A presto Cara Terra Mia
sabato 30 aprile 2016
giovedì 28 aprile 2016
il 25 Aprile continua
Pubblichiamo altre testimonianze sulla manifestazione del 25 Aprile a Milano.
Le immagini ci sono state inviate da Daniela Caputo che ringraziamo.
In 20 anni solo 300 mila sono entrati, anche se poi nel 2015 sono stati oltre 150 mila.
Da sola ha preso dal mare i naufraghi e gli ha dato il primo abbraccio.
Adesso il rischio è che a un naufragio ne segua un altro e che ci si abitui, che l'indignazione ceda alla rassegnazione.
Le immagini ci sono state inviate da Daniela Caputo che ringraziamo.
nella foto da sinistra Caputo, Smuraglia, Cortinovis, Cagiano
Abbiamo combattuto contro tedeschi e fascisti perché volevamo la libertà e la democrazia;
dobbiamo continuare ad impegnarci contro tutto ciò che può mettere in discussione ciò che abbiamo conquistato a prezzo di tanti sacrifici.
La mia speranza è che si aggiungano a noi, che veniamo da quella esperienza, tanti altri cittadini, e soprattutto i giovani, che contribuiscano anche a trovare forme nuove di impegno, contro ogni deriva ed ogni forma di degrado.
Ha colto benissimo questa realtà e questa esigenza il Presidente Ciampi quando si è rivolto” in questa Italia smarrita”, come lui la definisce, al mondo degli adulti e prima di tutto a coloro che hanno responsabilità istituzionali, perché si impegnino a dare una scossa positiva al Paese, aggiungendo però che” ai giovani va chiesto di non lasciar soli gli adulti,nell'impresa di delineare il futuro che vorremmo per l'Italia.
dobbiamo continuare ad impegnarci contro tutto ciò che può mettere in discussione ciò che abbiamo conquistato a prezzo di tanti sacrifici.
La mia speranza è che si aggiungano a noi, che veniamo da quella esperienza, tanti altri cittadini, e soprattutto i giovani, che contribuiscano anche a trovare forme nuove di impegno, contro ogni deriva ed ogni forma di degrado.
Ha colto benissimo questa realtà e questa esigenza il Presidente Ciampi quando si è rivolto” in questa Italia smarrita”, come lui la definisce, al mondo degli adulti e prima di tutto a coloro che hanno responsabilità istituzionali, perché si impegnino a dare una scossa positiva al Paese, aggiungendo però che” ai giovani va chiesto di non lasciar soli gli adulti,nell'impresa di delineare il futuro che vorremmo per l'Italia.
Carlo Smuraglia
Presidente ANPI
Lampedusa in 20 anni ha salvato la vita a 300 mila persone, ma è poco per un'Europa che
da anni grida all'invasione.
da anni grida all'invasione.
In 20 anni solo 300 mila sono entrati, anche se poi nel 2015 sono stati oltre 150 mila.
Lampedusa, ha affrontato tutto questo da sola.
Da sola ha preso dal mare i naufraghi e gli ha dato il primo abbraccio.
Come naufraghi e non come profughi o richiedenti asilo.
Non possiamo più restare soli e in silenzio davanti a questa tragedia, davanti ai morti consegnati a decine.
Adesso il rischio è che a un naufragio ne segua un altro e che ci si abitui, che l'indignazione ceda alla rassegnazione.
Tutto possiamo permetterci oggi tranne il silenzio.
Giusi Nicolini
La bimba dell'Ucraina con la bandierina in mano era con la nonna che le raccontava la storia del fascismo, subito anche dagli ucraini, in italiano, in russo e in ucraino. Anche questa è Memoria e ricordo delle proprie radici.
In ricordo di BALDO MARIA LUCIANA, mamma di Debora, una bambina staffetta che ha portato avanti con onore il diritto alla Libertà.
da destra Tonino Govoni, è stato per anni il presidente del Circolo anziani di Palazzolo Milanese.
Le altre foto quanto prima su FB di CARA TERRA MIA.
Di amianto si continua a morire.
