martedì 14 giugno 2016

Il Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 9 maggio 2016: approvazione del verbale delle sedute del 21 marzo (parte 3 di 3)

 
l valore delle case economiche e popolari 167 secondo la maggioranza di centrodestra:

“diventato proprietario può vendere questo appartamento, però lo vende a prezzo di mercato. A 2200, 2300, 2500.”


Poniamo l’attenzione sulla trascrizione degli interventi in Consiglio Comunale relativi al dibattito sull’adeguamento delle modalità di determinazione dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie del 21 marzo 2016.
Quanto riportato è la trascrizione integrale della trascrizione, evidenziando e commentando alcuni significativi passaggi.


Presidente

Grazie capogruppo Abbati. Prego capo gruppo Riboldi.


Consigliere Riboldi

Fabrizio Riboldi (Lega Nord - Lega Lombarda)
Sì. E' una riflessione. E' chiaro che noi qui stasera dobbiamo votare per permettere alla Giunta, al Consiglio, esprime l'approvazione, a una modifica per rendere possibile la continuazione della conversione del diritto si superficie. Perché con l'intervento delle Sezioni riunite della Corte, noi dobbiamo adeguarci a quello che è stato deciso. Quindi questo è un atto dovuto in un certo senso. Tutto il resto invece è una valutazione. Una valutazione da fare nell'interesse dei cittadini, ma anche nel l'interesse di chiarezza e giustizia, perché mi pongo questa riflessione. Oggi uno ottiene, oltre che la riduzione fino al 50%, la valutazione che dice non più a 1500 ma a 800, quello che si vuole, 15 giorni dopo, diventato proprietario può vendere questo appartamento, però lo vende a prezzo di mercato. A 2200, 2300, 2500. Quindi con una plusvalenza ed un guadagno veramente sicuro (*). Allora detto questo io non sto dicendo che sarà così o no. Oggi, stasera non è in discussione questa valutazione, che verrà fatta con la disponibilità dell'assessore che è stata dimostrata... l'interesse che nessuno deve essere tartassato oppure venga succhiato il sangue ai cittadini, per l'amor di Dio. Qui dobbiamo solamente adeguarci ad una regola che dice non più il 40%, non più la possibilità del 50% cioè vendere fatto 100 a 30, ma una massimale di 50. Questa è la del ibera ed il voto che dobbiamo dare. Tutto il resto è una valutazione che si farà ma non è in discussione di stasera.

(*) Ogni cittadino, e non solo proprietario di un’abitazione economica e popolare 167, cosciente del reale valore di mercato della propria abitazione, è in grado di misurare la ragionevolezza dei dati esposti nella “riflessione”. Ogni commento è superfluo.

Presidente


Grazie capogruppo Riboldi: Prego capogruppo Caniato.



