domenica 29 maggio 2016

Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 9 maggio 2016: approvazione verbale della seduta del 21 marzo (parte 1 di 3)



“non sarebbe giusto, non sarebbe elegante e rispettoso fare passare oggi una delibera di questo tipo


Poniamo l’attenzione sulla trascrizione degli interventi in Consiglio Comunale relativi al dibattito sull’adeguamento delle modalità di determinazione dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie del 21 marzo 2016.
Quanto riportato è la trascrizione integrale della trascrizione, evidenziando e commentando alcuni significativi passaggi.



Passiamo all'esame dell'ultimo punto all'ordine del giorno che è il

PUNTO N. 10)
Adeguamento modalità di determinazione dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie – art. 31 Legge 23/12/1998 n. 448

Cedo la parola all'assessore Tonello per l'illustrazione del punto

Assessore Tonello

Assessore Andrea Tonello (Forza Italia)
Si, buonasera a tutti quanti. Faccio una premessa, anche se il punto è stato trattato in commissione territorio, giusto per spiegare anche ai cittadini ed ai consiglieri che non erano presenti alla commissione territorio del perché di questa proposta di delibera. Il tema dei diritti di superficie è un tema importante per la nostra città. E' una possibilità che ci viene data da una legge, la legge 3 di cembre 1998 n. 448 che, all'articolo 31, praticamente individua la possibilità e dà la facoltà di trasformare i diritti di superficie in proprietà, facendo riferimento al valore, al 60%, del valore riferibile all'indennità di esproprio. Questo nel 98. Ovviamente nel 2007 la Corte Costituzionale ritiene illegittimo questo disposto normativo e, quindi, si va a determinare un nuovo metodo di calcolo e, quindi, si abbandona quello che era il corrispettivo riferibile all'esproprio e si individua come parametro il valore venale del bene (*). Arrivano poi successive disposizioni che, fondamentalmente, vanno ad inserire dei coefficienti di ulteriore riduzione di questo valore venale, per poi dopo arrivare alla legge di stabilità del 2014 che dà la possibilità a dei Comuni di ridurre ulteriormente del 50% questo valore venale. Valore venale già abbattuto del 60%. Il Comune di Paderno Dugnano con la delibera dell'aprile del 2014, recepisce questa modifica apportata all'art. 31 e, con la delibera del 7 aprile del 2014, va ad individuare la nuova proposta di calcolo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. La Corte dei Conti Regione Lombardia, dà ragione a questa interpretazione, perché il Comune di Paderno Dugnano pone un quesito a Regione Lombardia rispetto ad una disparità di trattamento che si è venuta a creare con questa interpretazione e, diciamo l'algoritmo, il sistema di calcolo precedente alla delibera del Consiglio comunale. La Corte dei Conti Regione Lombardia ci risponde che non possiamo praticamente restituire delle somme già versate con una normativa in vigore al momento e riconferma però l'interpretazione corretta data da questo Consiglio comunale. Altri Comuni si ritrovano nella stessa situazione, altre Corte dei Conti di altre Regioni danno la stessa interpretazione, fino ad arrivare al marzo del 2015, dove la Corte dei Conti a Sezioni riunite delibera un'interpreta zione, diciamo univoca, di questa norma. Vale a dire che questo 50% è da intendersi massimo possibile rispetto al 40% definito all'art. 31 della legge 448 e non come cumulativo. Quindi, nel frattempo alcuni Comuni si adeguano, alcuni parlamentari invece, visto il problema, chiedono spiegazione al Governo, fino ad arrivare alla fine 2015, dove il Ministro risponde rispetto al quesito posto dai parlamentarie, fondamentalmente dice, si ritiene opportuno adeguarsi all'interpretazione della Corte dei Conti riunitasi a Sezioni riunite appunto. E quindi, oggi ci troviamo in Consiglio Comunale a cambiare quella delibera del 2014, proprio perché le Sezioni riunite non hanno condiviso il parere espresso dalla Corte dei Conti Regione Lombardia. Effettivamente la materia è complessa perché appare, come dire, schizofrenica, nel senso che abbiamo diversi sistemi di calcolo. Prima del 2007, dove la trasformazione era legata al valore dell'indennità di esproprio pagata; tra il 2007 e l'aprile del 2014 il corrispettivo era già legato al valore venale del bene, ridotto di un 25%, perché la riduzione era riferita ad interventi di riforma economico – sociale (**); e poi applicato il 60%, quindi un'ulteriore riduzione del 40. Quindi fatto 100 il valore del bene, tra il 2007 ed il 2014, si arrivava a corrispondere il 45% del valore venale del bene, dedotti poi gli oneri rivalutati (***), gli oneri di diritto di superficie. Tra l'aprile del 2014 ed oggi, sostanzialmente, con la legge di stabilità del 2014, il Comune ha applicato il massimo, era facoltà del Consiglio Comunale del 2014, applicare fino ad un massimo del 50% di riduzione. Quindi fatto salvo il 60% del valore del bene, abbattuto di un ulteriore 50%. Quindi quel 100 diventava un 30, quindi un ulteriore miglioramento rispetto a prima, da 45 a 30. Quindi ad oggi, quindi domani, dopo questa delibera di Consiglio Comunale che adeguerà, diciamo, il meccanismo di calcolo, all'interpretazione, al parere della Corte dei Conti a Sezioni riunite, quel valore venale può essere abbattuto fino ad un massimo del 50%. E la Legge di Stabilità del 2014, fa anche sparire quel 25% di riduzione che veni va applicato prima. Quindi con la delibera di oggi il nuovo sistema di calcolo sarà il valore venale ridotto fino ad un massimo del 50% e la delibera che propone l 'Amministrazione è la riduzione massima, quindi 100 era il valore venale, 50 sarà quello che verrà dopo utilizzato per la corresponsione del contributo per trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà. Quindi questo è sintetizzato fondamentalmente con degli esempi numerici, poi dopo se qualcuno dei consiglieri ha qualche domanda, ovviamente, sono a disposizione. Grazie.


