Il Vicesindaco Gianluca Bogani ascolta i
suggerimenti della
Corte dei Conti
suggerimenti della
Il settimanale “Il notiziario” del 26 luglio
pone in evidenza i contenuti di un articolo del blog Cara Terra Mia, con il
quale l’Amministrazione Alparone-Bogani è stata posta di fronte all’evidenza
dell’enorme difformità tra gli importi proposti dal vicino Comune di Limbiate e
gli importi imposti dall’attuale amministrazione di Paderno Dugnano ai proprio
cittadini.
Rimandiamo per la lettura integrale del nostro
articolo alla pagina:
Incredibili differenze tali che vengono
giudicate da Il notiziario quali “un nuovo e
significativo tassello” per dimostrare che il prezzo rivendicato
dall’amministrazione comunale padernese non è congruo.
Ecco cosa scrive il periodico, che ringraziamo
per la costante attenzione ad una questione che risulta ogni giorno più
paradossale:
Come si vede il Vicesindaco Gianluca Bogani ha
voluto dare il Suo contributo nella specifica questione. Per prima cosa ci sia
consentito un apprezzamento.
Per
la prima volta da ormai due anni, un esponente del centro destra padernese si
rende conto che non si tratta di leggi che sarebbero cambiate tra il 2010 e il
2011.
Sembra che anche il palazzo abbia compreso che le
leggi sono sempre le stesse, nessuna variazione legislativa nel frattempo
intervenuta. Il Vicesindaco Gianluca Bogani getta in un cestino gli “imprecisi”
comunicati stampa del PDL e della Lega Nord dell’ottobre 2011, ed anche le Sue
dichiarazioni relative a “sentenze” della Corte dei Conti. I pareri della
stessa vengono riclassificati solo come “suggerimenti”, un incredibile ed
inaspettata fuga in solitaria del nostro (ci sia consentito questa volta) Bogani che avrà
certamente spiazzato il Sindaco Alparone.
Allora tutto bene? No, certamente no, come
sempre imprecisioni, genericità e frasi fatte, per poter giustificare un
comportamento dell’amministrazione padernese che non ha nessuna
giustificazione.
“Limbiate probabilmente è partita da valori
di mercato più bassi”. Magari aggiungiamo noi corretti, magari le
case vecchie non vengono considerate nuove, e magari non si sono cercate
difformità tra i cittadini per fare cassa.
“e magari non c’erano storie pregresse”. Queste parole meriterebbero di aprire un capitolo su cui in futuro dovremo certamente tornare. Nell’esempio tra i diversi importi esposti nell’articolo, dobbiamo dire che le storie pregresse, è vero a Paderno ci sono, ma dovrebbero andare in direzione favorevole ai cittadini e non il contrario.
Tutti i condomini 167, di Paderno, di Limbiate o
di ogni altro comune, hanno già pagato interamente, e senza sconti, l’importo
definito per l’espropriazione dei terreni, oltre naturalmente agli oneri di
urbanizzazione.
Nei 9.836 euro dell’esempio padernese è inserita
un’altra vicenda paradossale, quel cittadino ha già pagato di più. L’importo
presunto di esproprio è stato molto più alto (circa il doppio) dell’importo di
esproprio definito. A questo avrebbe fatto seguito un rimborso mai giunto nelle
tasche dei cittadini, ma emerso solo oggi nelle pieghe della trasformazione del
diritto di superficie in diritto di proprietà. Di questo giallo, con sparizioni di documenti (se mai fossero
esistiti) ne sanno qualcosa anche gli uffici comunali, il Vicesindaco può
facilmente avere informazioni in sede.
Certe storie pregresse dovrebbero incidere a favore dei cittadini
padernesi.
L’auspicio è che vengano veramente colti i
“suggerimenti” della Corte dei Conti:
La Corte dei Conti:
-
Non ha detto di creare discriminazioni tra
cittadini;
-
Non ha detto di aumentare gli importi richiesti;
-
Non ha detto che è vietato prevedere sconti;
-
Non ha detto che non si possano fare
rateizzazioni pluriennali;
-
Non ha detto che il rogito tramite i servizi
comunali debba essere riservato ad alcuni e non a tutti;
-
Non ha detto che gli introiti possono essere
usati per cose diverse dall’edilizia sociale;
-
Non ha detto che certi suggerimenti, male
interpretati, fossero indirizzati agli amministratori di Paderno Dugnano e non
già anche a quelli di Limbiate.
La
Corte dei Conti a Sezioni riunite con la Delibera n. 22/CONTR/11 del
14 aprile 2011 sopra parzialmente riportata ha “suggerito” che l’amministrazione deve, in ogni caso, nel rispetto finalità
agevolatrici sottese al disposto normativo:
“soddisfare le esigenze di
uniformità”
Non entriamo nel merito della sterile polemica
del Vicesindaco Bogani con il centrosinistra, in merito alla quantità delle
proposte formulate. Spetta ad altri la risposta, che pensiamo non possa mancare.
Noi chiediamo all’amministrazione, a qualunque amministrazione, un lavoro
qualitativamente apprezzabile, corretto ed equo, e non un banale gettare le
reti nella speranza che qualche pesce abbocchi per fare un po’ di cassa a spese
dei cittadini.
equità e
parità di trattamento
A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie
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