domenica 18 agosto 2013

ANPI In memoria



VI INVITANO:

Alla giornata è dedicata alla memoria dei partigiani: Virginio Arzani “Chiccirichì”, Angelo
Aliotta “Diego”, Andrea Busi “Silurino” e Sansin Nieczislavaws “Cencio”, barbaramente
trucidati da una banda fascista il 29 agosto del 1944.

La manifestazione avrà luogo
dalle ore 10,30 di sabato 31 agosto 2013
a Cerreto di Zerba (PC).

Il programma della giornata:

Dalle ore 10,30: verrà celebrata la messa dedicata alla memoria dei partigiani trucidati;

Dalle ore 11,15: interverranno i rappresentanti delle istituzioni locali e di Viguzzolo ed i rappresentanti delle Sezioni ANPI e delle Associazioni presenti. Quest’anno ci sarà, in rappresentanza della delegazione ANPI di Milano, Ardemia Oriani e Libero Traversa nonchè Sergio Fogagnolo, figlio di Umberto Fogagnolo, un dei 15 martiri della strage di Piazzale Loreto di Milano del 10/8/1944

Dalle ore 12,00: Il coro della Sez. ANPI di Viguzzolo,  alcuni cantori del coro “Questo è il fiore del partigiano” di Paderno Dugnano e alcuni cantori e musicisti dell’Associazione la Conta, eseguiranno canti partigiani.

La manifestazione si concluderà con l’aperitivo offerto a tutti i presenti dalle Sezioni ANPI e dalle Associazioni sopra indicate e, a seguire, con il pranzo in uno dei migliori ristoranti della zona, con  prenotazione obbligatoria, da confermare entro il 26.8. p.v. scrivendo all’indirizzo mail: laconta@interfree.it.

L’ECCIDIO DI CERRETO DI ZERBA (PC) NEL RESOCONTO DI “OLGA” – NELLA LOMBARDI

“Accompagnai i quattro feriti nella battaglia del Pertuso, Chicchirichì, Cencio, Diego e Silurino nel trasferimento verso la Valtrebbia, ritenuta zona più sicura. Partimmo con Giulia come infermiera, Repubblica, Ivan e Raffica, di scorta; era l'alba del 27: i feriti erano coricati in slitte trainate da buoi, il tempo era bello.

Il 28 mattina, verso mezzogiorno, improvvisamente, sulle alture circostanti al paese di Artana, scorgiamo una colonna di nazi-fascisti rastrellatori che scende in direzione dell'abitato. Eravamo in trappola....Questa colonna di rastrellatori era composta da tedeschi e allievi ufficiali di artiglieria di Tortona. Questi ultimi furono con noi veramente buoni...non della stessa idea era il capitano, loro comandante.

Alla domanda:"Siete partigiani?", tutti si rispose affermativamente. Nonostante la mia resistenza, Chicchirichì aggiunse che era comandante di distaccamento...Fummo fatti proseguire verso il Monte Lesima e lo raggiungemmo verso le 23. Lungo questo tragitto i nostri feriti venivano tolti della ceste e portati a spalla dagli allievi ufficiali. Cercavano di guadagnare tempo, sapendo che se
incontravano le Brigate Nere dovevano consegnare loro i feriti. I Tedeschi sollecitavano la marcia, arrivando anche a minacciare gli allievi ufficiali. Giunti sulla sommità, passammo la notte nella casa rifugio.

Al mattino del 29, verso le ore 5, ci incamminammo verso Zerba e vi giungemmo prima di mezzogiorno. Qui ci raggiunse un gruppo di Brigate Nere appartenenti al gruppo di Genova Sampierdarena che ottennero dai Tedeschi la nostra consegna. Così, passammo nelle mani, feriti e prigioneri, di quegli assassini. Prima di lasciarci, gli allievi ufficiali raccomandarono alle Brigate Nere di risparmiare la vita dei feriti; poi insieme ai tedeschi proseguirono nel loro itinerario. A Zerba era anche giunto il ten.Pastorino, da noi curato e rispettato nell'ospedale di Rocchetta Ligure; questo figuro dimenticando quanto da noi aveva ricevuto, fu insensibile alle mie suppliche, affinchè
interferisse presso i comandi delle Brigate Nere per il rispetto dei feriti.
…Tutto si rese inutile, ci incamminammo ancora per poco. Arrivati sopra un piccolo spiazzo prativo ci ordinarono di deporvi i feriti. Era la fine. I feriti, consapevoli, erano sereni. Mi venne da piangere; solamente Cencio ad un certo momento invocò la mamma...Avrei voluto essere presso tutti; mi avvicinai a Chicchirichì; era fiero. Vedendo il mio pianto disse:"Adesso ci uccidono. Non me ne importa. Il tuo è l'ultimo viso amico che vedo. Cerca di farlo sapere alla mia mamma. Ma no, è tutto inutile, questi vili uccideranno anche voi". Gli ero ancora vicina quando le Brigate Nere iniziarono a sparare...Nella sparatoria una voce ferma gridò:"Fate presto, vigliacchi!". Erano le
ultime parole di Chicchirichì....Gridavo nella semi-incoscienza; gridai in faccia a quegli assassini tutto il mio disprezzo. Erano le dodicipassate del 29 agosto 1944.”

COME ARRIVARE IN AUTO A CERRETO DI ZERBA (PC) 

Da Milano si prende l’autostrada A1 proseguendo fino a Piacenza sud. Si esce a Piacenza Sud e si prende la tangenziale sud di detta città in direzione Bobbio. Alla rotonda si prende la strada statale SS45   e si prosegue sempre sulla SS45 oltrepassando Bobbio, Marsaglia ed altri piccoli paesi fino a Valsigiara. A Valsigiara si gira a destra seguendo l’indicazione per Cerreto di Zerba. Al’ingresso di Cerreto di Zerba c’è il cippo dove ci si incontra per la manifestazione.


Sez. ANPI Martiri di Viale Tibaldi  - Milano

A presto Cara Terra Mia

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