sabato 23 novembre 2013

Inquinamento: dove si vuole costruire il “mostro” della Rho – Monza il PM2,5 è già oltre i 30 microgrammi per metro cubo


C’è chi guarda avanti e chi guarda indietro
Tra il 2009 e il 2011, fino al 96 % degli abitanti delle città è stato esposto a concentrazioni di particolato fine (PM 2.5) superiori ai limiti delle linee guida dell'OMS e fino al 98 % è stato esposto a livelli di ozono (O3) superiori alle linee guida dell'OMS. Un numero inferiore di cittadini UE e’ stato esposto a concentrazioni di PM2.5 e O3 superiori ai limiti o agli obiettivi stabiliti dalla legislazione UEen.
Notizia tratta da:

Pianura Padana: PM2,5 > 30 mcg/mc (limite 25)
USA: previsto < 12 mcg/mc (adesso 15)

Tra i cittadini esposti a concentrazioni di PM2,5, superiori ai limiti, ci siano noi, ancora una
volta l’aria che respiriamo è tra le peggiori d’Europa.


Veniamo a sapere che negli Usa la soglia di rischio scende a 12 microgrammi/mc, in Europa è 25, ma come si può vedere dalla cartina precedente tratta dal Rapporto 2013 sulla Qualità dell’Aria in Europa dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), nell’Area di cui anche Paderno Dugnano fa parte, i limiti, pur elevati, non sono nemmeno rispettati.

Viene specificato che ha un impatto negativo sulla salute il particolato fine a livello di PM2,5 prodotto dall'inquinamento dell'aria dovuto al traffico automobilistico: provoca mortalità prematura in bambini e adulti; innesca l'infiammazione sistemica, altera i ritmi cardiaci, peggiora l'asma, la bronchite cronica e altre malattie respiratorie non escluso il cancro del polmone.

Lo hanno mostrato con numerosi dati, gli esperti internazionali riuniti a Milano per un Seminario Internazionale promosso da Pier Mannuccio Mannucci, Direttore scientifico dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Sergio Harari, Direttore della Divisione Malattie respiratorie dell'Ospedale San Giuseppe. Per l'elvetico Nino Kuenzli l'inquinamento dell'aria in caso di gravidanza incide sullo sviluppo polmonare del neonato oltre a provocare un minor peso alla nascita dei bambini, che hanno un rischio del 60-70% in più di sviluppare asma. Inoltre, l'esposizione cronica al PM2.5 aumenta il rischio di morire di cancro polmonare e di malattie cardiovascolari, secondo l'americano Joel Schwartz, epidemiologo di Harvard, considerato uno dei massimi esperti del mondo, che ha citato studi recenti che indicano come il rischio di mortalità da particolato è maggiore di quanto si credesse. ''Negli Usa - ha detto - ci si prepara ad abbassare la soglia accettabile di PM2,5 da 15 a 12 microgrammi per metro cubo, laddove in Europa si è ancora a 25. Schwartz ha anche confermato il pericolo del Black Carbon, dicendo che questo prodotto della combustione incompleta dei carburanti, insieme all' SO4 è associato a stress ossidativo e infiammazione dei polmoni, oltre che a particolari mutazioni del Dna favorenti l'asma. Il Black Carbon è stato oggetto di studio da parte del tecnico ambientale Ario Alberto Ruprecht, che basandosi su questo indicatore ha misurato la differenza di inquinamento tra la zona a traffico limitato (ZTL) di Milano e quella immediatamente esterna, rilevando nella ZTL valori inferiori del 47% e nella zona pedonale (piazza del Duomo) del 60%. ''Oggi abbiamo una solida documentazione sul danni dell'inquinamento dell'aria - ha commentato Mannucci - a carico di malattie come il tumore polmonare. Potrebbe essere la spiegazione ai tanti tumori del polmone che colpiscono i non fumatori'.

Per Harari:
''i dati americani di città come New York, Boston, Los Angeles, ci dicono che anche da noi è possibile ridurre gli inquinanti''.

Notizia tratta da:
In questo contesto si ha il coraggio di pensare alla realizzazione di una strada (il mostro) di 14 corsie a cielo aperto in un contesto fortemente antropizzato e con livelli di inquinamento già inaccettabili.
Qualcosa si può fare per Paderno Dugnano e tutto il nord Milano:
1)    Non peggiorare la già tragica situazione dell’inquinamento, non solo atmosferico, realizzando la Rho – Monza interrata;
2)    Interrare la Milano – Meda, la situazione attuale non è compatibile con la salute e la vita delle persone;
3)    Prevedere un trasporto pubblico efficiente, degno della città metropolitana, non solo in direzione nord-sud, ma anche est-ovest;
4)    Sviluppare la mobilità sostenibile.
è possibile non aumentare
ma ridurre gli inquinanti





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