mercoledì 31 luglio 2013

A Paderno Dugnano i valori sono stati suggeriti dalla Corte dei Conti ?






Il Vicesindaco Gianluca Bogani ascolta i 
suggerimenti della
Corte dei Conti




Il settimanale “Il notiziario” del 26 luglio pone in evidenza i contenuti di un articolo del blog Cara Terra Mia, con il quale l’Amministrazione Alparone-Bogani è stata posta di fronte all’evidenza dell’enorme difformità tra gli importi proposti dal vicino Comune di Limbiate e gli importi imposti dall’attuale amministrazione di Paderno Dugnano ai proprio cittadini.

Rimandiamo per la lettura integrale del nostro articolo alla pagina:


Incredibili differenze tali che vengono giudicate da Il notiziario quali un nuovo e significativo tassello per dimostrare che il prezzo rivendicato dall’amministrazione comunale padernese non è congruo.

Ecco cosa scrive il periodico, che ringraziamo per la costante attenzione ad una questione che risulta ogni giorno più paradossale:




Come si vede il Vicesindaco Gianluca Bogani ha voluto dare il Suo contributo nella specifica questione. Per prima cosa ci sia consentito un apprezzamento.

Per la prima volta da ormai due anni, un esponente del centro destra padernese si rende conto che non si tratta di leggi che sarebbero cambiate tra il 2010 e il 2011

Sembra che anche il palazzo abbia compreso che le leggi sono sempre le stesse, nessuna variazione legislativa nel frattempo intervenuta. Il Vicesindaco Gianluca Bogani getta in un cestino gli “imprecisi” comunicati stampa del PDL e della Lega Nord dell’ottobre 2011, ed anche le Sue dichiarazioni relative a “sentenze” della Corte dei Conti. I pareri della stessa vengono riclassificati solo come “suggerimenti”, un incredibile ed inaspettata fuga in solitaria del nostro (ci sia consentito questa volta) Bogani che avrà certamente spiazzato il Sindaco Alparone.
Allora tutto bene? No, certamente no, come sempre imprecisioni, genericità e frasi fatte, per poter giustificare un comportamento dell’amministrazione padernese che non ha nessuna giustificazione.

Limbiate probabilmente è partita da valori di mercato più bassi. Magari aggiungiamo noi corretti, magari le case vecchie non vengono considerate nuove, e magari non si sono cercate difformità tra i cittadini per fare cassa.

e magari non c’erano storie pregresse
. Queste parole meriterebbero di aprire un capitolo su cui in futuro dovremo certamente tornare. Nell’esempio tra i diversi importi esposti nell’articolo, dobbiamo dire che le storie pregresse, è vero a Paderno ci sono, ma dovrebbero andare in direzione favorevole ai cittadini e non il contrario.


Tutti i condomini 167, di Paderno, di Limbiate o di ogni altro comune, hanno già pagato interamente, e senza sconti, l’importo definito per l’espropriazione dei terreni, oltre naturalmente agli oneri di urbanizzazione.

Nei 9.836 euro dell’esempio padernese è inserita un’altra vicenda paradossale, quel cittadino ha già pagato di più. L’importo presunto di esproprio è stato molto più alto (circa il doppio) dell’importo di esproprio definito. A questo avrebbe fatto seguito un rimborso mai giunto nelle tasche dei cittadini, ma emerso solo oggi nelle pieghe della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Di questo giallo, con sparizioni di documenti (se mai fossero esistiti) ne sanno qualcosa anche gli uffici comunali, il Vicesindaco può facilmente avere informazioni in sede.

Certe storie pregresse dovrebbero incidere a favore dei cittadini padernesi.

L’auspicio è che vengano veramente colti i “suggerimenti” della Corte dei Conti:




La Corte dei Conti:

-       Non ha detto di creare discriminazioni tra cittadini;

-       Non ha detto di aumentare gli importi richiesti;

-       Non ha detto che è vietato prevedere sconti;

-       Non ha detto che non si possano fare rateizzazioni pluriennali;

-       Non ha detto che il rogito tramite i servizi comunali debba essere riservato ad alcuni e non a tutti;

-       Non ha detto che gli introiti possono essere usati per cose diverse dall’edilizia sociale;

-       Non ha detto che certi suggerimenti, male interpretati, fossero indirizzati agli amministratori di Paderno Dugnano e non già anche a quelli di Limbiate.

La Corte dei Conti a Sezioni riunite con la Delibera n. 22/CONTR/11 del 14 aprile 2011 sopra parzialmente riportata ha “suggerito” che l’amministrazione deve, in ogni caso, nel rispetto finalità agevolatrici sottese al disposto normativo:

“soddisfare le esigenze di uniformità”

Non entriamo nel merito della sterile polemica del Vicesindaco Bogani con il centrosinistra, in merito alla quantità delle proposte formulate. Spetta ad altri la risposta, che pensiamo non possa mancare. Noi chiediamo all’amministrazione, a qualunque amministrazione, un lavoro qualitativamente apprezzabile, corretto ed equo, e non un banale gettare le reti nella speranza che qualche pesce abbocchi per fare un po’ di cassa a spese dei cittadini.

equità e parità di trattamento

A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie

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