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PADERNO DUGNANO
Oggi è la Giornata Mondiale delle Vittime dell'Amianto. Il Coordinamento Amianto Nazionale (tra cui la nostra associazione) sarà ricevuto dal Papa. Alcune Vittime dell'amianto gli hanno inviato una lettera di cui pubblichiamo alcuni stralci:
Non è facile descrivere le sofferenze, la convivenza, l’angoscia di tutti coloro che sono stati esposti alle fibre killer dell’amianto e di conseguenza affetti da varie patologie.
Non è facile descrivere di colleghi affetti da mesotelioma pleurico, neoplasia polmonare, che si spengono giorno dopo giorno, chiedendo aiuto. Essere al loro fianco e sentirsi impotenti è frustrante, perché non puoi aiutarli e sai che il loro destino è già segnato. Certamente alla sofferenza degli ex esposti va unita la sofferenza dei famigliari che accudiscono o che hanno accudito con affetto, amore e dedizione queste persone che, oggi, non ci sono più, che ci hanno lasciato a causa di una esposizione, che nessuno di loro e di noi, sicuramente ha cercato.
Ci siamo trovati senza alcuna informazione né protezione, abbiamo messo a rischio anche i famigliari per gli indumenti usati per il lavoro e portati a casa per lavarli.
Non è facile descrivere di colleghi affetti da mesotelioma pleurico, neoplasia polmonare, che si spengono giorno dopo giorno, chiedendo aiuto. Essere al loro fianco e sentirsi impotenti è frustrante, perché non puoi aiutarli e sai che il loro destino è già segnato. Certamente alla sofferenza degli ex esposti va unita la sofferenza dei famigliari che accudiscono o che hanno accudito con affetto, amore e dedizione queste persone che, oggi, non ci sono più, che ci hanno lasciato a causa di una esposizione, che nessuno di loro e di noi, sicuramente ha cercato.
Ci siamo trovati senza alcuna informazione né protezione, abbiamo messo a rischio anche i famigliari per gli indumenti usati per il lavoro e portati a casa per lavarli.
Certamente, in tutti questi anni, fin dal 1908, i datori di lavoro conoscevano benissimo i rischi sulla salute causata dalle fibre di amianto, purtroppo si è privilegiato il reddito finanziario, il guadagni facile proveniente dall’uso di detto minerale, trascurando gli ambienti di lavoro e l’integrità psicofisica di tutti coloro che, per anni, sarebbero stati esposti.
Esiste, inevitabilmente, una grande responsabilità dei datori di lavoro, così come delle istituzioni e dei governi che si sono succeduti negli anni, questi erano e sono interessati più alla politica e ai profitti che alla tutela della salute.
Esiste, inevitabilmente, una grande responsabilità dei datori di lavoro, così come delle istituzioni e dei governi che si sono succeduti negli anni, questi erano e sono interessati più alla politica e ai profitti che alla tutela della salute.
Ancora oggi, dopo 23 anni dalla messa al bando dell’amianto, dobbiamo affermare che, giornalmente, le Associazioni e i Comitati degli ex esposti e delle vittime da amianto, sono costretti a lottare contro l’INAIL che non riconosce le malattie professionali, pur evidenziate e descritte dalle ASP che effettuano la Sorveglianza Sanitaria.
L’INAIL non riconosce le rendite ai superstiti del lavoratore o della lavoratrice deceduti per esposizione all’amianto e ci costringe ad effettuare ricorsi legali che hanno un percorso lunghissimo e intasano i tribunali.
Nessuno, fino ad oggi, pur da noi più volte denunciato, ha voluto capire che l’INAIL è in conflitto d’interesse, non può essere, contemporaneamente un Ente riconoscitore ed erogatore.
Spessissimo i datori di lavoro assumono l’aspetto di benefattori che elargiscono grosse somme di denaro in beneficienza, forse per alleviare il rimorso di coscienza per il male apportato da Killer Amianto, forse immaginano di poter liberare la propria coscienza, forse pensano di arrivare a ottenere il perdono, che solo Dio può dargli.
