A PADERNO DUGNANO AUMENTA L’ADDIZIONALE COMUNALE
IRPEF
La battuta del Sindaco
Alparone:
Per la prima volta
chiediamo ai cittadini di fare uno
sforzo
Nel corso del Consiglio Comunale di lunedì 13
maggio 2013, l’Amministrazione del centro destra ha annunciato l'aumento
dell'addizionale comunale Irpef dello 0,2%, che passa dalla 0,4% allo 0,6%.
Scelta sofferta ma comprensibile, viste le
difficoltà in cui versano gli enti locali, con tagli dei trasferimenti statali,
ma si
potrebbe pensare ad un tetto di esenzione già previsto da molte
altre amministrazioni, viste le difficoltà in cui versa una fascia della
popolazione.
Ciò che risulta inaccettabile è la mancanza di
memoria, e il voler continuare a considerare i cittadini dei perfetti babbei.
Il Sindaco Marco Alparone versa il concetto che: “per la prima volta chiediamo ai cittadini di fare uno sforzo”,
sperando che i cittadini se la bevano.
Tralasciando di parlare degli aumenti delle
tariffe imposte, del moltiplicarsi degli stalli a pagamento per la sosta delle
vetture, dal proliferare delle multe, dobbiamo dire che in realtà di ingiustificati
sforzi ai cittadini, o meglio ai condomini 167 padernesi impegnati nella
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle proprie
abitazioni, se ne sono già chiesti e si continuano a chiedere.
Concentriamo l’attenzione su due fatti. Fatti
incontrovertibili e non opinioni, in quanto concetti espressi in Consiglio
Comunale da autorevoli esponenti dell’attuale amministrazione, e quindi
regolarmente trascritti in appositi verbali.
Trasformazione del
diritto di superficie in diritto di proprietà
28-06-2011
Aumenti: Andare incontro alle esigenze di cassa
Primo
fatto. Con il Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 61 del 27
SETTEMBRE 2011, ad oggetto: APPROVAZIONE
VERBALI DELLE SEDUTE DEL 28 GIUGNO E DEL 12 LUGLIO 2011, il Vicesindaco
Gianluca Bogani ha illuminato (concetto del Consigliere De Simone) i cittadini
con il suo parere sulla misura degli sforzi richiesti ai condomini 167
padernesi e, anche sul perché venivano e vengono ancora oggi richiesti questi
ingiustificati sforzi.
Riportiamo
un “illuminante” estratto del parere del Vicesindaco:
“Il punto di oggi che andiamo ad approvare è quello di rivedere i
criteri per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà
… omissis… il rischio è quello di
raddoppiare le stime dei valori per le famiglie, per i cittadini che
abitano in queste aree, per doverle trasformare in diritto di proprietà.
Quindi, noi questa sera cosa andiamo a fare? Anziché applicare, per la determinazione
del valore venale, i valori ICI, facciamo una stima analitica puntuale di
quelle che sono queste aree. Quindi, andiamo a valutare la situazione reale, e
non stime che non sono più attuali con la realtà. Questa situazione ci evita di
raddoppiare questi costi, che, con delibera del la Corte dei Conti, come dicevo
prima, ci porterebbe a questo, con una stima puntuale ed analitica, oltre ad
avere una stima reale, riduciamo questo aumento e lo portiamo più o meno
all’incirca, per ché poi va fatto caso per caso, viene applicato un aumento che si aggira tra il 10% e il
15%. Noi, praticamente, deliberando questo punto, troviamo un equilibrio tra
andare incontro alle esigenze delle famiglie, senza rendere questo valore fuori
mercato, il che vorrebbe dire, poi, che nessuno accede più a questa trasformazione,
e quindi non diamo l’opportunità ai cittadini, se il valore è troppo esagerato.
Dall’altra parte, andiamo incontro alle
esigenze di cassa che ha il Comune, perché è chiaro, poi, che se le stime
sono troppo elevate e nessuno accede, non ci sono entrate per la città”
Abbiamo visto che
una sforzo ai cittadini, o meglio a soli alcuni cittadini, era già stato
chiesto, con ventilati aumenti dalla mattina alle sera del 10 – 15%. Col tempo abbiamo
constatato, e non è certo una novità, che a quel 10 – 15% di aumento perlomeno
mancava uno zero, dire 100 – 150% sarebbe stato più conforme alla realtà dei
fatti. Il rischio, per il Vicesindaco Bogani era di raddoppiare i costi, e così
è avvenuto, il rischio era di stime troppo elevate dove nessuno accede, ed è
un’altra profezia che è diventata realtà.
E a cosa servivano
gli aumenti, e lo “sforzo” richiesto solo ad alcuni cittadini il 28 giugno
2011, lo dice chiaramente e senza mezze misure il Vicesindaco Bogani: “andare incontro alle esigenze di cassa che
ha il Comune”.
Trasformazione del
diritto di superficie in diritto di proprietà
22-05-2012 Aumenti: Mantenere l'addizionale
IRPEF la più bassa
Secondo
fatto. Con il Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 12 LUGLIO
2012, ad oggetto: APPROVAZIONE VERBALE
DELLA SEDUTA DEL 22 MAGGIO 2012, proprio il Sindaco Marco Alparone ha spiegato
ai cittadini, nero su bianco, a cosa servano (o a questo punto meglio dire a
cosa dovrebbero servire) gli abnormi sforzi richiesti ai condomini 167
padernesi.
Riportiamo
un estratto delle parole del Sindaco, sul perché degli aumenti dei
corrispettivi richiesti per la trasformazione del diritto di superficie in
diritto di proprietà:
“quelle risorse che oggi mettiamo in campo e che i cittadini scelgono di
mettere in campo, non è un obbligo, è una scelta, sono risorse che oggi sono estremamente importanti per mantenere i
servizi alla persona di questa città, per mantenere l'IMU a livelli accettabili
per le famiglie, per mantenere
l'addizionale IRPEF la più bassa dei Comuni del Nord Milano”
Dobbiamo avere memoria, di cosa fino ad oggi si è
fatto, e soprattutto delle motivazioni. I cittadini, tutti i cittadini,
meritano di essere considerati con imparzialità dall’Amministrazione Comunale,
è un principio costituzionale. Non ci possono essere cittadini di serie A e
cittadini di serie B, non si possono usare criteri diversi per la trasformazione
del diritto di superficie, non sono accettabili aumenti ingiustificati solo per
alcuni, vogliamo equità per tutti.
A presto
Comitato CARA TERRA MIA
Condomini 167 Trasformazione del Diritto di Superficie
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