L’ISTAT (L'Istituto nazionale
di statistica è un ente di ricerca pubblico presente nel Paese dal 1926), nel primo
trimestre 2015, sulla base delle stime preliminari, rileva che l'indice dei prezzi
delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, sia per fini abitativi
sia per investimento, è diminuito dello 0,7% rispetto al trimestre
precedente e del 3,4% nei confronti dello stesso periodo del 2014.
Un dato che conferma la tendenza al
ribasso dei prezzi delle abitazioni in atto da più di tre anni.
Come accade dagli inizi del 2013, anche
nel primo trimestre dell’anno in corso la diminuzione tendenziale è dovuta sia
ai prezzi delle abitazioni esistenti che registrano
una riduzione del 3,8% e del 2,0% dei prezzi di
quelle nuove.
Rispetto al 2010, nel primo trimestre
del 2015 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti dell’13,7% (- 1,5% per le
abitazioni nuove, - 18,6% le esistenti).
A differenza di quanto considerato
dalle stime, le abitazioni 167 di Paderno Dugnano non sono nuove, ed oltre che
da considerarsi economiche e popolari, vantano una vetustà ormai
pluridecennale. Secondo l’ISTAT (e secondo Cara Terra Mia) si intendono
per “abitazioni nuove” unicamente quelle “di nuova costruzione
o esistenti ristrutturate e vendute dalle imprese operanti nell’edilizia”.
Il comunicato, oltre alle stime preliminari per il primo
trimestre 2015, fornisce quelle definitive relative al quarto trimestre 2014.
Le stime preliminari e definitive relative al quarto trimestre 2014 sono
riepilogate nel seguente prospetto.
Gli indici hanno la massima attendibilità in quanto
elaborati sulla base dei dati degli atti notarili di compravendita immobiliare
di cui è titolare l’Agenzia delle entrate.
I
dettagli della pubblicazione alla pagina:
Possiamo
tranquillamente affermare che il valore della abitazioni esistenti ha subito
una flessione rispetto all’anno 2010.
Per la trasformazione del diritto di
superficie in diritto di proprietà a Paderno Dugnano, il corrispettivo medio
riscosso per unità abitativa per l’anno 2010 è stato di circa 3.200 euro.
Stranamente invece che diminuire si
pensi che per il corrispettivo medio riscosso per le proposte formalizzate nel
2011 è stato di 7.800 euro, e poi ancora per le proposte formalizzate nel
2012 8.300 euro.
Anche se tali importi, gonfiati in
modo abnorme, a partire dal 7 aprile 2014 sono stati parzialmente ed in modo
insufficiente abbassati (- 35/40%), è di tutta evidenza che i conti non
tornano. È fin troppo semplice vedere che togliendo un 20% (diminuzione del
valore delle abitazioni esistenti) dagli importi formalizzati nel 2010 di 3.200
euro si arriverebbe oggi ad una definizione con circa 2.550
euro.
Ricordiamo
che, immediatamente, abbiamo contestato la delibera di Consiglio comunale del 7
aprile 2014, per il mancato rispetto del Regolamento del Consiglio comunale,
con la partecipazione al voto (oltre che in Commissione Territorio) di consiglieri
in conflitto di interessi hanno garantito il voto anziché allontanarsi
dall’aula, garantendo il numero legale che altrimenti sarebbe venuto meno.
Oltre male
interpretazioni della norma che pregiudicano anche da un punto sostanziale le “seconde
proposte” del 2014 (prima delle
elezioni) di adesione al corrispettivo proposto per la trasformazione del
diritto di superficie in diritto di proprietà a Paderno Dugnano.
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