L’INAIL non riconosce le rendite ai superstiti del lavoratore o della lavoratrice deceduti per esposizione all’amianto e ci costringe ad effettuare ricorsi legali che hanno un percorso lunghissimo e intasano i tribunali.
Nessuno, fino ad oggi, pur da noi più volte denunciato, ha voluto capire che l’INAIL è in conflitto d’interesse, non può essere, contemporaneamente un Ente riconoscitore ed erogatore.
Spessissimo i datori di lavoro assumono l’aspetto di benefattori che elargiscono grosse somme di denaro in beneficienza, forse per alleviare il rimorso di coscienza per il male apportato da Killer Amianto, forse immaginano di poter liberare la propria coscienza, forse pensano di arrivare a ottenere il perdono, che solo Dio può dargli.
Il 28 aprile giornata mondiale delle vittime dell’amianto un Suo intervento in merito, potrebbe illuminare le menti di coloro che debbono fermare la produzione dei prodotti con amianto.
AIEA - PADERNO DUGNANO
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a presto CARA TERRA MIA
mercoledì 27 aprile 2016
ANED: sottoscrizione per la ristrutturazione del Monumento di Ebensee
Riceviamo e volentieri diffondiamo.
Per sottoscrivere basta cloccare sui link qui sotto
e con la carta di credito potete versare un importo dai 5 euro in su.
E' molto semplice.
A presto Cara Terra Mia
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iniziative
martedì 26 aprile 2016
a.i.e.a. sez. di Paderno Dugnano: comunicato in occasione della giornata mondiale contro l’amianto e delle vittime del lavoro
Riceviamo e
volentieri pubblichiamo.
In occasione del 28 aprile
giornata mondiale contro l’amianto e delle vittime del lavoro, in tutto il
mondo si svolgono manifestazioni. Anche in Italia le vittime dell’amianto e le
loro associazioni questa settimana hanno organizzato molte iniziative dal nord
al sud. La nostra associazione lo scorso 16 aprile ha organizzato un convegno
sulla questione dell'amianto con la proiezione del film "I Vajont", e
parteciperà al corteo il 30 aprile a Sesto San Giovanni IN RICORDO DI
TUTTE LE VITTIME DELL’AMIANTO E DELLO SFRUTTAMENTO con partenza alle 16.00 dal
Centro di Iniziativa Proletaria "G. Tagarelli" di via Magenta 88 organizzato dal Comitato per la difesa
della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio (ex lavoratori della Breda
di S.S.Giovanni)
Siete tutti invitati a
partecipare
Vi aspettiamo!
Lorena Tacco
a.i.e.a. sez.
di Paderno Dugnano
A presto Cara Terra Mia
lunedì 25 aprile 2016
IL 25 APRILE A MILANO
Milano, numerosi i partecipanti al 25 Aprile giorno della liberazione,
presente anche il Comune di Paderno Dugnano con il proprio gonfalone, oltre al coro - QUESTO E' IL FIORE DEL PARTIGIANO.
Come ogni anno Cara Terra Mia, pubblica le immagine della manifestazione.
"Morire di fame è come morire in
guerrea". L'accoglienza "è la cosa da fare per
costruire la pace, la convivenza e la fratellanza. Che differenza c'è fra
morire sotto le bombe e morire di fame?" ha detto al microfono paragonando
le vittime del nazifascismo con quelle che oggi perdono la vita nel Mediterraneo.
Ma in piazza si ricordano tutti i caduti: le vittime della
fame, della guerra, del terrorismo. Risuona anche il nome di Giulio Regeni,
"torturato - ricorda il presidente dell'Anpi di Milano, Carlo
Smuraglia - seviziato e morto in una città straniera. Basta con le
ragioni del mercato, esiste la vita e la solidarietà"
Giusi Nicolini
Bandiere col tricolore, dell'Anpi, ma anche del Pd, di
Emergency, del Movimento 5 stelle e rosse con falce e martello. Il corteo è
ricco di gente e colori. Striscioni, in primis quello della Brigata Ebraica con
la scritta "1944-45 ebrei dalla Palestina che hanno combattuto in
Italia", subito dietro quello della "Sinistra per Israele", e
altri con le scritte "Resistenza" , "Palestina libera",
"Contro ogni forma di razzismo", di solidarietà ai migranti, e
critici nei confronti del governo 'che protegge le caste'. Quest'anno fa
capolino tra la gente più che mai un libretto snello con la Costituzione, si
vende a 1 euro e sta andando esaurita. Ci sono anche decine di gonfaloni.
