sabato 31 dicembre 2016

Capodanno senza botti dannosi (e vietati)





Estratto dal Regolamento di Polizia Urbana:"Art. 7 Accensioni, spari e lancio di oggetti accesi - Senza l’autorizzazione della competente Autorità di Pubblica Sicurezza è fatto divieto per chiunque di esplodere articoli pirici, gettare oggetti accesi, effettuare accensioni pericolose o fare spari in qualsiasi modo o con qualunque arma, anche in luoghi privati o non adibiti allo scopo”.



A presto Cara Terra Mia

venerdì 30 dicembre 2016

Il presepe di CARA TERRA MIA.

domenica 30 dicembre 2012

Ricordando Carlo Arcari

Te piace 'o presepe?






























Curiosando sul web stamattina ho scoperto un bellissimo "speciale" natalizio dedicato al Presepe. 
Il servizio realizzato dagli amici di Caraterramia, il blog di informazione e organizzazione del Comitato 
padernese dei "Condomini 167", merita davvero una segnalazione e il mio personale apprezzamento 
perché è semplicemente bellissimo. E' in pratica una visita guidata a San Gregorio Armeno, la famosissima 
strada di Napoli sulla quale si affacciano tutte le botteghe degli artigiani specializzati nella fabbricazione 
delle statuine del Presepe. Le mute protagoniste di uno dei più bei lavori teatrali di Eduardo De Filippo: 
"Natale a casa Cupiello" di cui tutti ricordiamo la battuta immortale di Luca/Eduardo "te piace 'o presepe?"
 rivolta al figlio, Nennillo/Luca infinite volte, ricevendo sempre la stessa risposta: NO!
Il servizio dopo aver offerto un tour nelle botteghe dei maestri presepiali napoletani si conclude con una 
serie di immagini del Presepe realizzato a Paderno (vedi sopra il forno del panettiere) seguendo i loro consigli.
Insomma, lo speciale degli amici del Comitato merita davvero una visita. Complimenti vivissimi agli autori.
dal blog di Carlo Arcari





Buone Feste a tutti i condomini che hanno aderito al Comitato Cara Terra Mia, a quelli che aderiranno, ai Blog che continuano a sostenerci, ai quotidiani e giornali, agli altri comitati, alle forze politiche e movimenti che si stanno schierando a sostegno dei nostri DIRITTI e a tutti i cittadini di buona volontà.
Un augurio alla Giunta che il 2014 sia diverso, che porti saggezza, equità e capacità di amministrare il bene comune. 
n.d.r.(L'augurio del 2013 non ha portato bene, la situazione è peggiorata, e va be pazienza)

Il presepe di Cara Terra Mia
Abbiamo  pensato di dare il benvenuto ai nuovi sostenitori con il presepe pubblicato nel 2012, il post più popolare di questo blog.

Il presepe fai da te.

Come farlo ? Basta andare a Napoli.
Senz’altro per chi vuole realizzare un presepe, consigliamo  almeno una volta nella vita e ai primi di dicembre di andare a Napoli, a San Gregorio Armeno.



A questo punto non ci rimane che iniziare la nostra visita, a San Gregorio Armeno, la via degli artigiani del presepe.




Se ne trovano di tutti i tipi e di tutte le misure, con fontanelle d'acqua corrente, lucine che illuminano i percorsi, con rampe che salgono e scendono.




Si trova di tutto e con materiali diversi, casette di cartone e di sughero, mulini e cascate, statuine in terracotta, e migliaia di oggetti per realizzare il presepe. Cesti con la frutta, il pesce, banchi del formaggio e dei salumi. Ambienti con oggetti meccanici azionati da energia elettrica.
I maestri napoletani poi realizzano anche gli  interni con gli oggetti che vedete in queste immagini, pensate che un piatto può avere il diametro di due tre  centimetri. 


E un po come da noi, la costruzione del presepe inizia ai primi di dicembre, si va in cantina, e si inizia a cercare le scatole del presepe, dopo qualche difficoltà e dopo aver aperto diverse scatole, ecco fatto siamo pronti, ma non è proprio così, il muschio manca sempre e si prende l'occasione di acquistare nuove statuine. 

