venerdì 28 giugno 2013

Le piante stanno morendo.




S.O.S. 
LE PIANTE MESSE A DIMORA CIRCA DUE MESI FA
STANNO MORENDO
VIA TOSCANINI - CALDERARA.






Prima si tagliano gli alberi in quanto dichiarati pericolosi e malati, in effetti non abbiamo mai preso visione di documenti che lo dichiarassero. Poi non a Settembre Ottobre come sarebbe consigliato ma  a Maggio si decide di piantare nuovi alberi.
A fine Giugno e queste foto lo dimostrano, lo stato di questi alberi è a rischio.

Cosa aspettate, avete capito che hanno subito e con urgenza bisogno di acqua ?








Che vi sia improvvisazione nella manutenzione del verde pubblico sembra che ormai sia chiaro a tutti i cittadini, ma che si arrivi anche a situazioni come quella di via toscanini diventa inaccettabile.
Nel taglio dell'erba inoltre non ne è chiara la gestione e tanto meno sappiamo se qualcuno si preoccupa di  controllare che il lavoro sia stato effettuato nel rispetto del capitato che il comune chiede a tutte le aziende.











Uno stralcio del documento in merito al taglio dell'erba.

L’intervento comporta la tradizionale operazione di taglio dell’erba che deve porsi come obiettivo la conservazione e l’infittimento del cotico erboso, tecnicamente classificabile come prato polifita stabile, in modo tale da garantire la preservazione del suolo, la agevole fruizione delle aree verdi nonché le funzioni estetiche e di decoro delle medesime. Tale operazione deve essere eseguita con le modalità dettate dalla buona tecnica agraria in modo tale da favorire l’accestimento delle erbe ed il giusto equilibrio fra le specie che costituiscono il consorzio erbaceo costituente il prato. Tempi e periodicità delle operazioni di taglio verranno definiti all’interno della programmazione degli interventi elaborato dalla ditta appaltatrice.
Il taglio non dovrà mai essere praticato in modo tale che le specie erbacee abbiano altezza media inferiore a cm 5 (cinque), con un limite minimo di cm 3,5 (trevirgolacinque).
Per gli incolti classificati come ARINC, per le aree di forestazione urbana e per alcune aree di verde stradale il limite minimo rimane di cm 5 (cinque).
L’Appaltatore asporterà nel più breve tempo possibile, e comunque entro la stessa giornata del taglio, i materiali di risulta dello sfalcio e quanto recuperato dalla accurata rastrellatura dell’intera superficie. E’ chiaro quindi che ogni intervento di sfalcio deve essere sempre preceduto dalla pulizia generale dell’area oggetto di appalto, ed accompagnato dalla raccolta del materiale di risulta dello sfalcio medesimo.
L’Appaltatore, se autorizzato per iscritto dal Direttore dell’esecuzione del servizio, ha la facoltà di non effettuare la raccolta del materiale di risulta degli sfalci successivi al secondo intervento, a condizione che le erbe sfalciate risultino sminuzzate in frammenti di pezzatura inferiore a cm 3 (tre) e che, ad operazione ultimata, tale materiale sia uniformemente distribuito su tutta la superficie di intervento. Non dovranno
perciò ritrovarsi, al termine di ogni intervento di sfalcio, andane, cumuli, depositi di materiale vegetale né sui prati né nelle zone a copertura inerte. In ogni caso, anche se autorizzato dal Direttore dell’esecuzione del servizio, il taglio con sminuzzamento senza raccolta potrà essere eseguito solo se l’Appaltatore sarà dotato di idonei macchinari predisposti per il mulching.

