La
trasformazione del diritto di superficie a Reggio Emilia.
Sindaco
Graziano Delrio (Partito Democratico)
dal 5 ottobre 2011 presidente ANCI.
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“UNA MANO TESA VERSO I CITTADINI”
Nell’Assemblea
popolare indetta dal Comitato Cara Terra Mia nella serata di venerdì 26 ottobre
2012 presso la sede del consiglio di Quartiere di Calderara, oltre a prendere
visione delle già note amministrazioni che si comportano con equità verso i
cittadini, applicando “sconti”, o calcolando direttamente tariffe notevolmente inferiori
(abbiamo potuto constatare importi anche inferiori ai 3.000 euro), oltre alla
realtà del Comune di Bollate dove con comunicazioni del 25 settembre 2012 viene
comunicata la maggiorazione della percentuale di sconto finora applicata, un cittadino ha segnalato l’interessante
realtà del Comune di Reggio Emilia.
Per
sintetizzare i contenuti della Delibera del 4 maggio 2012 della Giunta Comunale di
Reggio Emilia, ci rifacciamo a quanto pubblicato sul sito
istituzionale:
di cui
costituiscono particolare interesse le sezioni:
Cosa ha deciso il Comune di Reggio Emilia
Il Comune di Reggio Emilia ha stabilito di cedere la
proprietà delle aree PEEP quindi, avvalendosi della facoltà prevista dalla
legge e sentito il Consiglio notarile di Reggio Emilia, consente ai titolari
della proprietà superficiaria di:
•
estinguere il diritto di superficie e acquistare la
piena proprietà dell’alloggio, in quanto comprensiva anche della proprietà
della relativa area (per quota millesimale nel caso di condominio);
•
estinguere tutti i vincoli che limitano la possibilità
di vendita e di fruibilità degli appartamenti.
Novità
•
Per le domande che saranno presentate nel periodo
1/4/2012-31/3/2013 ed in considerazione della particolare situazione di
difficoltà che sta interessando il mercato delle compravendite immobiliari, il
Comune di Reggio Emilia ha deciso di lasciare invariati (non applicando la
rivalutazione in base all'indice ISTAT) i valori delle aree peep che furono
deliberati nel marzo 2008.
Delibera del 4
maggio 2012 della Giunta Comunale di Reggio Emilia, che regola le possibilità
di trasformare il diritto di superficie in diritto di proprietà per i cittadini
reggiani:
richiedete il documento integrale a caraterramia@gmail.com
“rispondere ad un principio di
equità”
Nella Delibera, vi sono numerosi aspetti diversi, se
non addirittura opposti, rispetto all’operato della Giunta Alparone – Bogani a
Paderno Dugnano.
Vediamo di
cogliere alcuni dei punti basilari della Delibera dell’Amministrazione
reggiana:
- mantenere
ancora invariati fino al 31.3.2013 i prezzi che furono deliberati
nell’anno 2008 (e poi confermati negli
anni 2009-2012), ciò a causa della straordinaria situazione di difficoltà che
sta continuando ad interessare il mercato immobiliare, il cui calo dei prezzi
fa ritenere inopportuna
anche l’applicazione del solo aggiornamento ISTAT ai prezzi che furono
deliberati nell’anno 2008.
-
con delibera di G.C. n. 23627/309 del 21.11.2007, ha approvato il
seguente criterio di calcolo del corrispettivo di vendita delle aree PEEP, da
applicarsi alle domande pervenute al Comune dopo il 24.10.07: “Il corrispettivo dovuto al Comune per la
trasformazione del diritto di superficie in proprietà e per la rimozione dei
vincoli convenzionali riguardanti i fabbricati realizzati in area PEEP è pari al 60%
della metà del valore venale dell’area edificabile …”;
-
il legislatore è intervenuto con nuove norme in materia di espropri …omissis… mentre nessuna nuova specifica norma è stata
introdotta in materia di calcolo dei corrispettivi di vendita delle aree
P.E.E.P.;
-
l’Amministrazione Comunale ha ritenuto che tale nuova normativa relativa agli espropri non dovesse essere
applicata (in sostituzione delle precedenti norme abrogate) nell’ambito
della procedura di vendita delle aree PEEP, in quanto il costo a carico del cittadino che avesse inteso “riscattare”
il proprio alloggio sarebbe stato molto superiore a quello calcolabile in
base alla precedente normativa, creando un evidente ed ingiusta disparità di trattamento
economico a seconda che la domanda di “riscatto” fosse stata presentata prima o
dopo la suddetta sentenza della Corte Costituzionale;
-
la soluzione adottata (che rientra pienamente nell’autonomia spettante
ai Comuni in materia di gestione ed organizzazione del proprio patrimonio
immobiliare), oltre che rispondere ad un principio di equità, era anche in linea con quella che appare essere la ratio dell’evoluzione
normativa riguardante il “riscatto” degli alloggi PEEP;
-
l’utilizzo di
un criterio di calcolo che porti ad un aumento del corrispettivo del riscatto
sarebbe in contrasto con l’interesse del Comune a mantenere più alto
possibile il numero di adesioni dei privati all’operazione di
trasformazione (come peraltro auspicato anche dal Protocollo di intesa sottoscritto da
Anci e da Apu in data 26.06.2002, per semplificare il passaggio dal diritto
di superficie a quello di proprietà);
-
senza peraltro
aver sostenuto alcuna spesa per consulenze o incarichi esterni, in quanto l’intera
procedura è stata creata e gestita da
personale interno all’A.C.
La Delibera
della Giunta di Reggio Emilia assume ancora più autorevolezza alla luce del
fatto che Graziano Delrio (Partito
Democratico), dal 2004 Sindaco della Città reggiana, ha ricoperto l’incarico di
vicepresidente ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) con delega al
welfare, carica riconfermata nel 2009 con delega al personale e poi alla
finanza.
Il 5 ottobre
2011 nel corso della XV
Assemblea congressuale di Brindisi è stato eletto per acclamazione presidente dell'ANCI, succedendo così a Sergio Chiamparino ex
sindaco di Torino.
In conclusione facciamo
presente che in ossequio ad un basilare principio costituzionale, il Comune di
Reggio Emilia, governato da un Sindaco eletto Presidente
dell’ANCI
(è quindi il presidente anche della Giunta padernese) non vuole creare un’evidente ed ingiusta
disparità di trattamento tra i cittadini, e ritiene inopportuna anche
l’applicazione del solo aggiornamento ISTAT con tariffe ferme al 2008, mentre
il Sindaco Alparone a Paderno Dugnano dall’oggi al domani
(anzi dal 2010 al 2011) ha raddoppiato gli
importi richiesti.
A Reggio Emilia si decide di non spendere “neanche una lira” per consulenze esterne relative alla
trasformazione del diritto di superficie, mentre il Comune di Paderno Dugnano, solo per le inique proposte inviate nel 2012 ha speso 9.000 euro, usciti dalle tasche
dei cittadini ed entrati nelle tasche di un consulente.
Alla
prossimo puntata.
Come
interpretano, il Presidente dell’ANCI Delrio e il Sindaco padernese Alparone il
parere della Sezione Riunita della corte dei Conti n. 22/CONTR/11 del
14.04.2011?
A presto Cara Terra Mia
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