martedì 9 settembre 2014

Sito istituzionale: rinnovata la sezione dedicata alla trasformazione del diritto di superficie senza rispettare un parere della Corte dei Conti richiesto proprio dal Comune di Paderno Dugnano

Attenzione a non abboccare ai saldi fasulli

Come già riportato il 1° luglio l’amministrazione comunale di Paderno Dugnano ha aggiornato la sezione dedicata alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà relativo agli ambiti ex L. 167/1962.

Qui ci occupiamo specificatamente della parte dedicata a come viene fatta la stima di valutazione del terreno, comparando il sistema di calcolo utilizzato per le proposte formalizzate negli anni 2011, 2012 e 2013 (più onerose rispetto ai periodi precedenti) e quello previsto dall’aggiornamento di cui sopra.

Il sistema di calcolo attualmente in vigore è previsto dalla discussa e discutibile deliberazione del Consiglio comunale n. 17 del 7 aprile 2014, ad oggetto (DETERMINAZIONE DELLA PERCENTUALE DI ABBATTIMENTO DEL VALORE VENALE RELATIVO AL CALCOLO DEL CORRISPETTIVO PER LA TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN DIRITTO DI PROPRIETÀ. CONSEGUENTE MODIFICA DELLA DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 50 DEL 28 GIUGNO 2011).
Una deliberazione cocciutamente votata da un’ambigua maggioranza della destra cittadina dopo che i cittadini e le opposizioni (tutte le opposizioni) avevano abbandonato la sala consiliare in forma di protesta. Nessun consigliere di opposizione ha partecipato al voto, e di questo bisogna rendere merito.

Peraltro il problema della legittimità della votazione in relazione alla correttezza e quindi sussistenza del numero legale è già stato sollevato:



Il sito istituzionale evidenziava come veniva effettuato il calcolo, operando, sul valore venale dell’area, prima una riduzione del 25% in ossequio all’art. 37, commi 1 e 2, del DPR 8 giugno 2001, n. 327, come modificati dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244, e poi un abbattimento al 60% in ossequio all’art. 31, comma 48, della legge n. 448/1998.

La precedente modalità di calcolo del valore venale del terreno prevedeva la riduzione del 25%




































Come ormai risaputo il calcolo era, e lo è ancora, viziato nella determinazione del valore venale dall’assunzione di un valore a metro quadrato degli immobili non conforme alla realtà delle abitazioni economiche 167. L’amministrazione Alparone – Bogani ha scelto di utilizzare il valore (considerato minimo) di 1.912 euro a metro quadrato previsto tra il II° semestre 2010 e il I° semestre 2011 dalla Borsa Immobiliare per case nuove, quando la case oggetto delle procedura di trasformazione del diritto di superficie hanno una vetustà perlomeno ventennale.
Ad ulteriore gravità della scelta vessatoria posta in atto, si consideri che la stessa Borsa Immobiliare dal semestre successivo considera “case nuove” solo quelle in classe energetica A, B e C. Le case 167 risultano in classe energetica G.

Il reale valore a metro a quadrato da utilizzarsi nel calcolo del valore venale è quello previsto dall’Agenzia delle entrate (OMI), di 1.200 euro.

Un’operazione con le gambette corte, come le bugie di qualche politicante di casa nostra, che non sta in piedi, finalizzata solo al tentativo di fare cassa con la prima casa di migliaia di cittadini padernesi.

Qualche dubbio, alla luce delle modifiche legislative introdotte dall’art. 1, comma 392, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014) che ha modificato l’art. 31, comma 48, della legge n. 448/1998, su come dovesse farsi il calcolo del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie deve pur aver colto la mente dei nostri amministratori se, ancor prima del passaggio consiliare del 7 aprile 2014, il giorno 4 aprile si sono sentiti in dovere di interpellare la Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia.

Il 4 aprile 2014 il Comune di Paderno Dugnano (primo mandato Alparone) chiede un parere alla Corte dei Conti

Il parere per la determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie è richiesto alla Corte dei Conti direttamente dal Sindaco Alparone


Indicando le nuove modalità di calcolo assunte, anche se non ancora deliberate (esempio di rispetto delle regole democratiche.