Marciapede impraticabile

Per “sfalcio completo” deve intendersi un complesso di operazioni sintetizzabili in:
- pulizia completa dell’area, come previsto nella specifica lavorazione,
- taglio delle erbe, come precisato precedentemente,
- rifilatura dei bordi, scoline, scarpate,
- rifilatura degli spazi circostanti e compresi in attrezzature di gioco e arredi della più varia natura,
- asportazione di tutte le erbe infestanti in superfici a copertura inerte (ovviamente escluse le pavimentazioni ad opus incertum e/o grigliati permeabili) - percorsi, piazzali, marciapiedi compresi nelle aree verdi appaltate e prospicienti in sede esterna alle medesime sui marciapiedi costituenti il corpo stradale attiguo alle aree stesse,
- asportazione di eventuali polloni giovani presenti alla base e lungo il fusto delle alberature con particolare riguardo ai tigli,
- asportazione di tutte le piante infestanti arbustive o arboree eventualmente presenti e di nascita spontanea ( es. Rovi, Sambuchi, Robinie, Ailanti, ecc.); questo vale per tutte le superfici, anche pavimentate, della località interessate dai tagli,
- sfalcio e rifilatura dei cigli e dei marciapiedi tangenti esterni ed interni alle zone verdi,
- raccolta e smaltimento materiali di risulta.
Grande attenzione dovrà essere prestata per non arrecare danni con macchine e attrezzi alle piante presenti, siano esse alberi, arbusti o siepi, in particolare nell’uso del decespugliatore a filo.
In caso di necessità l’Appaltatore è tenuto ad eseguire manualmente le lavorazioni di rifinitura.
L’Appaltatore dovrà perciò specificare al Direttore dell’esecuzione del servizio per iscritto le cautele che intende adottare sia nell’utilizzo di protezioni specifiche per le macchine operatrici utilizzate per lo sfalcio sia nell’utilizzo dei decespugliatori a filo.


In presenza di Ambrosia artemisifolia l’Appaltatore è tenuto al rispetto rigoroso della normativa di lotta obbligatoria vigente (“Decreto del Presidente della Regione Lombardia n° 25522 del 29/03/99: ordinanza n°441 contingibile ed urgente ai sensi dell’art. 32 della L. 23/12/1978 n° 833. Disposizioni contro la diffusione della pianta Ambrosia nella Regione Lombardia al fine di prevenire la patologia allergica ad essa correlata”) oltre la vigente ordinanza comunale; in particolare l’Appaltatore deve garantire che questa non vada a fiore, indipendentemente dall’altezza raggiunta dall’erba. Nel caso che ci sia rischio di fioritura incipiente da parte di Ambrosia artemisifolia, l’Appaltatore è tenuto ad intervenire immediatamente. 
Nel caso che sia  rinvenuta la pianta in fioritura, anche se appena iniziata da parte di piante isolate, l’area sarà dichiarata non conforme e si procederà con l’applicazione delle penali previste.


Nel documento di 47 pagine trovate di tutto ed anche precisi riferimenti sul taglio degli alberi.
Vi invitiamo ad una attenta lettura.

A presto CARA TERRA MIA

3 commenti:

  1. A costo di sembrare pedante lo ripeto: io vorrei vedere i documenti che descrivono le motivazioni per cui si è tagliato degli alberi.
    Chiedo inoltre la grande cortesia di approfondire il perchè abbiano tagliato anche l'albero davanti all'ingresso banca intesa.
    La giustificazione che fossero malati è alquanto superficiale e troppo generica.
    Oltre al fatto che di solito una buona manutenzione del verde non solo previene le malattie ma limita inoltre il peggioramento della malattia.
    Ma come avete detto giustamente voi, qui a paderno dugnano l'Ac si disinteressa altamente sia di curare il verde appena piantato, sia di curare quello di lungo corso.
    L'idea di abbandono e di degrado che emerge è più che evidente.
    Andrea

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  2. Caro Andrea non sei l'unico ad avere qualche dubbio sullo stato di salute degli alberi. Le piante in via toscanini sono circa 30 e se non si provvede subito seccano e questo per incuria degli amministratori di questo paese.
    Francesco.


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  3. Francesco, allora a maggior ragione che siamo in tanti, si può vedere la documentazione sul motivo dei tagli??
    Tenete presente che la legna al quintale viene pagata molto bene.

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