dicembre 1998 n. 448. Tale norma del 1998, non è cambiata,
è la stessa sia per le proposte che questa amministrazione ha inviato nel 2010,
sia per le proposte “gonfiate” inviate negli anni successivi. Nessuna altra
norma è cambiata in questo periodo, quindi non c’è alcun fondamento alla
disparità tra il 2010 e gli altri anni.
La seconda, la sentenza della Corte dei Conti. A
distanza di tempo non è purtroppo ancora chiaro che trattasi di delibera e non
di sentenza, eppure basterebbe leggerla per accorgersi della cosa.
Nel
merito ancora una volta specifichiamo che il riferimento va alla Delibera n. 22/CONTR/11 del 14 aprile 2011 della
Corte dei Conti a Sezioni riunite, non rispettata dalla Giunta padernese.
In primo luogo per riduzione “del 60%”, recepita dal Consiglio Comunale, ma
applicata “al 60%”, sembra poco cosa, ma applicata la riduzione su base 100
vuol dire una determinazione di 40 (del 60%) anziché 60 (al 40%). Cosa ancora
più importante sono i principi a cui deve adempiere l’amministrazione “soddisfare le esigenze di uniformità” e “le finalità agevolatrici sottese al disposto normativo”
totalmente dimenticati dal Vicesindaco Bogani.
Ciò
che segue è un estratto della delibera e non l’opinione dei cittadini, fatti e
non parole.
3. “Le
proposte inviate agli inquilini si aggirano in media tra i 7mila e gli 8mila
euro”
La
cosa veramente irritante nel concetto non è tanto la quantificazione degli
importi, quanto che ancora il Vicesindaco Bogani, che da anni si occupa della
faccenda, non ha ancora capito che i condomini 167 non sono “inquilini”.
Semplicemente consultando un dizionario, noi indiciamo il sito:
si
potrebbe capire che
inquilino è:
“Chi
abita in una casa presa in affitto”
Una
poca conoscenza del Vicesindaco che si trascina nel tempo, con la lettera di
accompagnamento allegata alle proposte inviate nel 2011 informava le famiglie
che pagando ci offriva “l'opportunità di diventare definitivamente
proprietari di casa nostra”, bontà Sua dopo che abbiamo pagato gli
oneri di urbanizzazione, il terreno (si il terreno), il mutuo, il rogito e
tutto ciò che c’era da pagare.
Per
quanto concerne il balletto degli importi questa è solo l’ultima versione.
Vediamo cosa ha precedentemente dichiarato il Vicesindaco Bogani.
Dichiarazione
a “Il Notiziario” del 17 settembre 2010:
Dichiarazione
a “Il Notiziario” del 16 novembre 2011:
L’inaccettabile
disparità di trattamento è di tutta evidenza, ed emerge proprio dalla parole
del Vicesindaco Bogani
Chiediamo
che vengano offerte a tutti i cittadini padernesi le stesse opportunità che il
Vicesindaco ha offerto solo ad alcuni nell’anno 2010.
Questi
invece gli aumenti, pur senza giustificazione, annunciati dal Vicesindaco Bogani
con l’intervento in Consiglio Comunale del 28 novembre 2011 (trascrizione
Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 61 del 27 settembre).
“Quindi, andiamo a valutare la situazione reale, e non
stime che non sono più attuali con la realtà. Questa situazione ci evita di
raddoppiare questi costi, che, con delibera della Corte dei Conti, come dicevo
prima, ci porterebbe a questo, con una stima puntuale ed analitica, oltre ad
avere una stima reale, riduciamo questo aumento e lo portiamo più o meno all’
incirca, per ché poi va fatto caso per caso, viene applicato un aumento
che si aggira tra il 10% e il 15%.”
Ma
tutto questo ha un senso?
4. “qualcuno
forse si aspettava cifre inferiori”
Opinione che non merita alcun commento.
5. “Qualcuno
è stato anche illuso dai precedenti amministratori che hanno fatto credere che
le cifre erano altre”
Non
si tratta di essere illusi dai precedenti amministratori, senza andare troppo
indietro nel tempo bastano gli attuali per le illusioni.
Ci
siamo illusi pensando ad un comportamento equo ed uniforme da parte del
Vicesindaco Bogani.
Ci
siano illusi in un intervento del Sindaco che ponesse rimedio alla macelleria
sociale costituita dalle proposte inique, esose ed inaccettabili inviate a
partire dal 2011.
