Le domande suggerite
Le solite risposte degli illustri assenti
Le risposte di Cara Terra Mia
Nella serata di lunedì 7 ottobre, in occasione
dell’incontro in Sala Consiliare per la trasformazione del diritto di
superficie in diritto di proprietà, è stato preparato un piccolo questionario
di dieci domande da sottoporre all’attenzione del Sindaco Alparone e del
Vicesindaco Gianluca Bogani, ma l’assenza delle massime autorità cittadine non
ha consentito di ricevere le risposte che i cittadini si attendevano.
Il questionario era completo delle possibili
risposte istituzionali, tanto sono sempre le stesse ottuse nel negare
l’evidenza dei fatti, e delle argomentazioni dei vecchi condomini 167, che, chi
da due anni, chi da un anno, lottano per l’uniformità nella determinazione dei
corrispettivi, e perché siano considerate possibilità agevolate nel percorso di
trasformazione, oltre che per una questione di buon senso in conformità a
quanto espresso dalla Corte dei Conti a Sezioni Riunite (n. 22 del 14 aprile
2011).
Il questionario si legge:
Domanda
Risposta che avremmo potuto sentire
Risposta di Cara Terra Mia
Siamo stati costretti
dalla Corte dei Conti ad applicare un aumento che varia, a seconda dei casi,
dal 10 al 15%, abbiamo fatto di tutto per applicare le tariffe più basse
possibile.
E’ successo che si è pensato di fare facilmente cassa con la
trasformazione del diritto di superficie dell’edilizia convenzionata, più che
raddoppiando, come è evidente, e senza nessun obbligo gli importi
precedentemente richiesti fino al 2010.
2)
E’ vero che anche nel 2012, a Palazzolo, in Via
Alfieri, alla cooperativa Metropolitana Lombarda, c’è chi ha pagato anche meno
di 1.000 euro?
Bhe, Mha, non so, non
credo, forse, ma è un caso diverso.
L’attuale amministrazione padernese ritiene che una volta
formalizzata la proposta, questa diventa immutabile. Nel 2010 a questa
cooperativa sono stati formalizzati importi così bassi rispetto agli attuali,
alla faccia dell’aumento del 10 – 15%, che per chi non ha aderito subito sono
stati confermati negli anni successivi, generando una ancor più evidente
disparità di trattamento tra cittadini padernesi.
3)
Perché a Paderno vengono chiesti tutti questi
soldi, e invece a Limbiate pagano per la trasformazione del diritto di
superficie 3.000 euro?
Mha, forse a Limbiate
le case costano meno, e allora anche i terreni costano meno, noi comunque
applichiamo la legge.
A Limbiate, come in altre situazioni, non si è voluto
tartassare i cittadini, è evidente la differenza con Paderno, da noi le case
non hanno un valore doppio o triplo. E’ un’ulteriore prova della volontà di
fare cassa con le nostre tasche.
4)
Tanti Comuni, piccoli e grandi applicano sconti, come
Roma o la vicina Bollate che ancora oggi prevede il 25% di sconto sul
corrispettivo finale. Addirittura la Regione Veneto ha deliberato di limitare
lo sconto al 50%. Perché a Paderno Dugnano non è possibile?
Il corrispettivo per
la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà è
calcolato, secondo quanto disposto dalla Legge, in modo assolutamente vincolato
e non ci sono spazi per valutazioni discrezionali (“sconti”) solo da parte del
Comune di Paderno Dugnano. E poi la Regione non ha limitato lo sconto da
effettuare.
E’ talmente ovvio che è possibile a Paderno come da qualsiasi
altra parte, non è che da noi le leggi sono diverse, manca la volontà di
agevolare i cittadini rispetto alla loro prima casa.
5)
Questa amministrazione solo nel 2010 ha previsto
uno sconto, perché non riproporlo per tutti?
Perché la legge,
anche se non mi ricordo quale, è cambiata e oggi a Paderno non è più possibile.
Fino al 2010, da parte della precedente amministrazione, e
all’inizio anche dall’attuale, l’approccio è stato diverso, e la presenza di
uno sconto, seppur del 3% quindi poco significativo, ne è la conferma. Si può
riproporre oggi sconti, anche in forma molto più significativa rispetto al
passato.