Per diritto di  cronaca dalle nostre parti il muschio è aumentato del 100% un po come il corrispettivo a noi richiesto da chi sapete bene. 

A Napoli sono un pò più furbi, il presepe di solito poggia su una tavola di legno, dove viene salvata la struttura, si decide poi ogni anno di fare ampliamenti e/o modifiche aggiungendo magari un forno a legna, il fabbro che batte il ferro, una nuova cascatina e magari anche dei panni stesi.



Tante e variegate sono le famosissime statuine di San Gregorio Armeno.


Per chi vuole impegnarsi un po di più, ecco due esempi particolarmente complessi, da noi irrealizzabili, da una parte per la mancanza di artigiani del presepe, dall'altra parte per il rischio 
di vederci applicare per il patto di stabilità l'IMU sulle case del presepe, più ce ne sono e più si paga.






Ogni anno, inoltre, come da tradizione, i maestri presepiali creano nuovi personaggi prendendo spunto dalla realtà quotidiana: dai vip ai politici ai campioni dello sport. A San Gregorio Armeno le bancarelle con i presepi più famosi del mondo si affiancano alle piccole botteghe dove si realizzano pezzi originali, lavorati artigianalmente. Sembra vi siamo pure quelle del nostro sindaco e vice sindaco.
Pur essendo aperta tutto l’anno, la strada nel periodo precedente al Natale si carica di atmosfera e permette a tutte le persone di estraniarsi dal mondo reale per immergersi in un’aria di tradizione e felicità.




A San Gregorio Armeno ci stà pure Emergency




La costruzione del presepe fai da te non è particolarmente difficile, partiamo da una base di legno, e sopra ci possiamo fare di tutto, l'uso del polistirolo può agevolare la costruzione della struttura, ricordandoci magari di fare degli schizzi per capire dove vogliamo arrivare. Data la struttura, ovvero sapete dove si costruirà la mangiatoia, qualche collinetta, le grotte quelle ci devono essere, le scalinate, i percorsi che portano alla mangiatoia,l'area del mercato, i ponti, i recinti per le pecore, inizia il bello, certamente la parte più creativa.

Cosa serve.
Una pistola per la colla a caldo. un taglierino per il polistirolo, da tenere sempre a debita distanza dai bambini.
Il materiale: pezzi di sughero, ramoscelli di alberi, bastoncini, mattoncini, tegole, pezzi di pietra di roccia, ecc. 


Consigliamo di raccogliere il materiale durante tutto l'anno, quando siete in vacanza in montagna e al mare si trova di tutto e gratis. Siamo anche coscienti che ad agosto  in vacanza ci si può anche dimenticare. Sarà nostra cura mandarvi un SMS per ricordarvelo.


Partendo dagli oggetti presenti nell'immagine successiva abbiamo realizzato un presepe seguendo i nostri consigli,  e i suggerimenti degli artigiani del presepe di San Gregorio Armeno.
Alcune immagini del presepe realizzato, a voi il giudizio.








Precisazioni;
a San Gregorio Armeno non hanno dubbi: nel presepe il bue e l'asinello ci vogliono. Nella via del presepe di Napoli, di togliere i due animali proprio non se ne parla nonostante nel suo libro "L'infanzia di Gesu'' Benedetto XVI abbia sottolineato come nel Vangelo non ci sia alcun cenno ad animali. Artigiani e passanti sono concordi nel sottolineare che ormai fanno parte della tradizione.



Le immagini sono gentilmente concesse da alcuni condomini e rese disponibili a chi ne vuol fare buon uso.

A presto Cara Terra Mia

domenica 18 dicembre 2016

Il reale valore delle abitazioni di Paderno Dugnano: la banca dati delle quotazioni immobiliari (OMI) del I° semestre 2016


Torniamo a fare il punto sul reale valore delle nostre abitazioni, sulla base dei dati più recenti, relativi al primo semestre del 2016, espressi dalla banca dati delle quotazioni immobiliari dell’Agenzia delle entrate (OMI).