Antonella Caniato (Partito Democratico)
Io faccio un paio di passaggi. Avessimo votato questa delibera la settimana scorsa, io non avrei partecipato al voto. Come, se non ricordo male, non abbiamo partecipato, come Partito Democratico nella precedente deliberazione quella del 7 aprile 2014. E come credo abbiamo votato contrario nella precedente ancora, probabilmente era il 2012, non ricordo. Perché su questo tema abbiamo già votato tre volte se non ricordo male. Una prima volta in cui c'era tutto uno studio e c'era stata una scelta di questa stessa Amministrazione di applicare alcuni parametri, di mandare le prime comunicazioni, se vi ricordate, era il 2010, 2011. Per noi una serata in via Armstrong, per chiarirci quali erano stati i meccanismi, molto partecipata. Per voi un braccio di ferro rispetto alle prime lettere arrivate sei anni fa. Poi siamo tornati, e anche all'epoca quando la delibera è stata votata c'erano dubbi interpretativi o comunque scelte fatte rispetto ad una interpretazione piuttosto che ad un altra. I termini della discussione bisognerebbe andare a riguardarli nei verbali molto dettagliati dell'epoca, ma ricordo che fu una discussione abbastanza vivace. Nel 2014 abbiamo rivotato perché abbiamo riparametrato in base ad un'altra interpretazione o comunque a nuovi indicazioni arrivate. Oggi ci ritroviamo a votare un'altra volta. E nulla vieta che fra sei mesi, un anno ad altra interpretazione ci si possa ritrovare a votare. Allora qua è schizofrenica la situazione. Schizofrenica per il cittadino che in questi anni ha ricevuto più volte comunicazioni rispetto a: questi sono i conteggi; questo è quello che mi devi dar; questo è quello che porterai... Io mi domando, questo ragionamento per arrivare a dirmi, ma perché oggi ci adeguiamo? Abbiamo questa fretta di prendere l'interpretazione della Corte dei Conti, che è una cosa del marzo 2015, oggi siamo a marzo 2016? Abbiamo avuto la fretta, poi magari mi sbaglio, mi chiedo da cittadino e da consigliere che capisce poco, la fretta di chiudere tutte le possibilità di aderire a proposte vecchie il 29 di febbraio in commissione capigruppo? Perché riteniamo come vincolante ed obbligatorio un parere espresso in audizione parlamentare? Perché nella delibera viene riportata questa cosa. Come se tra le motivazioni di una delibera come atto amministrativo, il parere di un Ministro o di una risposta parlamentare sia un parere vincolante, normativamente non contestabile, dal punto di vista di chi potrebbe impugnare la delibera. Allora io non sono un tecnico. Sono meno brava dei vostri dirigenti, però dei dubbi rispetto alle motivazioni che vengono riportate in delibera ce li ho. Allora mi f ermo rispetto a questa cosa, perché poi, ritorno a quello che dicevo all'inizio, non uscirò dall'aula, a differenza di Maestri, non perché non volesse partecipare ma perché secondo il suo punto di vista, va spiegata l'assenza di Maestri, c'è un conflitto di interessi rispetto ad una sua posizione personale di proprietà della famiglia rispetto a questa questione della 167, per cui correttamente è uscito dall'aula e non partecipa alla discussione (*). Noi non usciamo, probabilmente ci asterremo, anche se tendenzialmente io vorrei non votarla questa delibera, avrei voluto e mi fa piacere l'incontro con l'assessore che però è arrivato a metà della settimana dopo la convocazione del primo Consiglio comunale, per cui ben venga che abbiamo prolungato i lavori e forse c'è stata l'opportunità. Forse doveva venire dopo la Commissione Capigruppo, quindi prima del 15, è sempre una questione di metodo, ma mi sarebbe piaciuto che questa sera non venisse dibattuta, dopo l'incontro e si venisse a dire, proviamo a farci una riflessione un pochino più meditata rispetto a quelli che possono essere i punti di accordo che avete trovato comunque le ipotesi di lavoro futuro, invece di una delibera che, va bene, prende atto, ci obbliga a dire siamo d'accordo o non siamo d'accordo, ci asteniamo, ma che non ha approfondito, chiarito, se non nelle intenzioni , come ci si intende muovere, quindi applichiamo un parere. Applichiamo delle questioni. Per cui io ripeto, tendenzialmente io avrei voluto uscire, sentito il gruppo, staremo all'interno del consiglio, ci asterremo, non voteremo contro, ma non ci piace questa modalità di lavoro. Non votiamo contro perché si è aperta, perché altrimenti il voto era contrario o saremmo usciti dall'aula.

(*) Esemplare il comportamento del consigliere Maestri, conforme al disposto del Regolamento del Consiglio Comunale, in particolare all’articolo 12 che impone l’astensione obbligatoria e anche l'obbligo di allontanarsi dalla sala delle adunanze durante la trattazione di detti affari. Tale obbligo non è stato rispettato il 7 aprile del 2014 da alcuni consiglieri di maggioranza, risultando indispensabili per l’approvazione di una, da subito, contestata deliberazione sulla questione 167.



Presidente
Grazie capogruppo Caniato. Se non ci sono altri interventi chiudo la discussione e do la parola all'assessore Tonello.


