Ricordiamoci di mettere le
lancette un'ora avanti, alle 2 del
mattino, questa notte fra sabato 28 e domenica 29 marzo, comportando meno sonno ma più luce.
In Italia l’ora
legale esiste dal 1916 e fu
adottata durante la Prima guerra mondiale, per risparmiare sull’energia
sfruttando un minore uso dell’illuminazione elettrica. Questo principio fu
proposto molto tempo prima, da Benjamin Franklin in una lettera del 1784
indirizzata a un giornale di Parigi.
In Italia l’ora legale è stata nel tempo più volte abolita e
reintrodotta, per essere definitivamente ripristinata nel 1966. Nuovamente in
un periodo di crisi in cui era necessario sfruttare al meglio la luce del sole,
risparmiando energia elettrice. Dal 1966 al 1980 l’ora legale si estendeva dal
mese di maggio al mese di settembre. È solo a partire dal 1981 che è
entrata in vigore dall’ultima domenica di marzo. Dal 1996 l’ora legale ha tempi
e modalità uguali – fusi orari a parte – in tutti gli stati dell’Unione europea.
Nel mondo le convenzioni sono diverse: in Russia, Cina e Giappone
vige l’ora solare tutto l’anno, mentre negli Stati Uniti il Daylight saving
time – “risparmio diurno di luce” – è in vigore dall’8 marzo.
La maggior parte dei paesi della fascia tropicale non adotta l’ora
legale, non avendo ore di luce sufficienti per giustificare uno
spostamento di lancette.
Nell’emisfero australe, dove le stagioni sono invertite rispetto
a noi, anche l’ora legale segue un diverso calendario: in Australia è in vigore
da ottobre a marzo-aprile, in Brasile da ottobre a febbraio. In Africa l’ora
legale è scarsamente usata.
Fonte:
A presto Cara
Terra Mia
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