Ci
siamo illusi nel pensare che tutti i cittadini debbano meritare lo stesso
trattamento.
Ci
siamo illusi nella possibilità di una qualche espressione di autonomia di
giudizio in Giunta.
Ci
siamo illusi in qualche voce fuori dal coro nelle file della maggioranza in
Consiglio.
Ci
siamo illusi che una volta capito l’errore, perché ormai aldilà delle
espressioni di facciata anche il “palazzo” ha capito di aver sbagliato, si
avesse il coraggio ed il buon senso di fare un passo indietro.
Ci
siamo illusi nello sperare che la materia potesse essere affrontata con serietà
ed equità, senza prese in giro e fumo negli occhi dei cittadini, gettato con
argomentazioni pretestuose per difendere l’indifendibile, come “la legge è cambiata”, “la corte dei conti”, “2.250
euro al metro quadro”, “le case sono nuove”, “l’amianto è vecchio ma le case
comunque sono nuove”, “abbiamo fatto tutto il possibile”, “tutti quelli che
fanno sconti violano la legge”, “comode rate da duemila euro al mese”, e si
potrebbe andare avanti di questo passo.
6. “il
dovere di un amministratore di non svendere quei terreni, facendo un danno al
resto della cittadinanza, che dall’incasso che il Comune ottiene potrebbe avere
dei servizi”
Quanta confusione, la questione non è di vendere
o svendere, ma di trasformare un diritto.
Ciò che deve essere chiaro è che
l’Amministrazione e il resto della cittadinanza, con gli interventi di edilizia
convenzionata, non hanno ricevuto un danno, anzi. I condomini 167, tutti, hanno
già pagato gli oneri di urbanizzazione e anche completamente il terreno, con un
esborso pari all’indennità di esproprio definita. Si può anzi verificare il
contrario, con qualcuno che ha pagato anche più del dovuto quando l’indennità
di esproprio presunta è più alta dell’indennità definita, con strani rimborsi
(non certo ai cittadini) inseriti onerosamente nelle stime.
Stiamo attenti.
Il resto della cittadinanza, stante il vincolo
di destinazione imposto della legge, che prevede l’utilizzo delle risorse
acquisite solo per interventi correlati all’edilizia sociale, non potrà mai ne
avere danni ne servizi.
Viste le parole del Vicesindaco Bogani, sorge un
sospetto.
-
Come
sono stati utilizzati i soldi che i cittadini hanno già pagato per la
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà?
-
Nell’utilizzo
di tali risorse sono statti rispettati i vincoli imposti dalla normativa?
-
Sono
state rispettate le indicazioni della Corte dei Conti?
Si attendono risposte.
Lasciamo l'ultimo commento al pensiero del Vicesindaco Bogani, proprio al Vicesindaco Bogani. Chi più di Lui ha la competenza per rispondersi?
7. “L’operazione non è semplice, ma la sua riuscita non può
essere valutata in base al numero di adesioni alle proposte elaborate dal
Comune”
“Il
successo sta nel mettere le famiglie nella situazione di poter scegliere”
Bogani Versus Bogani
“Noi, praticamente, deliberando questo punto, troviamo
un equilibrio tra andare incontro alle esigenze delle famiglie, senza rendere
questo valore fuori mercato, il che vorrebbe dire, poi, che nessuno
accede più a questa trasformazione, e quindi non diamo l’opportunità ai
cittadini, se il valore è troppo esagerato. Dall’altra parte, andiamo incontro alle esigenze di
cassa che ha il Comune, perché è chiaro, poi, che se le stime sono troppo
elevate e nessuno accede, non ci sono entrate per la città. Quindi, l’indirizzo
politico con cui noi oggi andiamo ad approvare, è quello di trovare il giusto
equilibrio tra gli interessi delle famiglie e l’interesse della città e del
Comune. Quindi, la delibera non fa altro che applicare questa situazione e
cerca di trovare, appunto, questo equilibrio. Grazie.”
Concordiamo
con il pensiero del Vicesindaco Bogani, se il valore è troppo esagerato non viene
data una reale opportunità ai cittadini, e Lo ringraziamo per l’ultimo commento.
equità e
parità di trattamento
__________________________________
Cara Terra Mia ringrazia Silvia De Bernardin e la redazione di Città2000 per la corretta e precisa esposizione delle problematiche relative ai condomini 167 e alle loro famiglie, cittadini di Paderno Dugnano
A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie