C’è poco da festeggiare, ognuna ha i suoi motivi: il lavoro
mal pagato, il lavoro che non c’è, il nome della madre cancellato, gli asili
nido pochi e cari, la burocrazia che ci fa impazzire, i pregiudizi, il tetto di
cristallo, i consultori che non esistono più, la scuola che non racconta le
donne, lo stipendio misero degli insegnanti, il disprezzo per vecchi, i bimbi
arcobaleno con un solo genitore, l’aborto legge dello Stato diventata una
farsa, le donne ammazzate per aver detto basta, i morti affogati, la politica
che non dà buoni esempi.
Ma c’è anche la voglia di essere
felici e l’energia inesauribile delle donne.
A presto Cara Terra Mia
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