domenica 2 agosto 2015

XXXV anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980



Ognuno fece la sua parte: mobilitammo i quartieri e ogni cittadino si mise al servizio della comunità.
Il Comune divenne un centro per le emergenze: non avevamo il tempo di disperarci.

Miriam Ridolfi
Assessore della giunta comunale del 2 agosto 1980


L'Italia ha il dovere di non dimenticare quella strage e quelle vittime innocenti che fanno ormai parte della memoria nazionale.
Fu il culmine sanguinoso di una strategia stragista, mirante a scardinare la democrazia e le conquiste sociali dell'Italia repubblicana.
La reazione degli italiani, a partire dalla città di Bologna, fu decisa e compatta, con grande forza e dignità e rappresentò, ancora una volta, l'argine più robusto contro ogni tentativo di destabilizzazione.

Sergio Mattarella,
presidente della Repubblica



Ci chiediamo cosa è accaduto, perché un cambiamento a metà non è un cambiamento, ma un modo per continuare - da parte di chi ne ha l'interesse - a conservare il vecchio sistema con metodi diversi.

Paolo Bolognesi
presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime

La verità non va mai in prescrizione: lo Stato deve pretendere chiarezza al di là di qualsiasi interesse di parte.
La ricerca della verità è difficile, ma non può farci disperare sulla giustizia.
Lo conferma la sentenza su piazza della Loggia, un punto di partenza per ripensare l'intera stagione degli anni di piombo.

Pietro Grasso
presidente del Senato


A presto Cara Terra Mia

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