Assessore Tonello

Assessore Andrea Tonello (Forza Italia)
Grazie Presidente. Ringrazio il Consigliere Riboldi perché con il suo intervento ha riportato il tema della serata rispetto a quello che doveva essere la discussione in Consiglio Comunale, quindi di fatto della modalità di adeguamento dei corrispettivi in riferimento ad un parere espresso dalla Corte dei Conti riunitasi in Sezioni congiunte, appunto, non è una questione di voglia. Ricevo qualunque cittadino. La questione è che devo essere anche interpellato per poter ricevere i cittadini ed i comitati. Sicuramente non negherò mai un appuntamento su un tema così importante. Mentre per quanto riguarda l'altro tema che è stato sollevato questa sera, rispetto a quello che è il valore venale, faccio una premessa: la stima qualsiasi stima, un qualunque metodo di stima, deve arrivare ad uno stesso valore. Nel senso che se questo vale 100, possiamo partire da qualsiasi parametro, da qualsiasi riferimento, ma ad un certo punto tutti quanti dobbiamo arrivare a dire che questo vale 100. Perché se no vuol dire che c'è la possibilità discrezionale di mettere parametri, pesi e contrappesi per pilotare il risultato (*). Sicuro che serve la trasparenza e, quindi questi è un impegno che prendo, rispetto ai cittadini. Perché i cittadini quando in maniera trasparente può rifare il calcolo perché dotato degli strumenti ed è dotato del metodo, può correggere un errore materiale. Su quello sono d'accordo se ci sono errori materiali, questi errori materiali verranno corretti. E' superficiale riferirsi a valore OMI, OSMI o a un altro valore se non si conosce la formula del valore di trasformazione. Perché il valore di trasformazione non è altro che un valore dell' immobile, quindi del terreno costruito, quindi del suo immobile, dove ad un certo punto vado a dedurre dei costi che sono stati sostenuti per realizzare l'immobile, quindi il costo di costruzione, gli oneri di urbanizzazione, gli oneri finanziari, la progettazione, le spese generali, fatta questa sottrazione, devo attualizzare rispetto a quello che è il periodo che serve per costruire tale immobile. Quindi ho il valore del terreno, per dire se questo valore è troppo alto qualcuno potrebbe decidere di non costruire perché non è disposto a spendere per fa stara in piedi l'operazione immobiliare. E' chiaro che il valore del terreno non dipende da cosa ci vado a costruire sopra. Nel senso che il valore del terreno intrinseco dipende dalla sia localizzazione. Fatto 100 il valore di costruzione a Paderno Dugnano, costruire a Milano è sempre 100. Cioè la sabbia, il cemento, i mattoni, le tegole sempre quello è il prezzo di riferimento. Il costo della manodopera a Milano e a Paderno Dugnano è paragonabile, a meno che ci si debba arrivare con l'elicottero a Milano. Sto parlando di aree omogenee. Allora cosa significa. Significa Paderno Dugnano ha un valore del terreno inferiore a Milano, perché è meno servito, è più lontano, non è in una situazione comoda, non ha la metropolitana. Quindi la stima è un metodo che è scientifico quindi noi dobbiamo trovare l'accordo o capire quale è il metodo utilizzato. Dopo di che, partire da un costo di costruzione nuovo, applicare un degrado, partire da un valore... io vi dico che alla fine di tutte le normative c'è sempre la stessa frase: “il costo dell'area così determinato”, quindi rispetto agli algoritmi proposti da sempre,” non può essere maggiore di quello stabilito dal Comune per le aree cedute di rettamente in diritto di proprietà al momento della trasformazione di cui al comma 47 dell'articolo 31. Cosa vuol dire che se il Comune decide di vendere dei terreni per fare case ha già stabilito qual'è il valore del terreno quindi non devo neanche procedere con una stima con il metodo di trasformazione. Potrei utilizzare direttamente i l valore venale del terreno, perché lo conosco. Noi utilizziamo il metodo ”valore di trasformazione“ perché non conosciamo il valore venale del terreno, perché il terreno a sua volta è stato espropriato con una normativa che teneva conto del prezzo dell'agricolo, rivalutato con le rendite domenicali, piuttosto che di altre cose. Oggi il Consiglio comunale si trova ad esprimersi a favore, o contro o astenersi, rispetto a quello che è un adeguamento di un calcolo che viene dopo tutto il discorso della stima. E c'è un'assunzione di responsabilità. Non è solo un atto dovuto e ci mancherebbe perché è il Consiglio comunale che ha la facoltà di decidere qual'è la riduzione da applicarsi fino al 50%. Allora è chiaro. Perché la si porta oggi . Perché alcuni consiglieri nel Consiglio comunale del 2014 non hanno partecipato al voto. E allora mi dica il Consiglio Consiglio comunale qual e delibera proporre. Una delibera che non tiene conto del parere della Corte dei Conti riunitasi in Sezioni congiunte? Perché è solo un parere? Consiglio Comunale vuole una delibera dove ad un certo punto la riduzione è fissata al 40%? In modo tale da dire ad un certo punto, non entro nel merito della questione, la vecchia normativa faceva riferimento al 60% del valore venale, quindi riduco del 40. Poi quel 25% di riduzione è perché mi sono preparato. Sicuramente l'incontro del 17 mi ha portato all'attenzione e mi sono andato a vedere la delibera del 2014, dove già allora spariva, non c 'era. Spariva quel 25% perché la Legge di Stabilità del 2014, toglieva quella possibilità. Poi Per carità faremo un approfondimento tecnico normativo, però nel momento in cui sparisce, non siamo in un caso di.... della norma dove rimangono in vigore due cose e non si sa quale usare. In quella legge di stabilità sparisce, quindi già delibera di Consiglio Comunale del 2014, teneva conto che non c'era più quella riduzione del 25% e l'Amministrazione di allora propose infatti il 50 applicato su un valore al 60, quindi, a conti fatti, il famoso 30. E oggi a conti fatti si arriva al 50. Sono contento ci sia stata una dichiarazione quanto meno di astensione, perché significa comunque assumersi una responsabilità è poter proseguire. Rimane l'impegno di questa Amministrazione nel, come dire, sull'altro piano, sull'altro tema, quello del valore venale di rendere chiaro, trasparente, il metodo di stima nel senso che è solamente condividendo il metodo di stima che possiamo andare ad identificare il valore venale corretto e possiamo partire dalle stime OSMI o dall'altra stima dell'Agenzia delle Entrate, sono due valori differenti, ma la forma non tiene conto solo di questi due valori, tiene conto anche di tutto il resto che vi ho raccontato.

