mercoledì 16 ottobre 2013

Dopo le proteste finalmente pubblicate le quattro stime del 2013


On-line solo parte dei calcoli

Dopo le vibranti proteste dei cittadini che hanno ricevuto le inique proposte di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà venerdì 13 settembre di quest’anno, espresse nell’incontro, disertato dal sindaco Alparone e dal Vicesindaco Bogani, l’Amministrazione comunale pubblica le stime:


Sono d’obbligo due considerazioni preliminari.
Le stime pubblicate, non allegate alle “proposte”, sono state rese disponibili solo dopo l’incontro con i cittadini, nella fallita speranza, di trovare una diffusa ignoranza ed incapacità di contestarle, come invece accaduto.
La seconda considerazione. Le stime pubblicate sono parziali, mancano totalmente gli allegati, e manca soprattutto il foglio di calcolo, senza il quale è impossibile seguire lo sviluppo di una stima basata sulla sola volontà di fare cassa con l’edilizia convenzionata.

Invitiamo quindi i cittadini delle quattro cooperative interessate a chiedere la documentazione completa, e confrontarla con quella relativa alle proposte targate 2011 e 2012.

Le stime solo ora formalizzate, sono state commissionate dalla Giunta Alparone-Bogani al solito consulente esterno con la Determinazione n. 688 del 29 settembre 2011, quindi ben due anni orsono, quando le giuste proteste dei condomini 167 padernesi erano ancora in fase embrionale, e il Comitato Cara Terra Mia non era ancora nato.
Sono state consegnate il 27 aprile 2013, una lavorazione piuttosto lunga, e sono rimaste a dormire quindi per cinque mesi. Un iter così ingiustificatamente lungo, figlio dell’imbarazzo di un’Amministrazione non più in grado di difendere le proprie scelte.
Si continua a rilevare l’errore, che evidentemente nessuno, a parte i cittadini, a fatto notare al consulente, la Corte dei Conti non ha confermato la riduzione del 40%, ma ha bensì ha espresso che deve essere applicata la riduzione del 60%:

Il consulente:


La Corte dei Conti a Sezioni riunite n. 22 del 14 aprile 2011:



Le stime continuano nell’assurdità di considerare le nostre case “nuove”, completate entro dicembre 2011, ma la quotazione applicata è riferita al primo semestre 2011 (e non al secondo), elemento non riscontrabile dalla documentazione on-line, ma dagli allegato che non sono stati messi a disposizione dei cittadini.

Per la Borsa Immobiliare, a partire dal secondo semestre 2011, “case nuove”, possono considerarsi solo in classe energetica A, B e C, quindi mai nel modo più assoluto i condomini 167 di Paderno Dugnano:


Con un valore a metro quadro, ritenuto minimo, di € 2.250,00:



Quando invece le più recenti quotazioni della Borsa Immobiliare, indicano una quotazione minima di € 1.850,00:


Si noti che anche la misera riduzione del 15%, non è conforme alla riduzione agevolativa della Borsa Immobiliare che consente una riduzione del 30%, applicabile all’edilizia economica e popolare:



In conclusione (pur senza considerare la riduzione alla stima del 40% o del 60%), secondo il Sindaco Marco Alparone, il Vicesindaco Gianluca Bogani, e la Giunta padernese le case economiche e popolari di Paderno Dugnano costruite venti o trenta anni fa, si vendono oggi ad un prezzo minimo a metro quadro di:

€ 2.250,00 – 15% = € 1.912,50

mentre secondo la Borsa Immobiliare il prezzo minimo è:

€ 1.850,00 – 30% = € 1.295,00

Il geom. Granata nell’incontro del 7 ottobre ha affermato, che ci possono essere situazioni dove può risultare che gli importi per la trasformazione del diritto di superficie possono essere decisamente inferiori, o anche che i cittadini nulla devono avendo già pagato tutto.

E’ forse il caso delle famiglie padernesi?



Nessun commento:

Posta un commento