La copertura in eternit, considerata “nuova” di Via Agostino Novella n. 2, appena più recente del 1989, solo tre anni prima della messa fuori legge dell’amianto.
Lunedì 7
settembre sono cominciati il lavori per il rifacimento della copertura del
condominio 167 di Via Agostino Novella n. 2, nel quartiere di Calderara.
Dopo che solo
pochi mesi fa i 640 metri quadrati della copertura in eternit, datata 1986, del
condominio “gemello” di Via Novella n. 4 hanno salutato il territorio
cittadino, martedì 15 settembre
altri 640
metri quadrati di Via Novella n.
2, appena più giovani (anno 1989), hanno smesso di costituire un pericolo per i
cittadini.
Complessivamente
in un’area limitata di circa 6.500 metri quadrati, la superficie in eternit
costituiva ben 1.280 metri quadrati, circa il 20%.
Questi interventi
non sono certo gli unici, abbiamo già dato conto di un’analoga operazione,
sempre in ambito 167 in Via Chopin n. 18:
e segnaliamo che
ad inizio estate anche il condominio di Via Toscanini ang. Via Perosi ha
provveduto a rimuovere la copertura contenente fibre di amianto, una superficie
inferiore, ma risalente agli anni ’70.
Le case, in
particolare le abitazioni economiche e popolari, quali i condomini 167, quando
presentano la presenza di amianto tra i materiali di costruzione, gioco forza
valgono meno.
Le stime per la trasformazione del
diritto di superficie in diritto di proprietà devono tenere conto di quanto i
cittadini spendono per la bonifica da amianto, che
ricordiamo va a vantaggio di tutta la collettività.
Le nuove stime,
e la revisione delle precedenti, se formulate con attenzione ed equità dovrebbero
considerare tale fatto. L’Amministrazione comunale dalla parte dei cittadini, e
non solo della “cassa”, potrebbe chiedere agli amministratori di documentare le
spese effettivamente sostenute.
Una richiesta
che i condomini di Cara Terra Mia hanno formulato fin dall’inizio:
· “Destinare i proventi allo sviluppo
dell’edilizia sociale, prevedendo importi anche per lo smaltimento delle parti
di amianto presenti sugli immobili
di proprietà comunale, e riconoscendo contributi ai singoli stabili che operano
la trasformazione del diritto di superficie, in
considerazione dei benefici sanitari complessivi per tutta la cittadinanza.”
(estratto dallo
statuto del comitato).
Nessun commento:
Posta un commento