Intervento senza microfono.

Il problema non è OMI o OSMI, il problema non è quello. Il problema non è quello, il problema è il risultato finale. Nel momento in cui si dovesse scegliere il valore inferiore è naturale che a questo punto si debba prendere il costo di costruzione riferito alla tipologia di costruzione che è una tipologia costruttiva di 30 anni fa e non quella di oggi. Cioè va tutto di pari passo. Un conto è costruire una doppia parete coibentata, sono due muri di mattoni, di forati con dentro una coibentazione ed un conto invece è costruire una singola parete. Capiamo tutti quanti che il costo di costruzione è influenzato dalla tecnologia e dal modo con cui si costruisce ma non è un tema di Consiglio comunale. E' un tema di quel tecnico, che si prenderà la responsabilità tecnica, che firmerà la stima, ma la stima dovrà essere capita, comprensibile con un algoritmo chiaro, in modo che qualsiasi cittadino possa in contraddittorio rifare il calcolo. Però va da sé che qualsiasi metodo di stima utilizzato debba portare allo stesso valore perché cambiando i valori non è più scientifica la stima. Ecco ma io adesso ho fatto questa digressione rispetto alla delibera, come dire, il consigliere Riboldi ha detto bene, qui si tratta di votare un adeguamento rispetto ad un parere della Corte dei Conti. Perché? Perché il Consiglio comunale ha una responsabilità. Ha anche una responsabilità verso i cittadini che vogliono continuare a trasformare per poter poi fare delle vendite e quant'altro (**). Grazie.

(*) Il procedimento adottato è di per se discrezionale. Ad esempio sulla scelta di utilizzare i valori OSMI e non OMI, nel considerare le case nuove e non con la loro reale vetustà, nel considerare valori del 2010 e non gli attuali che sono sensibilmente più bassi, nell’applicare sui valori OSMI solo una parziale riduzione e non la completa agevolazione prevista.

(**) Appare sempre più evidente, anche per l’Amministrazione comunale, che i cittadini hanno un reale interesse alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, in particolare alle condizioni proposte dal 2011 ad oggi, solo in caso di vendita.


Presidente


VOTAZIONE

Grazie Assessore. Pongo in votazione l'ultimo punto all'ordine del giorno che è l'Adeguamento modalità di determinazione dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie – art. 31 Legge 23/12/1998 n. 448.I Consiglieri comunali favorevoli sono pregati di alzare la mano:14 favorevoli. Astenuti 5. Contrari nessuno. Il punto è approvato.


N.B. Hanno espresso parere favorevole in votazione, pur senza esprimere alcuna opinione, i gruppi consiliari della maggioranza di Forza Italia (capogruppo Nicola Turano) e Progetto Paderno Dugnano (capogruppo Mario Giovanni Moscomi).


Per la visione completa del dibattito consigliare rinviamo alla pagina:



Mentre per la parte 1 e 2, di 3:





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