Il Comune di Paderno Dugnano, nella persona del Sindaco Alparone, specifica come ha già deliberato di procedere nel calcolo del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie


La Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia, ci ha messo proprio poco a rispondere, la questione doveva essere evidentemente molto semplice, se con il parere n. 170/2014/PAR del 15 aprile 2014 illustrava al sig. Sindaco del Comune di Paderno Dugnano come correttamente, dopo l’individuazione del valore venale, dovesse svilupparsi il calcolo.




La Corte dei Conti specifica la prima operazione per la determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie: calcolare correttamente il valore venale del terreno (valore reale a metro quadrato degli immobili espresso dalle tabelle OMI dell'Agenzia delle entrate) ed operare una prima riduzione del 25%
















La Corte dei Conti specifica la seconda operazione per la determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie: l'importo corretto già ridotto del 25% viene ulteriormente ridotto al 60% (per semplificazione del 40%)

La Corte dei Conti specifica la terza operazione per la determinazione del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie: l'importo corretto già ridotto del 25%, poi ridotto al 60% , si può ridurre del 50%














Nonostante le chiare indicazioni della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia espresse con il parere n. 170/2014/PAR del 15 aprile 2014, proprio su sollecitazione del sig. Sindaco di Paderno Dugnano, Marco Alparone, il 1° luglio viene aggiornato il sito istituzionale, e incredibilmente il citato documento non compare in alcun modo. 



L'Amministrazione della destra padernese guidata dal Sindaco Alparone omette il Parere della Corte dei Conti n. 170 del 15 aprile 2014 richiesto proprio dal Comune di Paderno Dugnano a firma del Sindaco Marco Alparone





















Non solo, lo sviluppo del calcolo dell'Amministrazione paternese continua ad essere quello deliberato il 7 aprile, sottoposto al vaglio della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia il 4 aprile, e non confermato dallo stesso Organo Costituzionale.


Attenzione l'Amministrazione di destra guidata dal Sindaco Alparone non si conforma al parere della Corte dei Conti, ma conferma quanto presentemente deliberato dalla sola maggioranza padernese: NON si abbatte, come previsto dalla norma e dalla Corte dei Conti, del 50% l'importo corrispondente al valore venale del bene già ridotto al 60%. E' stata annullata arbitrariamente e senza nessuna corrispondenza normativa l'originaria riduzione del 25%




























Tutto ciò che non va bene, nelle nuove modalità di calcolo:

1)    Il valore venale dell’area che continua ad essere basato su un valore a metro quadrato degli immobili non conforme alla realtà delle abitazioni economiche 167;
2)    È stata annullata senza alcuna giustificazione legislativa la riduzione del 25% del valore venale dell’area, che continua ad essere prevista dall’art. 37, commi 1 e 2, del DPR 8 giugno 2001, n. 327, come modificati dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244;

3)    L’ulteriore abbattimento del 50%, previsto dall’art. 1, comma 392, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014) che ha modificato il richiamato art. 31, comma 48, della legge n. 448/1998 deve essere applicato dopo la riduzione del 25%, e dopo  l’abbattimento al 60% previsto dall’art. 31, comma 48, della legge n. 448/1998, come indicato dal parere n. 170/2014/PAR della Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia.






1 commento:

  1. Articolo molto interessante che mi ha permesso di capire esattamente come il Comune stia facendo i calcoli. In una mail che ho inviato a questo sito pochi giorni fa avevo accennato proprio al fatto dell'abnorme valore dell'immobile attribuito dal Comune senza nessun tipo di legame col reale valore di mercato dello stesso. Una domanda però mi preme: a seguito della riunione comunale di aprile 2014 e dopo l'invio, a ridosso delle elezioni, ai cittadini "proprietari" di aree 167 della bella letterina, illustrante i famosi sconti deliberati, che io battezzai all'epoca "spot elettorale": il Comune di Paderno Dugnano ha inviato a qualche (fortunato?) titolare di diritto di superficie una proposta di trasformazione? Chi vuole vendere casa, visto che nessuno al giorno d'oggi compra una casa di 30 anni non in piena proprietà, soprattutto nel comune di Paderno Dugnano dove sul sito comunale viene espressamente indicato che allo scadere dei 90 anni la casa torna in proprietà del comune, cosa deve fare?

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