Come riportato dal sito dell’Agenzia:

La banca dati dell'Osservatorio costituisce una rilevante fonte d'informazioni relative al mercato immobiliare nazionale, proponendosi come un utile strumento per tutti gli operatori del mercato, per i ricercatori e gli studiosi del settore immobiliare, per istituti di ricerca pubblici e privati, per la pubblica amministrazione e, più in generale, per il singolo cittadino.


Le abitazioni “167” non sono certo abitazioni “di lusso”, sono case dignitose ma economiche e popolari e non sono state certo costruite in pieno centro, ma nelle periferie padernesi: Calderara, Villaggio Ambrosiano o Cassina Amata. Zone periferiche, così definite proprio dalla banca dati:


Tra le fonti di rilevazione anche le agenzie immobiliari, e al fine di valorizzare e rendere trasparente tale apporto, sono stati siglati specifici rapporti di collaborazione con le principali associazioni di categoria.

La VERA quotazione per abitazioni in normale stato conservativo (la più frequente nella zona), quella che fa i conti con il mercato immobiliare la troviamo quindi espressa dalla banca dati, ed i valori considerabili potrebbero andare da € 1.200 (valore minimo per abitazioni di tipo economico) a € 1.450 (valore minimo per abitazioni di tipo civile).


Viene altresì specificato che:


Nell’ambito dei processi estimativi, perciò, le quotazioni OMI non possono intendersi sostitutive della stima puntuale, in quanto forniscono indicazioni di valore di larga massima. Solo la stima effettuata da un tecnico professionista può rappresentare e descrivere in maniera esaustiva e con piena efficacia l'immobile e motivare il valore da attribuirgli.


Quindi, anche assumendo il valore “base” di €/mq. 1.450, si potrebbe pensare che dopo la stima puntuale effettuata da un tecnico professionista, pagata dai cittadini, condomini 167 compresi, data la natura economica e popolare delle abitazioni, tale valore possa subire una qualsivoglia contrazione.

Quella che potrebbe apparire cosa ovvia in realtà, torniamo a ricordarlo, viene stravolta, e con la stima puntuale alle nostre abitazioni, viene attribuito per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, il valore definito “minimo” di €/mq. 1.912 (€/mq. 2.250 – 15%), naturalmente box da 15.000 euro a parte. Praticamente una valutazione superiore anche al valore minimo di mercato attribuito ad abitazioni civili in “Ottimo” stato pari a €/mq. 1.850.

€/mq.  2.250 - 15% = €/mq. 1.912 (il valore minimo delle case "167" per l'amministrazione comunale)

La “stima puntuale” ci dice che le abitazioni 167 sono state costruite assenti di caratteristiche prestazionali riguardanti il contenimento energetico.

Secondo l’amministrazione del centro destra padernese, un appartamento 167 costruito una trentina di anni orsono, che non ha prestazioni di contenimento energetico, sito in periferia, di 100 metri quadrati lordi non si può proprio vendere ad un prezzo inferiore a 206.200 euro (€ 191.200 per l’abitazione + € 15.000 per il box).

Si continua ad attendere numerose segnalazioni di vendite a queste condizioni, al momento non pervenute.

E’ superfluo dire che i condomini 167 non possono che rimandare al mittente condizioni inaccettabili.

Fonte dei dati pubblicati: "Agenzia Entrate - OMI".



venerdì 16 dicembre 2016

NATALE ARRIVA IN CITTA' 2016

Riceviamo e volentieri segnaliamo.
  
Vi aspettiamo Domenica 18 Dicembre al VILLAGGIO DI BABBO NATALE presso il 
PARCO TOTI di VIA SERRA a Paderno Dugnano
Il Circolo Eco Culturale LA MERIDIANA 
sarà presente nell'area riservata alle Associazioni
dalle ore 10 alle 18
Alle ore 17.30 il Gruppo Danze Folk LA MERIDIANA 
intratterrà i visitatori con una performance di 
"DANZE DAL MONDO"


A presto Cara Terra Mia

mercoledì 14 dicembre 2016

12 GIORNI CONSECUTIVI DI ARIA TOSSICA



E mentre centinaia e centinaia di macchine si accalcano impazzite nelle strade che portano ai centri commerciali per acquistare, acquistare e acquistare, da giorni ormai i livelli di tolleranza dell’inquinamento nell’aria sono saltati, fa male respirare l’aria che ci circonda.
Ma male a tutti e in particolare ai bambini e alle persone anziane.