(*) In realtà l’amministrazione padernese con le proposte formalizzate nel 2009 e nel 2010 (Giunta Alparone) si è continuato a fare riferimento all’abrogata normativa sugli espropri, con importi di € 1.000 ad abitazione come nel caso della “Metropolitana Lombarda” di via Alfieri o con un’adesione del 100% come nel caso della “Casa degli Amici” di via Generale dalla Chiesa. Solo a partire dall’anno 2011 la stessa amministrazione ha adottato criteri fortemente penalizzanti e discriminatori, con una un’evidente disparità di trattamento tra cittadini. Il calcolo del valore venale è comunque riferito alla legge sugli espropri in vigore, legge del 24 dicembre 2007 n. 244, articolo 2, comma 89 e 90.

(**) A Paderno Dugnano la procedura è iniziata nell’anno 2009 con 80 (ottanta) proposte formalizzate, e proseguita con le le stesse modalità dalla prima Giunta Alparone nel 2010 con altre 361 (trecentosessantuno) proposte. Solo dal 2011 si è cominciato a far riferimento al valore venale del bene, che ai sensi della richiamata legge n. 244/2077 prevede la riduzione del 25%.(cfr. deliberazione Corte dei Conti n. 22/CONTR/2011 cit. richiamata dalla Corte dei Conti n. 10 /SEZAUT/2015/QMIG).

(***) Non risulta una corretta deduzione degli oneri già a suo tempo pagati dai cittadini. Tra documenti inesistenti o inspiegabilmente smarriti e calcoli che non tengono conto degli importi effettivi.


Presidente

Grazie Assessore Tonello. E' aperta la discussione. Prego consigliere Cezza.

