Alle ore 18,30, davanti ad un folto gruppo di cittadini (elemento inusuale) si è riunita la Commessione Territorio. La sala normalmente usata per le commissioni non è stata sufficiente per accogliere la voglia di partecipazione dei cittadini, e si è quindi resa necessaria l’apertura della sala consiliare.
Due gli
argomenti all’ordine del giorno:
- la
riqualificazione di alcuni ambiti cittadini, con particolare riguardo alla via
Sant’Ambrogio, tra Incirano e Palazzolo;
- l’annosa
questione della trasformazione del diritto di superficie in diritto di
proprietà delle abitazioni economiche e popolari “167”.
Sul primo
punto, che ha occupato una buona parte della riunione, lasciamo i commenti al
comitato per via Sant’Ambrogio. Una cosa però è stata chiara, la volontà
dell’Amministrazione di procedere nella “riqualificazione” della via senza
introdurre l’auspicato senso unico (in continuità con le scelte urbanistiche
adottate per via Italia) e quindi senza pista ciclabile, e con il sacrificio
(si è chiaramente parlato di tagli) di un imprecisato numero di tigli.
Per
quanto concerne la questione “167”.
Verrà
presentata nel Consiglio Comunale del prossimo 15 marzo una nuovo deliberazione
in sostituzione di quella in vigore, n. 17 del 7 aprile 2014 (in prossimità
delle elezioni).
La
deliberazione non è stata esposta nei dettagli, comunque la novità è
rappresentata dall’adeguamento della sola modalità di riduzione del valore
venale del terreno in conformità al parere della Corte dei Conti - Sezione
delle autonomie n. 10 /SEZAUT/2015/QMIG del 9 marzo 2015.
Non è
apparso chiaro se verrà reintrodotta la riduzione del 25% prevista dalla legge
del 24 dicembre 2007 n. 244 (art. 2 comma 89), considerata nelle stime e nella
deliberazione di Consiglio n. 50 del 28 giugno 2011 e poi, misteriosamente, e
senza alcuna spiegazione scomparsa nel 2014.
Semplicemente,
pensiamo, si tornerà vicini ai valori, particolarmente esosi, indicati nelle
stime redatte a partire dall’anno 2011, con grande disparità di trattamento
rispetto ai cittadini che hanno potute esercitare il diritto a partire dagli
anni precedenti.
Non si è
colta quindi l’occasione di una revisione del valore delle abitazione, la
nostre case trentennali, continueranno ad essere:
nuove
con un
valore di
2.250 €/mq. (box a parte)
Non è
detto che non si tornerà sull’argomento, anzi. La nascente deliberazione, ancor
prima di vedere la luce, è parziale e provvisoria.
Nasce
della volontà dell’Amministrazione di mettersi al riparo di eventuali
attenzioni da parte della Corte dei Conti.
Allora chiediamo:
Perchè intervenire solo in questo momento a
distanza di un anno dal 9 marzo 2015?
I pagamenti, e i rogiti, effettuati dopo il 9
marzo 2015, secondo l’interpretazione dell’Amministrazione, hanno comportato un
danno erariale alla Città?
Perché non intervenire, seriamente, con
equità e correttezza, riportando le richieste ai valori proposti, solo ad alcuni,
fino all’anno 2010?
Cara
Terra Mia continuerà a vigilare a tutela dei condomini 167 delle abitazioni
economiche e popolari, per la giusta trasformazione del diritto di superficie
in diritto di proprietà.
Invitiamo alla massima
partecipazione al prossimo Consiglio Comunale che tratterà, tra l’altro, della
questione 167.
… libertà
è partecipazione …
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