Gli scarichi delle macchine in coda a causa del traffico natalizio, il riscaldamento e altre fonti di inquinanti aiutano a tenere i valori fortemente sopra la norma.

Sembra che tale stato però non preoccupi più di tanto la popolazione indaffarata in ben altre cose. E tanto meno le amministrazioni dei comuni interessati nel segnalare e informare i cittadini sulla stato dell’aria che respiriamo, c’è da augurarci che almeno nelle scuole se ne dia corretta informazione.


E attenzione alle prossime piogge che saranno cosi acide da diventare veri e propri veleni.



















ARPA LOMBARDIA
















Inquinamento in Lombardia, Legambiente scrive ai Sindaci: aderite al Protocollo (volontario) regionale

Polveri sottili fuorilegge da giorni in tutta la pianura, ma solo 12 Comuni (su 134!) aderiscono al Protocollo, nella provincia di Milano. Legambiente: misure deboli e che Regione Lombardia doveva almeno rendere obbligatorie
14 dicembre, 2016  Di: Stefano D'Adda- Lega Ambiente



(Nella foto, la mappatura odierna di ARPA che rileva tra Milano, Monza e Bergamo, oltre a Cremona, valori oltre gli 80 µg/m³ addirittura per le PM2,5, le micropolveri ancora più dannose per la salute, ma per cui la legge non prevede un limite giornaliero, ma solo medio annuo: 25 µg/m³)
Nominiamoli subito perché sono da considerarsi Comuni virtuosi. Quel manipolo di Sindaci di Milano e Provincia (ora Città Metropolitana) che, almeno sulla carta, hanno aderito al Protocollo (volontario, non obbligatorio) proposto da Regione Lombardia in ottobre, come strumento per combattere l'inquinamento nei giorni di emergenza. Una Regione che da anni sull'inquinamento fa orecchie da mercante, aspettando che intervenga il Governo a livello nazionale, ma poi non è in grado di prendere delle misure serie, e soprattutto obbligatorie, nel proprio territorio. 

Eccoli qui, comunque, i "virtuosi" di Milano e provincia:

Sesto S. Giovanni, Pero, Segrate, Cologno Monzese,

Cormano, Rho, Settimo Milanese, Legnano, Bresso, 

Cinisello Balsamo, Baranzate e Milano.

Il dato è facilmente desumibile dal sito dedicato di Regione Lombardia che mostra purtroppo l'evidente mancanza di adesioni non solo in Provincia di Milano, ma in tutta la Regione. Al momento, solo una cinquantina di Comuni (la Lombardia ne conta 1527, di Comuni).
Tant'è che Legambiente ha scritto ai sindaci lombardi: “Aderite al protocollo regionale. La salute dei cittadini non può aspettare un minuto in più”

"12 giorni consecutivi di aria tossica a Milano: dicembre si conferma anche quest’anno il mese peggiore per i polmoni dei cittadini, complici le condizioni atmosferiche che hanno favorito un ristagno delle polveri sottili", scrive Legambiente. La situazione, però, non è molto migliore nelle altre città lombarde, se si escludono Sondrio e i capoluoghi insubrici. 

Dall'inizio dell'anno - secondo i calcoli dell'associazione ambientalista - Milano e Mantova hanno superato i limiti per oltre 60 giorni, quasi il doppio dei giorni previsti nella direttiva europea (35), ma le concentrazioni medie annuali di PM10 sono tra i 30 e i 35 microgrammi per metro cubo. Questo significa che l'aria è malsana per gran parte dell'anno. "Appare, dunque, davvero incredibile che i Comuni non agiscano tempestivamente per applicare misure per arginare un’emergenza che ormai è diventata una costante", commenta Legambiente.

