FARE COSE SEMPLICI:
RISPETTARE LE REGOLE
Il 21
marzo 2016 è stata votata, con i soli favorevoli della maggioranza, la deliberazione
n. 10 ad oggetto: “Adeguamento modalità
di determinazione dei corrispettivi per la cessione in proprietà delle aree già
concesse in diritto di superficie – art. 31 Legge 23/12/1998 n. 448.”, con
la quale sono stati rideterminati (leggasi aumentati) i corrispettivi per la
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà di “alcuni”
ambiti ex lege 167/1962 di Paderno
Dugnano.
Nel corso
della votazione il Capogruppo del Partito Democratico, Antonella Caniato, ha comunicato le ragioni della non
partecipazione ai lavori consiliari del consigliere Efrem Maestri:
“… non uscirò dall'aula, a
differenza di Maestri, non perché non volesse partecipare ma perché secondo il
suo punto di vista, va spiegata l'assenza di Maestri, c'è un conflitto
di interessi rispetto ad una sua posizione personale di proprietà della
famiglia rispetto a questa questione della 167, per cui correttamente è uscito
dall'aula e non partecipa alla discussione. …”
Un
comportamento, quello del consigliere Maestri, che abbiamo già definito
esemplare nel rispetto dei regolamenti e quindi dei cittadini.
Ma non
tutti i consiglieri, hanno dimostrato la stessa sensibilità, o meglio, la
dovuta correttezza. L’astensione non è una facoltà, ma un obbligo espressamente
previsto dal “Regolamento del Consiglio Comunale”, in particolare dall’articolo
12:
Riteniamo
utile chiarire il concetto di “parenti e affini fino al quarto grado”:
Fonte e
ulteriori dettagli:
Nello
specifico, risulterebbero almeno 2 (due) casi tra i 14 votanti di palese conflitto
d’interessi, e quindi di mancato rispetto del Regolamento del
consiglio comunale e dei cittadini padernesi.
Tra i
soggetti in conflitto di interessi viene segnalato un esponente di spicco e di
particolare rilievo tra i consiglieri del gruppo di “Forza
Italia”, nato e cresciuto in un condominio 167 del quartiere
di Calderara, zona Via Chopin. Fatto, che, se rispondente al vero, risulterebbe
di particolare gravità, in quanto gruppo di appartenenza del Sindaco Marco Alparone. Risulterebbe poco
credibile una mancanza di comunicazione e di conoscenza tra i due soggetti così
politicamente vicini, tale da mantenere all’oscuro il sig. Sindaco.
Allo
stesso modo viene segnalato, e risulterebbe in conflitto di interessi, per
avere parenti o affini entro il quarto grado condomini 167, anche un
consigliere del gruppo di maggioranza di “Paderno
Dugnano Cresce”.
Segnaliamo
quindi l’intervento in Consiglio Comunale del consigliere Simone Tagliabue che, come spesso succede quando si parla di “167”
e di trasformazione del diritto di superficie, non ha voluto far mancare il
proprio contributo al dibattito:
“… è opportuno pensare con serietà
che l'alienazione di queste aree a favore dei proprietari di queste case, non
deve essere solo a beneficio di questi proprietari, ma deve tenere anche conto
del beneficio che deve avere la collettività, tutti noi, gli
altri cittadini, che magari non sono in aula a perorare i propri interessi
…”
Forse, si
farebbe bene a guardare nella propria “casa”
e valutare chi in aula è “legittimamente” titolato a restare. Il pubblico dei “condomini 167” è
legittimato dal “Regolamento del Consiglio Comunale” a rimanere “in aula a perorare i propri interessi”,
mentre qualche
consigliere in conflitto di interessi:
- non doveva partecipare al dibattito;
- non doveva partecipare al voto;
- anzi si doveva allontanare dall’aula.
tabella tratta dal sito istituzionale del Comune di Paderno Dugnano |
Per la
visione completa del dibattito consigliare rinviamo alla pagina:
Mentre
per le trascrizioni degli interventi parte 1, 2, e 3:
Si resta
disponibili a dare la massima evidenza a chiarimenti o precisazioni da parte
degli interessati.
Peraltro, di conflitto di interessi, e di
mancato rispetto del “Regolamento del Consiglio Comunale” sul tema della
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà,
l’amministrazione del centrodestra padernese Alparone – Bogani ha già dato
prova nel precedente mandato 2009-2014.
In merito
rinviamo a precedenti pubblicazioni:
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