Presenti il segretario della Cisl Annamaria Furlan, il sindaco Giuliano
Pisapia, il candidato sindaco per il centrosinistra Beppe Sala arrivato con
Emanuele Fiano e a sorpresa anche il segretario della Cgil Susanna Camusso.
Alla manifestazione prende parte anche il candidato del centrodestra Stefano
Parisi. Sono presenti anche rappresentanze del Movimento 5 Stelle (compreso il
candidato sindaco Gianluca Corrado), dei sindacati, di Rifondazione comunista e
dei centri sociali.
Le immagini della MANIFESTAZIONE su FACEBOOK di CARA TERRA MIA
domenica 24 aprile 2016
sabato 23 aprile 2016
71° Anniversario della Liberazione: il programma
giovedì 21 aprile 2016
mercoledì 20 aprile 2016
PIU' TASSE MENO TASSE. PIU' TASSE MENO TASSE, PIU' TASSE MENO TASSE, PIU' TASSE MENO TASSE,
Paderno
Dugnano si conferma la città con la fiscalità
a carico
delle imprese tra le più basse
nelle
aree di Milano
lo dice Assolombarda
Paderno Dugnano si conferma la città in cui
i cittadini pagano il
massimo consentito
dalla legge per l’addizionale comunale IRPEF
lo dicono i cittadini
Cara Terra Mia di LUNEDÌ 16 FEBBRAIO 2015
Ma vediamo come è cambiata l’aliquota a carico dei cittadini padernesi da quando l’attuale amministrazione Alparone – Bogani è alla guida della città.
Non si vorrebbe che,
come nel caso della trasformazione del diritto di superficie in diritto di
proprietà, ci si trovi di fronte ad aumenti, aumenti ed ancora aumenti.
La precedente
amministrazione, per l’anno 2009, ha lasciato in
eredità agli attuali amministratori l’aliquota della 0,4% (delibera n. 74 del 16 dicembre 2008), per poi aumentare
progressivamente:
In soli due anni
l’addizione comunale all’I.R.P.E.F. è raddoppiata, raggiungendo il massimo
consentito dalla legge, e per fortuna che le norme non consentono ulteriori
aumenti.
Nel caso della
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, vista la
discrezionalità nel redigere le stime, si è potuto andare anche oltre.
La
curiosità, allora, impone di vedere cosa succede nei comuni confinanti con
Paderno Dugnano, o comunque vicini e, già che ci siamo nei comuni capoluogo di
Milano e Monza.
Non sarà che per
l’addizione comunale all’I.R.P.E.F. i cittadini padernesi siano i più
tartassati?
Amara scoperta, ebbene si. Su tredici comuni analizzati per l’anno 2014, Paderno è tristemente (per i cittadini) capofila nella tassazione.
Non solo
la tassazione è la più alta (al massimo consentito), come peraltro previsto da
altre amministrazioni, ma fatto quasi unico (unico per chi applica l’aliquota
dello 0,8%) non è prevista alcuna soglia di esenzione, oltre a non prevedere
alcuna progressività dell’imposta.
