PADERNO DUGNANO, 12 marzo 2015 - Ad oggi, ci sembra che
un'immagine sportiva" possa riassumere la situazione della vicenda
Rho-Monza; per questo ci pronunciamo dicendo che la partita è ancora aperta su
due campi:
1. Durante l'udienza del 12 marzo presso il Tar (Tribunale
amministrativo regionale) della Lombardia, questo, chiamato a pronunciarsi sui
ricorsi della ditta Sforzin e dell'amministrazione comunale, ha deciso di affrontare
insieme i due casi ed ha prolungato i tempi per la produzione di
documentazione da parte di Serravalle.
2. Ricordiamo che nel
frattempo siamo ancora in attesa dell'udienza del prossimo 23 giugno al
Consiglio di Stato, che giudicherà sul ricorso del CCIRM.
L’udienza del Tar, dunque, ha contribuito a non chiudere definitivamente la partita
e questo è, di per sé, un fatto positivo. Il giudice ha voluto acquisire nuova
documentazione, dal momento che ha ritenuto degno di considerazione
il cosiddetto "piano B”. All'udienza
(pubblica) hanno assistito anche alcuni membri del CCIRM, che hanno potuto
riferirci precisamente sui fatti.
Sono stati discussi principalmente gli aspetti legati al
piano B. L’avvocato del Comune in apertura di udienza ha chiesto una
verificazione della situazione esistente attualmente. Successivamente all’arrivo
dell’avvocato di Sforzin il giudice ha acconsentito alla riunificazione dei due
ricorsi.
Il giudice ha deliberato un’ordinanza istruttoria a carico di
Milano Serravalle per avere chiarimenti sul progetto chiamato "piano
B" ed eventuali conferme dal ministero dell’Ambiente circa la necessità di
una nuova procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via).
Molto strana appare l'affermazione dell’amministrazione
comunale di non essere a conoscenza ufficialmente del "piano B"
quando questo è, invece, entrato in possesso (con richieste ufficiali) di Sforzin e, più recentemente, anche
del CCIRM.
Oltretutto viene da chiedersi di che cosa si discuta
settimanalmente in Prefettura, negli incontri a cui partecipano, tra gli
altri, Comune e Serravalle; ricordiamo, peraltro, che il sindaco, nel
comunicato stampa del 24 ottobre 2014, rese noto che ogni settimana
partecipava a questi incontri: a questo proposito siamo ancora in attesa
di una risposta rispetto alla nostra richiesta di trasparenza ed informazione
(contenuta nel nostro
comunicato del 31 ottobre).
Il risultato dell'approfondimento istruttorio, sbandierato come un successo
(e come tale già ripreso pedissequamente da alcuni organi di informazione), in
realtà non farà altro che rimandare ad epoca successiva la decisione del
Tar, senza peraltro fermare i lavori, probabilmente epoca successiva anche
alla discussione del nostro ricorso in Consiglio di Stato, e magari addirittura
post-Expo; nel frattempo, proseguirà la totale ed
irreversibile distruzione del territorio.
Quindi: quali saranno i vantaggi in concreto di una
dilazione così marcata nel tempo senza un provvedimento di sospensione?
Risposta: NESSUNO!
Per concludere, ci troviamo completamente d’accordo con l’affermazione
che: "il lavoro quotidiano per la difesa della nostra città nel
rispetto delle regole si concretizza con i fatti e non con gli slogan”,
cosa che abbiamo constatato dopo che si sono incominciati a vedere fatti
concreti dopo l’esposto fatto recentemente dal CCIRM e dai CITTADINI
(vedere relazione ARPA a
riguardo).
Ci auguriamo che, su un campo o
sull'altro, la partita volga a favore dei cittadini di Paderno Dugnano.
A presto Cara Terra Mia
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