Il giornalista Simone Carcano in un’intervista pubblicata su “IL NOTIZIARIO” del 20 gennaio 2012 pone al Sindaco di Paderno Dugnano Marco Alparone, tra le varie cose, la questione del riscatto del diritto di superficie in proprietà, affermando che:
“i cittadini si sono sentiti abbandonati dal Sindaco”
Come nostra abitudine riportiamo fedelmente la parole del Sindaco, limitandoci a porre in evidenza i passaggi che riteniamo particolarmente significativi:
“Per troppi anni ai padernesi è stata negata la possibilità di riscattare il diritto di superficie. Quando ci siamo insediati noi, abbiamo voluto dare l’opportunità a tutti di esercitare questo diritto. Lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo proponendo cifre equivalenti a quelle di altri Comuni che oggi stanno applicando i diritti di superficie. Il nostro obbiettivo rimane quello di cercare di agevolare i cittadini il più possibile ma sempre nei limiti consentiti dalle norme vigenti. I paragoni con quei Comuni che hanno dato questa possibilità in anni passati con regole e norme differenti, sono strumentali e demagogici. I cittadini devono giudicarci per quello che si fa e che si può fare oggi, non per quello che non si è fatto e non si è voluto fare ieri. Che stiamo lavorando nella legalità lo dimostra il fatto che dopo mesi di clamore nessuno è venuto in Consiglio Comunale con una proposta concreta e applicabile differente dalla nostra.”
In poche righe si è condensata una problematica che interressa e colpisce direttamente, in questo periodo di profonda crisi, migliaia di cittadini padernesi, che non hanno avuto la possibilità di rivolgersi al libero mercato, ma che con profondi sacrifici hanno acquistato la loro casa in edilizia convenzionata.
Dopo aver letto le parole del Sindaco vogliamo esprimere alcuni concetti, che appunto “dopo mesi di clamore”, dovrebbero essere chiari a tutti, e soprattutto ai nostri amministratori:
- Quando si afferma che si propongono cifre equivalenti a quelle di altri Comuni, certo si dice il vero, ma si omette di dire che altri Comuni, anche a noi territorialmente vicini chiedono importi estremamente più contenuti. il Comune di Cormano con la Deliberazione della Giunta Comunale n. 63 del 06/04/2011 applica corrispettivi che variano da € 3.000 a € 5.000, e con profondo rispetto dei propri amministrati giustamente li considera comunque piuttosto alti. Se non bastasse, in alcuni casi, le cifre applicate dal Comune di Limbiate sono anche inferiori ai 3.000 euro. Perché questa maggioranza propone ai propri cittadini cifre che variano da € 6.000 a (si vocifera) € 15.000? Quello che manca è la volontà politica!
- Cosa si intende per “cercare di agevolare i cittadini”? Forse si intende il frazionamento proposto dalla Giunta, così pensato in tre rate per complessivi € 6.000 nell’arco di 60 giorni, ed il resto in altre 2 rate (60 + 60 giorni) per “non gravare sui vostri bilanci familiari”? Oppure i servizi del segretario comunale offerti solo a chi può pagare tutto e subito, e soprattutto senza fiatare?
- Quando si parla de “I paragoni con quei Comuni che hanno dato questa possibilità in anni passati con regole e norme differenti”, il riferimento corre forse al Comune di Paderno Dugnano, e proprio a questa Amministrazione che con la Deliberazione della Giunta Comunale n. 144 del 16/09/2010, ha offerto solo ad alcuni la possibilità della trasformazione del diritto di superficie a cifre inferiori alla metà rispetto alle proposte formulate nell’anno 2011 a seguito della Deliberazione della Giunta Comunale n. 122 del 14/07/2011, e in alcuni casi a cifre inferiori corrispondono immobili di maggior pregio, come delle villette. Si può vedere che facciamo “paragoni strumentali e demagogici”, guardando proprio all’operato di questa amministrazione di centro destra, e poi deve essere chiaro che dal 2007 ad oggi non è cambiata nessuna legge, le norme nel 2010 e nel 2011 sono esattamente le stesse.
- Quando si chiede di giudicare l’operato di questa amministrazione “per quello che si fa e che si può fare oggi, non per quello che non si è fatto e non si è voluto fare ieri”, è un attacco alla precedente Amministrazione, o una giusta autocritica alla disparità di trattamento che in solo biennio questa Amministrazione è riuscita a realizzare?
- Quando si dice che “stiamo lavorando nella legalità”, si vuole forse intendere che le altre amministrazioni che oggi offrono proposte a cifre notevolmente inferiori, e la stessa Giunta Alparone nell’anno 2010, non rispettano e non hanno rispettato la legge?
- Rileviamo in conclusione che si intendono come dei “signor nessuno” i consiglieri comunali delle forze politiche di opposizione che hanno presentato all’attenzione del Consiglio Comunale due distinti e specifici Ordini del Giorno a favore del diritto di parità di trattamento tra cittadini.
A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie