1°
settembre, si torna a parlare di trasformazione del diritto di superficie
Il 1° luglio l’amministrazione comunale di Paderno Dugnano ha aggiornato la sezione dedicata alla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà relativo agli ambiti ex L. 167/1962.
Dalla comparazione delle
“Risposte alle domande più frequenti” si rilevano alcune novità.
La prima di un certo interesse è la revisione
dei vincoli che passano dai 30 anni dalla data di convenzione ai 20 anni. In
pratica non sussiste la progressione percentuale dai 20 ai 30 anni per poter
precedere alla cessione dell’unità immobiliare a pieno prezzo di mercato.
versione ante 1° luglio 2014, la parte all'interno del rettangolo azzurro è stata eliminata |
la nuova versione, i vincoli passano da 30 a 20 anni |
Ma la vera novità è la caduta dello specchietto
per le allodole. L’ex carta vincente per accalappiare adesione a condizioni
esageratamente onerose era rappresentata dalla possibilità della redazione
dell’atto di trasformazione da parte del deliberazione della Giunta Comunale n.
118 del 24 maggio 2012.
Con la deliberazione della Giunta Comunale n.
122 del 14 luglio 2011, la prima amministrazione Alparone – Bogani con voto
unanime ha introdotto per l’anno 2011, solo per le adesioni effettuate in
un’unica soluzione entro gg. 45 (in alcuni casi importi anche superiori a
10.000 euro), la stipula dell’atto a cura del Segretario Comunale.
Pratica riconfermata per l’anno 2012 dalla prima
amministrazione Alparone – Bogani, sempre con voto unanime, con la
deliberazione della Giunta Comunale n. 118 del 24 maggio 2012, solo per le
adesioni effettuate in un’unica soluzione questa volta entro gg. 90 (in alcuni
casi importi anche superiori a 15.000 euro).
Per l’anno 2013, senza una specifica
deliberazione, si riconferma di nuovo la possibilità di rogare usufruendo delle
prestazioni del Segretario Comunale. I cittadini vengono informati attraverso
al proposta di trasformazione, viene questa volta indicato una data precisa,
che comunque si aggira intorno ai novanta giorni dall’invio.
il termine ultimo per l'adesione è indicato nel 14 settembre 2014 |
Una novità non preannunciata, ma che non
stupisce alla luce delle scarse adesioni dell’anno 2013, solo 2 su 93 proposte
inviate, evidentemente lo specchietto che già funzionava male si è inceppato
del tutto. Elemento che comunque evidenzia un’avversione ancora più forte della
seconda Giunta Alparone – Bogani nei confronti dell’edilizia sociale in
generale, e della trasformazione del diritto di superficie in diritto di
proprietà in particolare.
Procedimento ritenuto finalizzato al solo “fare
casa”, e non come indicato dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti con il
parere n. 22/CONTR/11 del 14 aprile 2011:
“le Sezioni riunite ritengono che si debbano in ogni caso far salvi i
residui profili disciplinari, la cui vigenza risulta confermata dalla
perdurante possibilità, attraverso la loro applicazione, di soddisfare le
esigenze di uniformità nella determinazione del corrispettivo e le finalità
agevolative sottese al disposto normativo”
A
proposito di Corte dei Conti, il sito istituzionale “aggiornato” si è “dimenticato”
di segnalare il parere della Corte dei
Conti, Sezione regionale di controllo per la Lombardia n.170/2014/PAR del 15
aprile 2014. Nella sezione l’unica novità è rappresentata dalla, peraltro
fortemente discutibile, deliberazione del Consiglio Comunale n. 17 del 7 aprile
2014.
La
deliberazione della Corte dei Conti fa seguito alla richiesta di un parere,
nell’ambito della trasformazione del diritto di superficie in diritto di
proprietà, da parte di un comune della provincia di Milano.
Il
Comune di Paderno Dugnano del Sindaco Marco Alparone alla fine del primo
mandato.
È possibile che il secondo Alparone non sappia cosa ha fatto il primo
Alparone?
È
allora anche possibile che un qualsiasi vicesindaco della vecchia o della nuova
amministrazione non sia in grado di informare il primo cittadino?
La “dimenticanza” incide direttamente su
come viene effettuata la valutazione del terreno da parte dell’amministrazione
comunale. Una “dimenticanza” che
costa ai cittadini.
A
PRESTO
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