Un altro “nuovo” stabile 167 di Paderno Dugnano,
costruito nel 1986 ha eliminato
l’amianto dalla copertura. Stiamo parlando del condominio di via
Agostino Novella n. 4, dove, fino all’inizio di marzo del 2015 la fibra killer
è stata presente.
La salute
pubblica può ora contare su oltre 600
metri quadrati in meno di eternit, solo a spese dei condomini, senza alcun
contributo, e senza che la caratteristica costruttiva, non certo di pregio, sia
minimamente stata considerata nella redazione della stima per la trasformazione
del diritto di superficie in diritto di proprietà delle 30 (trenta) famiglie
interessate.
Una mancanza
che si potrebbe ancora oggi sanare, considerando che ben 27 (ventisette)
famiglie non hanno aderito alla proposta dell’amministrazione comunale, che
inizialmente ha imposto il valore di trasformazione dell’area residenziale di
complessivi € 285.779, per un importo
medio a famiglia di oltre 9.500 euro.
Tale
richiesta è stata, in un secondo tempo, solo parzialmente rettificata con la
determinazione n. 254 del settore Pianificazione del Territorio del 9 aprile
2014, a seguito della deliberazione di Consiglio Comunale n. 17 del 7 aprile
2014, che ha portato il valore di trasformazione in € 187.527, per un importo medio a famiglia di 6.250
euro.
Come
vediamo c’è ancora molta strada che si può fare con contenere la richiesta,
partendo dal valore
attribuito alle abitazioni di 1.912 euro a metro quadrato (definito come valore
minimo). Sfidiamo chiunque a vendere a tale valore “minimo”.
Ricordiamo
che, anche, i condomini di via Novella 4 sono tra i cittadini coinvolti nella
“strana” vicenda del rimborso del conguaglio definitivo della concessione del
diritto di superficie all’impresa C.I.C. ( e non ai cittadini) di cui ci siamo
già occupati in precedente articolo:
La storia, così come vissuta dai cittadini, è ben
riassunta da un pensiero da un condomino, direttamente interessato dalla
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà della propria
prima casa, e dalla rimozione di un veleno che per una trentina d’anni ha
albergato sopra la propria testa:
Vivevo felice e senza alcun
pensiero dominante...l'amministrazione comunale mi aveva convinto che la mia
casa era come nuova ed infatti il coefficiente e relativo valore del terreno su
cui poggia lo stabile era stato parametrato al valore di una casa nuova.
Aimè qualcosa mi dice che mi hanno " ciulato "...
Al nostro stabile si sono
dovuto rifare le canne fumarie esterne - causa problemi di aspirazione
gas di scarico.. - e " dulcis in fundo " ci obbligano al
rifacimento tetto causa amianto.
Si dirà che la casa non è nuova
e che pertanto necessita di una manutenzione nel tempo e bla bla bla bla...: ma
accidenti il rifacimento del tetto causa la presenza di amianto ha un costo di circa 210 -220 mila euro ( duecento
dieci-duecento venti mila euro !!!!! ) che vanno ripartiti in quota millesimale
su 30 condomini.
Ora che ci penso sono quasi i
soldi che il comune ci chiede per il terreno e poiché il medesimo afferma che
la casa è nuova allora siamo pari e non dobbiamo più nulla ??????
Non è così.?????..... allora
sono proprio scemo e continuo a non capire
Che tristezza !!!
Saverio
Cilli
Una nuova copertura, non nociva per la saluta
dell’intera collettività, prende il posto della vecchia copertura in eternit.
1) C’è ancora amianto in città?
2) Le case con amianto valgono meno?
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