mercoledì 13 luglio 2016

Conflitto di interessi sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà: Quando il lupo perde il pelo, ma non il vizio.





FARE COSE SEMPLICI:
RISPETTARE LE REGOLE



Il 21 marzo 2016 è stata votata, con i soli favorevoli della maggioranza, la deliberazione n. 10 ad oggetto: “Adeguamento modalità di determinazione dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già concesse in diritto di superficie – art. 31 Legge 23/12/1998 n. 448.”, con la quale sono stati rideterminati (leggasi aumentati) i corrispettivi per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà di “alcuni” ambiti ex lege 167/1962 di Paderno Dugnano.

Nel corso della votazione il Capogruppo del Partito Democratico, Antonella Caniato, ha comunicato le ragioni della non partecipazione ai lavori consiliari del consigliere Efrem Maestri:

“… non uscirò dall'aula, a differenza di Maestri, non perché non volesse partecipare ma perché secondo il suo punto di vista, va spiegata l'assenza di Maestri, c'è un conflitto di interessi rispetto ad una sua posizione personale di proprietà della famiglia rispetto a questa questione della 167, per cui correttamente è uscito dall'aula e non partecipa alla discussione. …”

Un comportamento, quello del consigliere Maestri, che abbiamo già definito esemplare nel rispetto dei regolamenti e quindi dei cittadini.


Ma non tutti i consiglieri, hanno dimostrato la stessa sensibilità, o meglio, la dovuta correttezza. L’astensione non è una facoltà, ma un obbligo espressamente previsto dal “Regolamento del Consiglio Comunale”, in particolare dall’articolo 12:




Riteniamo utile chiarire il concetto di “parenti e affini fino al quarto grado”:




Fonte e ulteriori dettagli:



Nello specifico, risulterebbero almeno 2 (due) casi tra i 14 votanti di palese conflitto d’interessi, e quindi di mancato rispetto del Regolamento del consiglio comunale e dei cittadini padernesi.
Tra i soggetti in conflitto di interessi viene segnalato un esponente di spicco e di particolare rilievo tra i consiglieri del gruppo di “Forza Italia”, nato e cresciuto in un condominio 167 del quartiere di Calderara, zona Via Chopin. Fatto, che, se rispondente al vero, risulterebbe di particolare gravità, in quanto gruppo di appartenenza del Sindaco Marco Alparone. Risulterebbe poco credibile una mancanza di comunicazione e di conoscenza tra i due soggetti così politicamente vicini, tale da mantenere all’oscuro il sig. Sindaco.

Allo stesso modo viene segnalato, e risulterebbe in conflitto di interessi, per avere parenti o affini entro il quarto grado condomini 167, anche un consigliere del gruppo di maggioranza di “Paderno Dugnano Cresce”.
Segnaliamo quindi l’intervento in Consiglio Comunale del consigliere Simone Tagliabue che, come spesso succede quando si parla di “167” e di trasformazione del diritto di superficie, non ha voluto far mancare il proprio contributo al dibattito:

“… è opportuno pensare con serietà che l'alienazione di queste aree a favore dei proprietari di queste case, non deve essere solo a beneficio di questi proprietari, ma deve tenere anche conto del beneficio che deve avere la collettività, tutti noi, gli altri cittadini, che magari non sono in aula a perorare i propri interessi …”

Forse, si farebbe bene a guardare nella propria “casa” e valutare chi in aula è “legittimamente” titolato a restare. Il pubblico dei “condomini 167” è legittimato dal “Regolamento del Consiglio Comunale” a rimanere “in aula a perorare i propri interessi”, mentre qualche consigliere in conflitto di interessi:

-       non doveva partecipare al dibattito;
-       non doveva partecipare al voto;
-       anzi si doveva allontanare dall’aula.


tabella tratta dal sito istituzionale del Comune di Paderno Dugnano







Per la visione completa del dibattito consigliare rinviamo alla pagina:



Mentre per le trascrizioni degli interventi parte 1, 2, e 3:






Si resta disponibili a dare la massima evidenza a chiarimenti o precisazioni da parte degli interessati.


Peraltro, di conflitto di interessi, e di mancato rispetto del “Regolamento del Consiglio Comunale” sul tema della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, l’amministrazione del centrodestra padernese Alparone – Bogani ha già dato prova nel precedente mandato 2009-2014.

In merito rinviamo a precedenti pubblicazioni:









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