I Comuni di Novate
Milanese, Limbiate e Monza prevedono aliquote inferiori. Ad esempio a Novate
Milanese per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro l’aliquota prevista è
dello 0,65% per poi crescere progressivamente fino allo 0,80% solo oltre i
75.000 euro. A Limbiate per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro
l’aliquota prevista è dello 0,55% per poi, anche in questo caso, crescere
progressivamente fino allo 0,80% solo oltre i 75.000 euro. Sulla stessa linea
anche Monza per lo scaglione di reddito fino a 15.000 euro l’aliquota prevista
è dello 0,60% per arrivare all’aliquota
dello 0,80%, ma solo oltre i 75.000 euro. Tutte queste amministrazioni, per i
vari scaglioni di reddito, prevedono aliquote intermedie tra la minima e la
massima.
martedì 19 aprile 2016
lunedì 18 aprile 2016
Domenica 24 aprile: in occasione del XXV aprile “LIBERI ANCHE DI CANTARE E BALLARE”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Siete tutti invitati all'iniziativa che il Circolo
Eco-Culturale LA MERIDIANA ha organizzato in collaborazione con la sezione ANPI
"A.Cazzaniga" e il Circolo ARCI "Amicizia e Solidarietà",
per FESTEGGIARE l'arrivo del 25 APRILE.
Ci piacerebbe ricreare il clima di gioia profonda e il
sentimento di Liberazione di coloro che lo hanno vissuto nel 1945 e
condividerlo con quanti di Voi credono nella democrazia, nella tolleranza e nel
rispetto di tutta l'umanità.
Con lo stesso spirito vogliamo riproporre la PASTASCIUTTA
PARTIGIANA, che i Fratelli Cervi hanno preparato per la popolazione di
Gattatico nel luglio del 1943 ....e per concludere la cena, saranno previste
altri cibi e bevande.
Il contributo richiesto è di 10€.
Buon 25 APRILE!
A presto Cara Terra Mia
Referendum trivelle del 17 aprile: non raggiunto il quorum l’affluenza al voto si ferma al 31%
Il referendum non
raggiunge il quorum. L'affluenza alle urne si ferma al 31%.
Il commento
del premier Matteo Renzi, che dovrebbe lavorare per la partecipazione, in
conferenza stampa a Palazzo Chigi è stato "Ha
vinto chi lavora sulle piattaforme".
Per il
governatore della Puglia, Michele Emiliano, si tratta “comunque di un successo di affluenza”, trattandosi degli "stessi voti che il Pd ha preso nel suo
più grande risultato elettorale, che sono le europee di due anni fa",
il governo, dunque, dovrà tenerne conto.
Per la cronaca i SI superano l’85%.
La grande maggioranza dei cittadini che hanno considerato importante esprimere
un’opinione, hanno bocciato l’emendamento “Guidi“ sulla durata
illimitata delle trivellazioni in mare.
Fonte e dettaglio dei risultati sul sito del Ministero dell’Interno:
L’affluenza a
Paderno Dugnano è risultata pari al 34,48%:
fonte: sito del Comune di Paderno Dugnano |
sabato 16 aprile 2016
venerdì 15 aprile 2016
CircoloEcoCulturale La Meridiana: appello al voto per domenica 17 aprile
Riceviamo e
volentieri pubblichiamo
Noi domenica 17 aprile andiamo a votare e votiamo Sì,
per un nuovo modello di sviluppo, sostenibile per l'ambiente e la Società.
Il referendum del 17 aprile
chiede di esprimersi su di un quesito chiaro e cioè, se si vuole che allo
scadere delle concessioni, gli impianti che estraggono petrolio e gas, nelle
acque territoriali italiane entro le 12 miglia, vengano fermate.
NOI
VOTIAMO Sì
Se vogliamo pensare ad un
nuovo modello di sviluppo, sostenibile per l'ambiente e la Società a livello
globale, dobbiamo dare segnali forti.
Crediamo nella
partecipazione popolare che dica a chi governa l'economia, che ci possono
essere strade alternative a quelle che negli ultimi decenni hanno devastato il
Pianeta.
Le scelte sull'energia
fossile hanno esasperato le disparità sociali, provocato e alimentato le guerre
e una migrazioni di massa.
Si sono arricchiti una
manciata di super ricchi, affamando una gran parte degli abitanti della Terra.
Noi siamo per l'energie
rinnovabili, pulite.
Per questo il 17 aprile Vi
invitiamo ad andare a votare e VOTARE Sì.
