Il nostro
Sindaco Marco Alparone per spiegare a quali riferimenti normativi si deve
rifare per la corretta trasformazione del diritto di superficie in diritto di
proprietà testualmente dichiara:
“è evidente che l’unico riferimento rimane la L. 448/1998”
Siamo felici di scoprire che anche
per il nostro sig. Sindaco, l’unico riferimento normativo in vigore è la citata
legge. Ma cosa dice la norma in questione?
Cominciamo a dire che il riferimento
corre all’art. 31, comma 48 della Legge del 23 dicembre 1998 n. 448 che qui
riportiamo:
Il corrispettivo delle aree cedute in proprietà è
determinato dal comune, su parere del proprio ufficio tecnico, in misura pari
al 60 per cento di quello determinato ai sensi dell'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333 ,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8
agosto 1992, n. 359, escludendo la riduzione prevista dall'ultimo
periodo dello stesso comma, al netto degli oneri di concessione del diritto di
superficie, rivalutati sulla base della variazione, accertata dall'ISTAT, dell'indice
dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi tra il
mese in cui sono stati versati i suddetti oneri e quello di stipula dell'atto
di cessione delle aree. Comunque il costo dell'area così determinato non può
essere maggiore di quello stabilito dal comune per le aree cedute direttamente
in diritto di proprietà al momento della trasformazione di cui al comma 47.
Nel
confermare che quanto afferma in nostro Sindaco in merito alla riduzione da
operare (al 60%) è corretto, dobbiamo porci una semplice domanda:
1) Cosa vuol dire al 60 per cento di quello determinato ai sensi
dell'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333 ,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359?
Bene
proviamo a fare chiarezza. In primo luogo dobbiamo vedere come è stata
determinata l’indennità di esproprio dei nostri terreni. Se il procedimento espropriativo del terreno si era reso irrevocabile il
24 dicembre 2007, data di entrata in vigore della Legge n. 244/2007, la
determinazione dell’indennità di esproprio è necessariamente avvenuta ai sensi
dell'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333 ,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359.
Tale norma
con Sentenza n. 348 del 22 ottobre 2007 della Corte Costituzionale è stata
dichiarata illegittima.
Ma ciò
non ha avuto conseguenza alcuna sulla determinazione dell’indennità di
esproprio dei terreni in diritto di superficie di Paderno Dugnano, in quanto i
procedimenti espropriativi si erano già resi irrevocabili.
In parole
povere possiamo dire che le indennità di esproprio dei nostri terreni,
calcolate secondo la normativa dichiarata illegittima dall’ottobre 2007, sono
state abbastanza basse, pur rivalutate ad oggi meno di 10 €/mq., comunque già a
suo tempo interamente pagati dai cittadini.
L’amministrazione comunale di
centrodestra a partire dalle proposte inviate nell’anno 2011 (per l’anno 2010
sono stati considerati i riferimenti corretti), decide di non rispettare il
disposto dell’art. 31, comma 48 della Legge 448/1998, slegando le indennità di
espropriazione effettivamente determinate, dai corrispettivi da calcolare per
la trasformazione del diritto di superficie.
In questo
modo a fronte dei circa 10 euro al metro quadrato di effettivo costo dei
terreni (valore rivalutato ad oggi e da verificare caso per caso), la pretesa
arriva a valutare i nostri terreni circa 100 euro al metro quadrato. Un bel
fare cassa per questa Giunta, che adotta due pesi e due misure, se si tratta di
costi per gli espropri, comunque già coperti dalle tasche degli assegnatari, o
prezzi da addebitare per la trasformazione del diritto di superficie ai
cittadini.
Possiamo dire che
l’Amministrazione ha comprato a poco, ma vuol vendere a tanto, in barba alla
legge e alla tasche dei cittadini.
Questo è
l’aspetto economico, ma i nostri amministratori non si limitano a tartassarci,
e a chiederci molto più del dovuto, ci vogliono trattare da perfetti babbei.
Se il sig.
Sindaco solo in data 13 aprile 2012 fa un corretto richiamo alla norma in
vigore per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà,
non applicata e non considerata da Lui e dalla Sua Giunta.
Le
dichiarazioni politiche a sostegno delle scelte di questa Amministrazione, che
abbiamo fino ad oggi registrato sono di tutt’altro tenore.
Ne
ricordiamo solo alcune:
- Comunicato stampa
della Città di Paderno Dugnano del 30 settembre 2011 a firma del Vicesindaco
Gianluca Bogani (Lega Nord per l'Indipendenza della Padania):
“abbiamo fatto il
massimo di quanto ci era consentito dalla legge per andare incontro ai
cittadini potenzialmente interessati e nel rispetto anche di tutti quei
cittadini padernesi che non sono in diritto di superficie e ai quali avremmo
fatto un danno erariale se non avessimo
rispettato certi valori indicati dalle norme”;
- Comunicato stampa
del Popolo della Libertà – Coordinamento Cittadino Paderno Dugnano del 6
ottobre 2011:
“Cosa è cambiato dal 2009 ad oggi? LA LEGGE !
