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PADERNO FORUM - Ruzzon: lascio con dolore ed è una decisione sofferta
LA SCOMMESSA - "IL PDL NON E' UN PARTITO SERIO". PAROLA DI LIDIA KATIA RUZZON
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La vicenda della
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà ha colpito le
tasche e la dignità di tutti i cittadini che nel 2011, ed ora anche nel 2012,
hanno ricevuto le esageratamente onerose “proposte” da parte
dell’Amministrazione comunale di Paderno Dugnano.
Ma c’è un caso dove, oltre
all’ingiustificato aumento rispetto agli avvisi che la stessa Giunta Bogani –
Alparone ha inviato solo ad alcuni cittadini nell’anno 2010, senza ragione
alcuna e senza che nessuna legge sia cambiata, si aggiunge anche la beffa della non inclusione nelle stime
di una parte consistente del giardino che ormai veniva considerata elemento
integrante del condominio.
A seguito di vecchi accordi con il Comune di Paderno
Dugnano, aree di proprietà comunale (non concesse in diritto di superficie)
sono state inglobate all’interno dei giardini condominiali, quindi all’interno
della recinzione perimetrale degli stabili.
Da decenni tali aree verdi sono curate a spese dei
condomini dei numeri dispari di Via Novella.
Gli accordi tra le parti
avevano una durata ventennale, e risultano ormai scaduti da tempo.
La discussione su come
risolvere il problema è iniziata da tempo, almeno da cinque anni, con il
confronto tra i cittadini e la precedente Amministrazione.
La precedente Amministrazione
aveva predisposto una soluzione che, tenendo conto degli aspetti economici e
legali dell’operazione, prevedeva l’estensione del diritto di superficie anche
sulla parte dell’area di proprietà comunale ricompresa attualmente nella
recinzione del singolo condominio, per un periodo pari a quello di residua
validità della concessione del diritto di superficie dell’area residenziale.
L’operazione non era certo a costo zero per i condomini, ma gli importi
previsti erano nettamente inferiori agli attuali.
Interessati alla questione
sono i civici 1 – 3 – 5 – 7 – 9 di Via Agostino Novella (il civico n. 1 non è
stranamente stato oggi oggetto dell’attenzione comunale).
Prendiamo in esame il
condominio di Via Novella n. 3.
A dicembre 2008, quindi non decenni fa, con una cifra intorno ai 15.000 euro per l’intero condominio (26 appartamenti) era possibile
estendere il diritto di superficie anche sulle aree comunali già utilizzate a giardino.
Stiamo parlando di 1.895 metri quadri di verde.
L’importo richiesto per la
trasformazione del diritto di superficie per l’intero terreno, comprensivo
quindi dei 1.895
metri quadrati di giardino, era di circa 168.000 euro. Una soluzione certo
onerosa, ma che sanava una situazione complessa che destava (e desta) preoccupazione
nei residenti.
L’Amministrazione del centrodestra padernese, con le recenti proposte del
maggio 2012, dimentica l’esistenza dei 1.895 mq. di giardino, che sembra non
esistano, ma nonostante questo l’importo complessivamente richiesto, invece che
diminuire, lievita e supera i 220.000 euro.
Diminuisce sensibilmente l’entità del bene oggetto
dell’acquisizione del diritto di proprietà,
ma aumenta l’esborso per i cittadini.
Se a prima vista l’aumento
sembra contenuto nell’ordine del 25-30% (e non è poco), in realtà se si vanno a
comparare dati omogenei, nel senso di verificare l’effettivo costo al metro
quadro dell’operazione, scopriamo un raddoppio di fatto delle richieste.
Le richieste sono, senza ragione alcuna, raddoppiate
nel giro di tre anni e mezzo.
Ma i problemi per questi
cittadini non finiscono qui, l’eventuale trasformazione del diritto di
superficie a queste condizioni, comporta l’apertura di una serie di problemi,
che potranno avere ripercussioni economiche molto pesanti per questi condomini,
in quanto all’interno di un’unica recinzione si troverebbe anche un terreno di
proprietà comunale. Le soluzioni potranno essere ancora onerose per i questi condomini, perché
l’Amministrazione, qualunque essa sia non potrà “regalare” una così consistente
area, creando un danno erariale alle casse comunali.
IL
DANNO E LA BEFFA
Le richieste che oggi
l’Amministrazione comunale ha rivolto ai condomini dei numeri dispari di Via Agostino
Novella sono generatrici di una serie di problematiche dolorose per le tasche
di questi cittadini.
La soluzione è respingere al mittente richieste inique, e tornare a discutere sulla
base delle modalità previste a fine 2008, quindi a prezzi molto più contenuti,
per una soluzione condivisa e definitiva, che non lasci spazio ad ambiguità.
Tutti noi abbiamo mille ragioni per dire
no
alle insensate richieste della Giunta
Bogani – Alparone
i condomini dei numeri dispari di Via
Novella hanno un motivo in più grosso come una casa
A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie
un pezzo di questa ridicola amministrazione è caduto, ma deve cadere tutta la giunta.
RispondiEliminanon si può amministrare mandando i vigili a fare 43 multe per divieto di sosta in una sera, solo per fare cassa e non per fare prevenzione a disagi verso altri cittadini.
non si può affondare le mani nelle tasche dell'edilizia popolare per non aumentare l'addizionale irpef ai ricchi, come dice il sindaco.
BASTA che vadano a casa e restituiscano ai cittadini un paese normale.