Circolo Eco-Culturale LA
MERIDIANA
gruppo Danze Folk
Circolo
"Amicizia e Solidarietà" A.R.C.I.
A presto Cara Terra Mia
mercoledì 13 aprile 2016
Referendum trivellazioni: le ragioni per votare SI o NO?
Le ragioni dei cittadini |
La
Costituzione
Parte I
Diritti e doveri
dei cittadini
Titolo IV
Rapporti
politici
Articolo 48,
comma 2:
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto.
Il suo esercizio è dovere civico.
Trivelle in
Italia: cosa propone il referendum No Triv?
La normativa vigente riguardo l’estrazione di idrocarburi
fossili al largo delle coste italiane prevede che le attività possano
proseguire fino all’esaurimento del giacimento, senza alcuna scadenza.
Il referendum No-Triv propone:
“l’abrogazione della norma che concede di protrarre le
concessioni per estrarre idrocarburi entro 12 miglia dalla costa italiana fino
alla vita utile del giacimento. Se il referendum approverà l’abrogazione
(vittoria del Sì), le concessioni giungeranno alla scadenza prevista”.
Si vuole quindi limitare la durata delle concessioni alla loro
scadenza naturale, evitare proroghe e obbligare le società petrolifere a
smantellare le piattaforme che, con il passare del tempo, diventano vecchie e fragili, quindi meno resistenti alle tempeste.
Il referendum del 17 aprile non va, quindi, a modificare la
possibilità di compiere nuove trivellazioni oltre le 12 miglia, e
nemmeno la possibilità di cercare e sfruttare nuovi giacimenti sulla
terraferma. La vittoria del SI andrà a impedire lo sfruttamento degli
impianti esistenti una volta scadute le concessioni.
Il 17 aprile è importante votare
sì al referendum per dire un secco no alle trivelle entro le 12 miglia. Il
referendum ha un valore politico per mettere gli italiani in condizione di
scegliere, dopo la Conferenza di Parigi, quale politica energetica adottare. Il
referendum non metterà a rischio nessun posto di lavoro. Anche per questa
ragione faccio un appello ai parlamentari per chiedere di promuovere il
referendum e mandare i cittadini alle urne.
Piero Lacorazza
coordinatore del comitato 'No Triv'
presidente del consiglio regionale della Basilicata
Il
comitato promotore è composto dai rappresentanti delle Assemblee legislative di
Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto, con la partecipazione del comitato nazionale "Vota Sì per fermare
le trivelle", delle realtà associative e culturali, delle imprese della
green economy, del turismo, dell'agricoltura e del settore del mare.
Le ragioni del NO
Il referendum è su un argomento
molto limitato. Tocca solo le piattaforme che sono già in funzione entro le 12
miglia (stiamo parlando di una piccolissima parte di quelle operanti in Italia)
e tende a regolare la durata di queste. E' chiaro che si vuole fare una
battaglia politica di un altro tipo. Noi abbiamo le norme più sicure sulle
trivellazioni al mondo, non dobbiamo trasformare questo in un tema ideologico.
Gian Luca Galletti
ministro dell’Ambiente
Le ragioni dell’ASTENSIONE
Le piattaforme NON possono
inquinare perché la loro attività (estrattiva e di smaltimento rifiuti) non
entra mai in contatto con l’acqua: nulla viene scaricato a mare. Per questo
sono diventate oasi di ripopolamento ittico (i pescatori ravennati vi
raccolgono le cozze che sono le migliori e le più costose dell’Adriatico) e per
questo la Comunità Europea ha assegnato alle coste romagnole ben 9 bandiere
blu. Lo scorso anno li numero dei turisti ha superato i 25.milioni. Anche
la sicurezza è più che garantita. Il controllo da parte delle autorità
competenti (almeno 6) è quotidiano e assolutamente puntuale.
Gianfranco Borghini
Al referendum sulle
trivelle si deve votare: ogni cittadino
è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare
al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d'identità del buon cittadino.
Paolo Grossi
presidente della Corte Costituzionale
A presto Cara Terra Mia
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