"Non ci spieghiamo come sia possibile che, di fronte all’opportunità di dare una risposta unitaria e immediata a protezione della salute dei cittadini, il Protocollo sia stato sottoscritto da circa 50 Comuni (in tutta la Regione, NdR) – ha dichiarato Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Leggiamo in questa scelta una sottovalutazione dei gravi effetti che l’inquinamento da polveri sottili è in grado di causare e che, invece, dovrebbe spingere le istituzioni pubbliche a fare tutto quanto in loro potere per limitare i danni.

Ci saremmo aspettati più coraggio da parte di Regione Lombardia per rendere obbligatorio il pacchetto di misure, invece che affidare l’intervento per contrastare l’inquinamento all’adesione volontaria da parte delle amministrazioni locali”.

Secondo Legambiente, il protocollo è uno strumento ancora parziale, se si considera che le azioni scattano solo dopo diversi giorni in cui i cittadini sono esposti alle pericolose esalazioni, ma al momento rappresenta il solo punto di partenza per un’azione condivisa. Per rendere efficaci le misure d’intervento, è però imprescindibile "che il Protocollo sia adottato in maniera capillare e non a macchia di leopardo sul territorio lombardo, come se non ci fosse soluzione di continuità nell’aria tra comune e comune".

Legambiente
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Ed ecco in che cosa consiste il protocollo:

Anci Lombardia sottoscrive il Protocollo di Collaborazione per la qualità dell'aria.

24 Ottobre 2016

Scanagatti: Misure concrete per affrontare emergenze smog. Per i Comuni, punti di riferimento condivisi


"Dare ai sindaci strumenti omogenei e semplificati e rendere più semplice anche la vita per i cittadini". Nasce con questo obiettivo il Protocollo Aria siglato a Palazzo Lombardia, lunedi 24 ottobre 2016 alla presenza del Presidente Roberto Maroni, del presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti, dell'assessore Terzi, di Bruno Simini presidente di Arpa. Un provvedimento "particolarmente innovativo per i nostri cittadini e le amministrazioni, elaborato grazie alla collaborazione di Anci e Arpa, che ha come scopo primario intervenire nei periodi di protratto superamento dei limiti previsti dalle normative europee, migliorando la vita e la salute delle città e dei cittadini", ha spiegato l'assessore Terzi. Che ha anche voluto commentare le misure introdotte, in qualche caso significativamente "di rottura" rispetto a quanto fissato sinora: "Il nostro è un invito alla cittadinanza a usare il riscaldamento a legna in maniera responsabile, limitando l'uso dei mezzi meno performanti.

 E anche a muoversi in modo dolce e consapevole, per generare riflessi positivi su tutta la collettività". Concorda il sindaco di Pavia, Massimo De Paoli, tra i promotori più attivi delle riflessioni e dei confronti sull'emergenza smog: "Vogliamo abituare i cittadini a muoversi e consumare in modo più consapevole. Non ho la certezza che funzionerà, ma sono convinto che non esista esempio migliore della condivisione di intenti e obiettivi tra i Comuni".

Quando entra in gioco
Si tratta di un protocollo di collaborazione e quindi di un insieme di misure ad adesione volontaria da parte dei Comuni, tenuti a predisporre l'ordinanza all'inizio della stagione termica; non sostituisce il precedente Piano Aria, che resta valido nella sua interezza, ma entra in gioco in due casi specifici con misure temporanee:
- 1 livello: dopo 7 gg di superamento di 50 mg/mcubo di PM10
- 2 livello: dopo 7 gg di superamento di 70 mg/mcubo di PM10

 
A certificare la necessità di attivare queste misure sarà chiamata Arpa; per conoscere se nel proprio comune è attivo il protocollo, invece, sul sito della Regione e su quello di Anci Lombardia ci sarà una dettagliata cartina, con tutti i comuni censiti e un semaforo verde nel caso in cui non ci si deve preoccupare, sino al rosso con i livelli di allarme raggiunti.