Consigliere Cezza

Consigliere Achille Cezza (MoVimento 5 Stelle)
Buonasera di nuovo a tutti. Intervengo subito, proprio perché ha già fatto un riassunto però in conclusione andiamo proprio al punto, uno dei due punti della questione, perché ovviamente questa delibera poi non affronterà proprio tutto però uno dei due punti è questo: questo 25% del valore venale . A noi risulta che la Legge sugli espropri non l'abbia eliminato. Lei infatti ha detto che la Legge adesso non lo considera più e a noi questo non corrisponde. Prima ha citato varie cose ma di questo 25% ha detto la Legge non lo prevede più. E secondo noi è molto però importante già in questa sede affrontare questo problema. Benissimo lo ha già spiegato bene Lei, non c'è altro da aggiungere. E' un problema, adesso non mi ricordo che vocabolo ha utilizzato Lei, c'è un problema che deriva dal Parlamento non di certo da noi, sulle interpretazioni che sono state date in passato. Però questo è un problema sul quale si gioca questa partita e, secondo noi, oggi è molto importante dare un segnale chiaro in questo senso. Voi come Amministrazione lo avete portato avanti già da parecchio tempo e lo sapete, vi siete interessati, stiamo veramente arrivando alle battute finali ormai e non sarebbe giusto, non sarebbe elegante e rispettoso fare passare oggi una delibera di questo tipo e non affrontare invece veramente questi due problemi di cui uno ho già parlato per riagganciarmi al la sua frase finale in modo che chi segue da casa o chi ci ha segui to oggi avessero già idea di cosa si parlava. Questo primo punto è molto importante. Noi siamo disposti, sicuramente, se c'è una promessa di questo tipo, ad astenerci, se vediamo che c'è da parte della Giunta una volontà di affrontare ma, veramente, questo problema, non a parole, ma ad affrontarlo seriamente. So che vi siete già incontrati giovedì, però ancora non è emerso questo aspetto. L'altro punto è altrettanto importante. Ovvero, non tutti lo sanno, ci sono due tabelle per poter fare questi calcoli. Uno è una tabella che viene utilizzata dai privati e si chiama OSMI, e l'altra è utilizzata dal pubblico e si chiama OMI. Con i numeri forse è più chiara al pubblico. Stiamo parlando innanzitutto di case costruite molte decine di anni fa, quindi non case sicuramente in classe A, stiamo parlando di case sicuramente tutte in classe G, forse non tutte ma la maggio parte sicuramente... Quindi chi è di Paderno con questi numeri può capire. Allora il  valore OSMI è 2.250,00 euro, dal quale comunque decurtate un 15%, almeno lo avete fatto in passato quindi si arriva a 1.912,00 euro a metro quadrato. Questo è il calcolo che voi applicate. La tabella OMI invece parla di un valore di 1.450,00 euro al metro quadrato. Allora qui siamo tutti padernesi credo e quindi fare due calcoli, senza parlare di cosa fa la Legge eccetera, ci possiamo arrivare facilmente. Quindi ognuno ha una casa, ognuno riesce a fare le valutazioni della propria casa e di quella dei vicini e può capire cosa significa attribuire un valore di circa 2.000,00 euro al metro quadro, anziché 1.500,00 euro al metro quadro. Sono due numeri completamente diversi, due numeri distanti l'uno dall'altro, stiamo parlando di case, ripeto, quasi totalmente in classe G. Penso che quando abbiamo iniziato questi discorsi molti di noi non capivano questo problema ma ormai penso che questa cosa sia chiara a tutti . E' un argomento che interessa tantissimi cittadini e quindi, secondo noi, strappare noi oggi una promessa in questo senso per questidue punti farebbe cambiare sicuramente il nostro voto (*). Grazie.

(*) La chiusura da parte della maggioranza di centrodestra compatta è stata tale da comportare l’uscita dall’aula al momento del voto da parte dei consiglieri del MoVimento 5 Stelle (e dei cittadini presenti).

Presidente
Grazie consigliere Cezza. Prego consigliere Caputo.