Non è possibile
“Ripristinare il meccanismo di calcolo precedente per evitare ingiustizie fra i
cittadini”, lo vieta la Legge !! A Paderno
Dugnano il rispetto delle regole è il
fulcro del buon governo. La giunta di centro destra si muove nel pieno
rispetto dei regolamenti vigenti. Far passare l’applicazione di una legge per
una volontà politica a scapito dei cittadini è un tentativo miserabile di
screditare un lavoro ligio e rispettoso.”;
- Comunicato stampa della
Lega Nord per l'Indipendenza della Padania - Lega Lombarda di Paderno Dugnano
del 11 ottobre 2011:
“E’ facile gridare
allo scandalo sulle tariffe e dire che potevano essere più basse. Certo, basta
violare la legge. E’ facile urlare che in passato i corrispettivi da pagare
erano inferiori.
Certo, la legge era più
blanda. E’ facile dire che il Comune si deve occupare riscossione delle
rate. Certo, se il Comune fosse una banca. Possiamo ascoltare tante storie,
tanti “se”, molti “ma” però ciò che
conta è la concretezza nel rispetto delle regole.”;
Tutte le
dichiarazioni qui riportate fanno un generico riferimento a chissà quale legge,
ma finalmente, almeno il sig. Sindaco Marco Alparone con la risposta data alla
proposta del Comitato Cara Terra Mia del 13 aprile 2012 si accorge che:
“è evidente che l’unico riferimento rimane la L. 448/1998”
Quindi il Sindaco Alparone, a differenza del Vicesindaco
Bogani e dei Partiti di maggioranza che lo sostengono dichiara di pensare, come
noi, che dal 2010 al 2011 non è cambiata nessuna Legge.
Se questo
è veramente il Suo pensiero, facciamo presente che è lo stesso degli
amministratori della Città di Paderno
Dugnano che lo hanno preceduto, e che hanno chiesto di ripristinare il
meccanismo di calcolo precedente (es: Lettera aperta al popolo della 167 e ai
cittadini padernesi di Ernesto Cairoli, già Assessore ai LL.PP. della Giunta
Massetti).
Il ripristino della modalità di
calcolo precedente è conforme alla prescrizioni di legge. Dal 2010 al 2011 non
è cambiata nessuna norma. L’ultima variazione legislativa è costituita dalla
Legge del 24 dicembre 2007, n. 244 che all’art. 2, comma 89 varia le modalità
di calcolo per l’indennità di espropriazione (non per la trasformazione del
diritto di superficie).
Tale norma non è
comunque applicabile alle trasformazioni del diritto di superficie “proposte”
ai cittadini padernesi, in quanto il successivo comma 90, specifica
testualmente che:
“Le disposizioni di
cui all'articolo 37, commi 1 e 2, e quelle di cui all'articolo 45, comma 2, lettera
a), del citato testo unico di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, come modificati
dal comma 89 del presente articolo, si applicano a tutti i procedimenti
espropriativi in corso, salvo che la determinazione dell'indennita' di
espropriazione sia stata condivisa, ovvero accettata, o sia comunque divenuta
irrevocabile.”
I
procedimenti espropriativi dei nostri terreni non erano certo in corso
all’entrata in vigore della citata norma, ma si sono resi irrevocabili da
tempo.
La stessa
Corte dei Conti a Sezioni riunite con la Delibera n. 22 del 14 aprile 2011, nel rispondere
ad un quesito del Comune di Muravera, fa riferimento unicamente all’art. 2,
comma 89 della Legge del 24 dicembre 2007, n. 244, non considerando quindi la
fattispecie rappresentata dal comma 90. Quindi anche il parere della Corte dei
Conti, non ha attinenza con la trasformazione del diritto di superficie “proposto”
nel 2011 dalla Giunta padernese, in quanto si esprime unicamente su casi di
procedimenti espropriativi in corso alla data del 24 dicembre 2007 (art. 2
comma 89).
Ma che significato hanno allora, le parole che il sig. Sindaco ha
pronunciato nel Consiglio Comunale del 28 novembre 2011?
“Noi non potremmo mai proporre, di nuovo, perché lo abbiamo fatto,
lo so, cifre che la legge non permette
più di proporre. Io di questo me sono convinto e so bene che lo sapete
anche voi.”
Non esiste alcuna
giustificazione
alla disparità di
trattamento
perpetrata
dall’Amministrazione Comunale
tra il 2010 e il 2011.
Il quinto punto che pubblicheremo nei prossimi giorni ve lo
ricordiamo :
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Prossima
pubblicazione
|
1 Punto - La
delibera della Corte dei Conti
2 Punto -
Rivedere il valore a mq. Commerciale
3 Punto -
Applicare sconti sociali
4 Punto -
L’unico riferimento rimane
5 Punto -
Due parole sulle
risposte alle “Proposte diverse”:
6 Punto - Dove
finiscono i soldi dei condomini 167?
|
Vi informeremo su cosa intende l’Amministrazione di centrodestra
padernese per “pagamento agevolato” e sulle modalità di redazione degli atti di
trasformazione che la stessa ha adottato.
A breve
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