6)
Perché è stato preso come riferimento un valore a
mq. dell’appartamento di 2.250 euro, riferito a quotazioni di appartamenti
nuovi che neanche più la Borsa Immobiliare considera, quando invece il mio condominio
ha trent’anni, è stato costruito con l’amianto spendiamo un sacco di soldi per la manutenzione?
Per una stima
corretta è giusto considerare la case sempre nuove. I condomini economici e
popolari 167 saranno nuovi anche dopo novant’anni.
E’ stato assunto un parametro estremamente alto, che incide
pesantemente nelle stime. La stessa Borsa Immobiliare ha cambiato le categorie.
Oggi per case nuove si intendono solo quelle in categoria A, B o C. La
quotazione minima per zone periferiche di Paderno Dugnano (quelle interessate
dalle aree 167) nel secondo semestre 2012, per appartamenti recenti (entro 40
anni) è di 1.850 euro a metro quadro.
7)
Perché, per agevolare i cittadini e ridurre il
corrispettivo richiesto, non è
possibile applicare la riduzione prevista dalla Borsa Immobiliare del 30% all’appartamento
e al box, e il Comune si limita ad una riduzione del 15% per il solo
appartamento?
Abbiamo fatto tutto
il possibile, la riduzione applicata è quella giusta.
Sui
1.850 euro a metro quadro è possibile e corretto applicare la prevista
riduzione del 30% anziché quella parziale e limitata dl 15%. Allo stesso sul
valore minimo a corpo dei box è possibile e corretto applicare la prevista
riduzione del 30%, anziché nulla come previsto dalle stime.
8)
Perché non è possibile pagare a
rate trimestrali con applicazione dei soli interessi legali come previsto da
questo Comune per le prime trasformazioni del diritto di superficie?
Ogni cittadino è
libero di consultare e, quindi, aderire a qualsiasi proposta di finanziamento
privato con l’istituto di credito o ente finanziatore ritenuta vantaggiosa per
le proprie esigenze. Da parte sua, l’Amministrazione Comunale non ha ritenuto
opportuno convenzionarsi con un unico istituto di credito per non turbare (a
danno dei cittadini) la libera concorrenzialità. (testualmente riportato dal sito istituzione del Comune).
Questo Comune l’ha già fatto, 8 rate trimestrali con
applicazione dei soli interessi legali, ed oggi non serve nemmeno più la
copertura del debito con una polizza. E’ possibile anche fare un unico atto che
formalizzi la trasformazione comprensivo di paga tutto e di chi preferisce la
soluzione rateizzata.
9)
Perché se nel 2010 il valore commerciale delle case
era molto più alto, sono state fatte da questa amministrazione richieste molto
più basse rispetto alle attuali?
Perché nel frattempo sono cambiate le
leggi (?), e non è consentito riproporre gli importi del 2010, anzi se
quotazioni salivano anziché scendere avreste pagato molto di più.
Perche
prima non si era mossi da una così forte volontà di fare cassa con le tasche
dei cittadini.
10) Se accetto la proposta dell’amministrazione, che vantaggi ho se non
devo vendere a breve l’appartamento, e come la pensavano i cittadini da Voi
chiamati nel 2011 e nel 2012 alla trasformazione del diritto di superficie?
Accettare la
proposta, e pagare quanto richiesto, porta l’enorme vantaggio di diventare
proprietari della propria casa. Le adesione negli anni 2011 e 2012 non state
molte, forse perché i cittadini non hanno capito quanto erano vantaggiose
rispetto a quelle del 2010 ove le richieste erano meno della metà, o forse
perché non si sono resi conto che con la crisi i prezzi delle case salgono
tanto.
Senza la necessità di vendere l’appartamento nel giro di
pochi mesi, non ha senso pagare oggi importi gonfiati rispetto a quelli
precedentemente previsti. In ogni caso i tempi previsti per il rogito sono
entro nove mesi dal 16 settembre 2014, quindi entro il 16 agosto 2015, ben dopo
l’insediamento della prossima amministrazione. L’accettazione delle proposte
nel 2011 e nel 2012 ha avuto un crollo rispetto ai periodi precedenti, si dovrà
rivedere la procedura che così come strutturata si è rivelata fallimentare.
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