Tra il 2009 e il 2011, fino al 96 % degli abitanti delle città è
stato esposto a concentrazioni di particolato fine (PM 2.5) superiori ai limiti delle linee guida dell'OMS e fino al 98
% è stato esposto a livelli di ozono (O3) superiori alle linee guida dell'OMS.
Un numero inferiore di cittadini UE e’ stato esposto a concentrazioni di PM2.5
e O3 superiori ai limiti o agli obiettivi stabiliti dalla legislazione
UEen.
Notizia tratta da:
Pianura Padana: PM2,5 > 30
mcg/mc (limite 25)
USA: previsto < 12 mcg/mc
(adesso 15)
Tra i cittadini esposti a concentrazioni di PM2,5, superiori ai
limiti, ci siano noi, ancora una
volta l’aria che respiriamo è tra le peggiori
d’Europa.
Veniamo a sapere che
negli Usa la soglia di rischio scende a 12 microgrammi/mc, in Europa è 25, ma
come si può vedere dalla cartina precedente tratta dal Rapporto 2013
sulla Qualità dell’Aria in Europa dell’Agenzia Europea per
l’Ambiente (EEA), nell’Area di cui anche Paderno Dugnano fa parte, i limiti, pur
elevati, non sono nemmeno rispettati.
Viene specificato che ha un impatto negativo sulla salute il
particolato fine a livello di PM2,5
prodotto dall'inquinamento dell'aria dovuto al traffico automobilistico: provoca mortalità
prematura in bambini e adulti; innesca l'infiammazione sistemica, altera i ritmi cardiaci,
peggiora l'asma, la bronchite cronica e altre malattie respiratorie non escluso
il cancro del polmone.
Lo hanno mostrato con numerosi dati, gli esperti internazionali
riuniti a Milano per un Seminario Internazionale promosso da Pier Mannuccio Mannucci, Direttore
scientifico dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Sergio Harari, Direttore della Divisione Malattie respiratorie
dell'Ospedale San Giuseppe. Per l'elvetico Nino Kuenzli l'inquinamento
dell'aria in caso di gravidanza incide sullo sviluppo polmonare del neonato
oltre a provocare un minor peso alla nascita dei bambini, che hanno un rischio
del 60-70% in più di sviluppare asma. Inoltre, l'esposizione cronica al PM2.5
aumenta il rischio di morire di cancro
polmonare e di malattie cardiovascolari, secondo l'americano Joel Schwartz,
epidemiologo di Harvard, considerato uno dei massimi esperti del mondo, che ha
citato studi recenti che indicano come il
rischio di mortalità da particolato è maggiore di quanto si credesse.
''Negli Usa - ha detto - ci si prepara ad abbassare la soglia accettabile di
PM2,5 da 15 a 12 microgrammi per metro cubo, laddove in Europa si è ancora a
25. Schwartz ha anche confermato il pericolo del Black Carbon, dicendo che
questo prodotto della combustione incompleta dei carburanti, insieme all' SO4 è
associato a stress ossidativo e infiammazione dei polmoni, oltre che a
particolari mutazioni del Dna favorenti l'asma. Il Black Carbon è stato oggetto
di studio da parte del tecnico ambientale Ario Alberto Ruprecht, che basandosi
su questo indicatore ha misurato la differenza di inquinamento tra la zona a
traffico limitato (ZTL) di Milano e quella immediatamente esterna, rilevando
nella ZTL valori inferiori del 47% e nella zona pedonale (piazza del Duomo) del
60%. ''Oggi abbiamo una solida documentazione sul danni dell'inquinamento
dell'aria - ha commentato Mannucci - a carico di malattie come il tumore
polmonare. Potrebbe essere la
spiegazione ai tanti tumori del polmone che colpiscono i non fumatori'.
Per Harari:
''i dati americani di città come New York, Boston, Los Angeles,
ci dicono che anche da noi è possibile ridurre gli inquinanti''.
Notizia tratta da:
In questo contesto si ha il coraggio di
pensare alla realizzazione di una strada (il mostro) di 14 corsie a cielo
aperto in un contesto fortemente antropizzato e con livelli di inquinamento già
inaccettabili.
Qualcosa si può fare per Paderno Dugnano
e tutto il nord Milano:
1)
Non peggiorare la già tragica situazione
dell’inquinamento, non solo atmosferico, realizzando la Rho – Monza interrata;
2)
Interrare la Milano – Meda, la situazione attuale non è
compatibile con la salute e la vita delle persone;
3)
Prevedere un trasporto pubblico efficiente, degno
della città metropolitana, non solo in direzione nord-sud, ma anche est-ovest;
4)
Sviluppare la mobilità sostenibile.
è possibile non aumentare
ma ridurre gli inquinanti
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