SABATO 5 GENNAIO 2013
Padernoforum
pubblica un’intervista a Marco Coloretti capogruppo del Partito Democratico di Paderno
Dugnano.
“CARA TERRA MIA
E’ UN ESEMPIO A CUI GUARDARE”
Sul blog di Carlo Arcari, alla pagina:
è stata pubblicata un’interessante intervista a Marco Coloretti, Capogruppo del Partito Democratico di Paderno
Dugnano.
Tra le questioni poste, tutte meritevoli di interesse, evidenziamo una
parte che riguarda direttamente i residenti nell’edilizia convenzionata, in
primo luogo come cittadini padernesi, ma
soprattutto come soggetti direttamente coinvolti nel “fallimentare” procedimento di trasformazione del diritto di
superficie in diritto di proprietà della Giunta Alparone – Bogani, generatore
di iniquità e disparità di trattamento tra cittadini.
Carlo Arcari, pone questa domanda a Marco
Coloretti, il quale non tergiversa e risponde in modo chiaro ed
inequivocabile:
Bilancio fortemente negativo quindi.
Ma a Paderno Dugnano c’è un’alternativa credibile ad Alparone?
Sì e sì.
Il bilancio di questa amministrazione, al di là della forma, è negativo – e
quel che è peggio è la mancanza di una strategia politica chiara che ci porti
alla scadenza amministrativa in sicurezza. L’eredità del centrosinistra a
Paderno Dugnano è stata tale che chi ha governato dopo ha potuto godere di
nuove opere pubbliche (dall’asilo appena inaugurato al complesso della
Biblioteca Tilane), di un contenimento della spesa per il personale che non ne
aveva però minato la qualità professionale e di un sistema finanziario di
tenuta dei conti pubblici su tutto il triennio successivo al 2009. Oggi la
situazione è presto detta : completo immobilismo sul piano delle opere e dei
lavori pubblici (a che punto siamo con la sistemazione di Corte Stiria, visto
che ci si preoccupa di comprare gli arredi per i nuovi uffici?),
l’organizzazione del personale interno ha suscitato proteste di vario genere
tra chi lavora e non ha certo favorito la qualità mentre la spesa si porta dietro scelte al limite della decenza (abbiamo
nominato un dirigente per decisione politica della Lega) e la tenuta
finanziaria dell’Ente è allo stremo, per aver navigato a vista accontentandosi
di stare a galla con l’abbattimento dei mutui. Abbattimento e non riduzione:
con il risultato che ci siamo liberati di “investimenti” e non di “sprechi”,
che semmai ci siano vanno cercati in primo luogo sulla spesa corrente. Il
Sindaco ha spesso confuso il concetto di “mutuo”, parlando esclusivamente di
debito, senza distinguere tra investimento utile oppure no. Il risultato è
quello che si vede: una città ferma, ma con due assessori che si occupano di
territorio, con due dirigenti che nominano altre posizioni organizzative (e per
fare il PgT paghiamo uno studio esterno). Se il Sindaco cercava gli sprechi,
bastava guardasse a cosa aveva combinato insieme alla sua troppo pingue giunta,
sia per numero che per costi (stipendi pieni senza nessuna presenza in comune
per tempi prolungati – è anche da questi comportamenti che cresce il sentimento
di “antipolitica”, no?). Senza
dimenticare il reiterato incarico a chi si occupa di trasformazione
del diritto di superficie in diritto di proprietà, quando ormai è chiaro
che la posizione dell’amministrazione è frutto solo
di un ragionamento finanziario, “fare cassa” il più possibile.
Ragionamento fallimentare perché i cittadini si sono costituiti in comitato e il comitato sta lavorando molto bene non solo a
contrastare la posizione degli amministratori, ma anche a fornire proposte
d’interesse per loro e per la città stessa, visto che i soldi che lì si
recuperano dovrebbero avere una destinazione sociale sul fronte della casa, che
però a Paderno non si è affatto verificata. Caraterramia è un
esempio a cui guardare per creare dal basso forme di partecipazione nella città.
L’anno 2013 comincia nel migliore dei modi con, da una parte il
fallimentare bilancio della Giunta Alparone, che per fortuna dei cittadini
padernesi sembra destinata a non mangiare un altro panettone, e dall’altra le dichiarazioni di Marco Coloretti, che potrebbero offrire un’alternativa seria e
credibile dopo anni di malgoverno cittadino basato sullo spremere nel modo più facile
sempre i soliti.
E’ ORA DI VOLTARE PAGINA
A presto
La Befana ha portato un bel regalo ai cittadini di Paderno. Dichiarazioni chiare di Coloretti nei confronti di una amministrazione fuori della realtà che continua a fare danni.
RispondiEliminaLa ditta Alparone & C. è in stato fallimentare, la speranza è che chiuda presto.
Bene, ma al di la delle dichiarazioni, una cosa è certa, i condomini saranno vigili e attenti affinchè le buone intenzioni si trasformino in fatti. Il comitato dovrebbe essere come una speciale garanzia che ti copre da eventuali incidenti di percorso, errata interpretazione di una clausola, di una norma, applicazioni non corrette, e il rispetto nelle assunzioni di promesse fatte. Senz’altro a Coloretti bisogna dare atto che riconosce il Comitato Cara Terra Mia e il lavoro che svolge esprimendo nell’intervista non la sua singola opinione ma la posizione del Partito Democratico e questo ci lusinga.
RispondiEliminaFrancesco.