Nella serata di giovedì 19 dicembre presso il circolo ARCI Amicizia e Solidarietà di Palazzolo si è svolto l'importante incontro in memoria dei tragici fatti legati alla strage del 12 dicembre 1969 alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana. Fatti che vanno al di la di quel luogo e di quella data, proseguiti con con l'uccisione di Giuseppe Pinelli e con decenni di depistaggi.
Nessuno di questi delitti a 44 anni di distanza ha visto giustizia, non c'è un colpevole riconosciuto, una ferita nella democrazia che continua a sanguinare.
L'incontro è stato veramente ben costruito, con il supporto di filmati d'epoca che hanno saputo riportare al clima ad arte creato nelle ore successive alla strage, con falsi colpevoli dati in pasto all'opinione pubblica.
Apprezzati gli interventi musicali di Mario Toffoli, voce e chitarra, accompagnato all'organetto diatonico da Antonio Ricci. Ma la parte più coinvolgente è stata la testimonianza di Claudia Pinelli, figlia di Giuseppe, e di Fortunato Zinni, all'epoca impiegato nella Banca e superstite della strage.
Le testimonianze hanno saputo risvegliare ricordi forse sopiti, e fornire con profonda umanità, elementi di giudizio che hanno portato alla memoria una storia, o meglio più storie parallele, accumunate dall'ingiustizia dello Stato nei confronti dei propri cittadini.
Un particolare, tra i tanti, che ha colpito, l'assenza, in 44 anni, di un Presidente della Repubblica o di un Presidente del Consiglio alla cerimonia di commemorazione delle vittime della strage, è stata ricordata la sola presenza dei presidenti di Camera e Senato, Nilde Iotti, Spadolini e Bertinotti.
Alla conclusione dell'incontro i presenti, alcune decine, hanno potuto ricevere la pubblicazione "Piazza Fontana - nessuno è Stato" di Fortunato Zinni.
Nel segnalare il sito internet ufficiale www.piazzafontana.it concludiamo con alcune righe tratte dal libro di Fortunato Zinni:
All'indomani dell'ultima sentenza della Cassazione, i familiari delle vittime della strage di Piazza Fontana hanno rivolto un "Appello alla città".
"Il 3 maggio 2005 - si legge nell'appello - con una generale sentenza di assoluzione la Corte di Cassazione ha messo definitivamente la parola fine ad ogni possibili verità giudiziaria sulla strage del 12 Dicembre 1969 in Piazza Fontana. La città di Milano l'intero paese ne sono usciti feriti ed umiliati.
Difficile non parlare, di fronte a quei 17 morti innocenti e agli 84 feriti, di fallimento della giustizia.
In realtà le vittime innocenti furono 18, con Giuseppe Pinelli.
A presto Cara Terra Mia
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