 
Scanagatti: “Misure concrete per affrontare emergenze smog. I Comuni possono contare su punti di riferimento condivisi”

“Firmiamo oggi con Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano e Arpa, un Protocollo dal quale derivano misure concrete per affrontare le gravi emergenze smog che dovessero riproporsi come è avvenuto lo scorso inverno. Per ottenere uno stabile miglioramento della qualità dell’aria è comunque necessario che tutte le istituzioni, nessuna esclusa, proseguano con decisione nell’opera di progettazione, ampliamento e realizzazione delle infrastrutture di trasporto pubblico locale”, commenta Roberto Scanagatti.

“Il documento – prosegue Scanagatti - vede la luce dopo quasi un anno di attività da parte del tavolo di lavoro costituito da amministratori e funzionari comunali, rappresentanti della Regione, delle Aree vaste e della Città Metropolitana, rappresentanti delle diverse realtà coinvolte dalla materia ed esperti del settore, riunitosi a partire dagli ultimi giorni del 2015, quando la Lombardia e l’intera zona padana erano interessate da un persistente alto livello di inquinamento atmosferico, che aveva superato il limite massimo di presenza di PM10 nell’aria. Come Anci Lombardia ci faremo promotori di questa iniziativa presso i Comuni che, confidiamo, vorranno aderire con responsabilità alla proposta che oggi abbiamo sottoscritto, assicurando, come hanno fatto in questi mesi, l’attenzione a uno dei problemi che maggiormente preoccupano i cittadini”.
Il protocollo individua delle misure concrete e uguali per tutti i territori omogenei. Le azioni programmate riguardano, tra l’altro, la limitazione dell’utilizzo dei veicoli maggiormente inquinanti; il regolamento del riscaldamento alimentato con la legna; le combustioni all’aperto e la limitazione della temperatura interna alle abitazioni e degli esercizi commerciali.

Scanagatti ha continuato osservando che, “come abbiamo ribadito in altre occasioni, Regione Lombardia avrebbe potuto assumere un ruolo più incisivo, mediante un'assunzione diretta di responsabilità. Come nel passato infatti, avrebbe potuto emanare misure prescrittive e quindi obbligatorie per tutti. In questo modo invece l'adesione al protocollo sarà del tutto volontaria, con la conseguenza che ai cittadini non sarà garantito che su tutto il territorio omogeneo vi saranno medesime condizioni di gestione nell'emergenza. A parte questo ci sembra comunque importante poter dare indicazioni chiare ai Comuni, che ora possono contare su alcuni punti di riferimento condivisi da seguire ed evitare di affrontare l'emergenza smog in ordine sparso come accaduto lo scorso anno”.

Misure di primo livello
- Estensione limitazioni veicoli fino a Euro 2 diesel a sabato, domenica e festivi; stop a euro 3 diesel (auto da 9 a 17 e commerciali da 7.30 a 9.30)
- Divieto utilizzo (in maniera uniforme e coordinata) di generatori calore domestico alimentati a pellet non 3 o 4 stelle
- Divieto assoluto combustioni all'aperto
- Limite 19 gradi con tolleranza due gradi nei negozi
- Divieto per le attività agricole di spargere liquami zootecnici
- Tariffe agevolate da predisporre per TPL
- Rispetto llimite circolazione veicolare

Misure di secondo livello
- estensione delle limitazioni per le autovetture private Euro 3 diesel tra 7.30-19.30 e per i commerciali 7.30-9.30 e 18.00-19,30
- divieto utilizzo generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle

"Sono soddisfatto della firma di questo protocollo", ha commentato il presidente Maroni. "Ma restano ancora due cose importanti da fare: innanzitutto, rinnovo l'appello al Governo perchè fissi incentivi per la sostituzione del parco mezzi obsoleto, sia per i privati, sia per il trasporto pubblico locale (come ha fatto, per esempio, per la Regione Campania). E poi intendo portare all'attenzione della Commissione Europea - e per questo chiedo la collaborazione di Anci - la situazione assolutamente peculiare del nostro territorio padano, perchè non sia sempre necessario intervenire con provvedimenti di carattere emergenziale".

(Valeria Volponi)


e il Comune di Paderno  Dugnano che ha tanto a cuore la

salute dei propri cittadini, dove è finito ?


A PRESTO CARA TERRA MIA