Consigliere Caputo

Consigliere Daniela Caputo (Partito Democratico)
Chiaramente so che rispetto all'intervento che feci in commissione territorio, qualcosa si è mosso, so che comunque nelle more tra la prima seduta di consiglio ad oggi, l'Assessore Tonello ha avuto modo di ascoltarci e ascoltando i banchi dell'opposizione, perché non mi voglio assolutamente prendere il merito di quello che è stato fatto in modo sinergico... di ascoltare il comitato “cara terra mia” e questo è assolutamente apprezzabile, anche perché appunto, insomma la parte diciamo storica di quello che è stato fino adesso ce l'ha ricordato Lei e, quindi, è inutile soffermarci, sicuramente un pasticciaccio, sicuramente. Proprio perché comunque quella norma criptica ha portato una disuguaglianza sociale all' interno di tanti territori, compreso quello di Paderno Dugnano, perché, diciamo che, senza ritornare ad utilizzare la formula di diritto da doversi interpretare, abbiamo visto che ad, un certo punto, avevamo una definizione dove il criterio da doversi determinare poteva essere su 100, in altri casi era diventato 30, questa volta siamo al 50. Quindi effettivamente abbiamo una discrasia tra tutte queste interpretazioni. Di questo ne prendiamo atto, nessuno di noi.. diciamo che lo subiamo, però è sicuramente in nostro potere invece andare ad incidere su quell'altro valore e quindi mi rifaccio all'intervento chiaramente del consigliere Cezza, perché su quell'interpretazione, per quanto io possa nutrire ancora delle speranze, tra virgolette, nel senso che secondo il mio punto di vista, ma non voglio insistere più di tanto, trattandosi comunque di un parere della Corte dei Conti in Sezione Autonomie, è un mero parere, perché comunque è una delibera, non è un a sentenza. Però lasciamo perdere questo. Diamo per assodato questo parere, è importante però quanto diceva il consigliere Cezza relativamente al problema proprio di valutazione del valore a metro quadro, parliamo proprio in termini di soldoni. Quella parte, quell'aspetto dove siamo noi Amministrazione Comunale che possiamo fare qualcosa, perché la parte comunque relativa all'interpretazione della norma, diciamo, esula un po' dalle nostre competenze, ci viene calata dall'alto e fondamentalmente non spetta esattamente a noi, però su questo aspetto che è la possibilità di andare poi a fare quelle che sono delle perizie e, quindi, delle effettive valutazioni degli immobili, di tutti quegli immobili. All'epoca mi ero presa il numero. Il dato. Avevamo detto che erano 2500 appartamenti in diritto di superficie di cui 407 poi riscattati e quindi ne rimangono ancora 2000 da trasferirsi ecco sarebbe su quei 2000 da trasferirsi poter effettivamente trovare una quadra e poter addivenire a strappare come diceva il consigliere Cezza, una promessa da parte dell'amministrazione e riferirci non tanto più a quei valori di mercato, diciamo civili, di mercato privato, ma di andare a vedere i valori del borsino OMI, quindi dell'Osservatorio di Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate dell'organismo pubblico, proprio perché su quelli potremmo andare a ristabilire un equilibrio forse a ristabilire anche un valore più prossimo al vero, in virtù del fatto, lo sottolineava il collega precedentemente, che stiamo parlando di immobili che non sono immobili di estremo lusso, in classe A, B o C, ma stiamo parlando di immobili di generazioni superate di classe G e che, quindi, meriterebbero, probabilmente, un attenzionamento diverso e, trattandosi comunque di riscatto di superficie, quindi al l'interno di una logica pubblica, non vedersi applicare un parametro che dovremmo utilizzare per gli immobili privati, effettivamente andargli ad applicare probabilmente, anzi togliamo il probabilmente, sicuramente un valore di mercato attraverso il valore OMI. Quindi Io lo caldeggio molto perché, in quel caso forse, riandremo a dare una sorta di equilibrio sociale, che forse è quello che ci compete di più perché, effettivamente, per quanto riguarda il resto, l'abbiamo vissuto come calato un po' calato giustamente un pò dall'alto, perché nessuno di noi può incidere più di tanto su un' interpretazione che è una norma di Legge, che è un parere dato comunque da una Corte in Sezione Autonomie. Quindi mi sento di essere abbastanza sulle linee comunque del collega e voglio valutare anche positivamente l'aspetto comunque positivo del fatto che finalmente, dopo tanto tempo, si abbia avuto la voglia di sentire anche un comitato che è comunque portatore di quegli interessi diffusi e non era più sol tanto il sentire individualmente quei 110, come Lei ricordava in Commissione Territorio, persone che avevano già visto trasferirsi gli immobili. Questa volta avete fatto un passo avanti quindi io, diciamo che non mi sento di criticarVi fino in fondo però è pur vero che aspetto di vedere un ulteriore passo. Voglio che al di là dell' incontro che forse è stato uno spiraglio di apertura, voglio una presa di posizione più concreta e che si dia la possibilità di dire ok, di questi immobili che sono comunque immobili da doversi attenzionare, vogliamo periziarli, valutarli comunque attraverso l'Osservatorio del Mercato Immobiliare attraverso un organismo pubblico. Grazie.



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