On-line solo parte dei calcoli
Dopo le vibranti proteste dei cittadini che
hanno ricevuto le inique proposte di trasformazione del diritto di superficie
in diritto di proprietà venerdì 13 settembre di quest’anno, espresse
nell’incontro, disertato dal sindaco Alparone e dal Vicesindaco Bogani,
l’Amministrazione comunale pubblica le stime:
Sono d’obbligo due considerazioni preliminari.
Le stime pubblicate, non allegate alle
“proposte”, sono state rese disponibili
solo dopo l’incontro con i cittadini, nella fallita speranza, di trovare
una diffusa ignoranza ed incapacità di contestarle, come invece accaduto.
La seconda considerazione. Le stime pubblicate
sono parziali, mancano totalmente gli
allegati, e manca soprattutto il foglio di calcolo, senza il quale è
impossibile seguire lo sviluppo di una stima basata sulla sola volontà di fare
cassa con l’edilizia convenzionata.
Invitiamo quindi i cittadini delle quattro
cooperative interessate a chiedere la documentazione completa, e confrontarla
con quella relativa alle proposte targate 2011 e 2012.
Le stime solo ora formalizzate, sono state commissionate dalla Giunta
Alparone-Bogani al solito consulente esterno con la Determinazione n. 688 del 29 settembre 2011, quindi ben due anni
orsono, quando le giuste proteste dei condomini 167 padernesi erano ancora in
fase embrionale, e il Comitato Cara Terra Mia non era ancora nato.
Sono state consegnate
il 27 aprile 2013, una lavorazione piuttosto lunga, e sono rimaste a
dormire quindi per cinque mesi. Un iter così ingiustificatamente lungo, figlio
dell’imbarazzo di un’Amministrazione non più in grado di difendere le proprie
scelte.
Si continua a rilevare l’errore, che
evidentemente nessuno, a parte i cittadini, a fatto notare al consulente, la
Corte dei Conti non ha confermato la riduzione
del 40%, ma ha bensì ha espresso che deve essere applicata la riduzione del 60%:
Il consulente:
La Corte dei Conti a Sezioni riunite n. 22 del
14 aprile 2011:
Le stime continuano nell’assurdità di
considerare le nostre case “nuove”,
completate entro dicembre 2011, ma la quotazione applicata è riferita al primo
semestre 2011 (e non al secondo), elemento non riscontrabile dalla
documentazione on-line, ma dagli allegato che non sono stati messi a
disposizione dei cittadini.
Per la Borsa Immobiliare, a partire dal secondo semestre 2011, “case
nuove”, possono considerarsi solo in classe energetica A, B e C,
quindi mai nel modo più assoluto i condomini 167 di Paderno Dugnano:
Con
un valore a metro quadro, ritenuto minimo, di € 2.250,00:
Quando invece le più recenti quotazioni della Borsa Immobiliare, indicano
una quotazione minima di € 1.850,00:
Si noti che anche la misera riduzione del 15%, non è conforme alla riduzione agevolativa della
Borsa Immobiliare che consente una riduzione
del 30%, applicabile all’edilizia economica e popolare:
In conclusione (pur senza considerare la
riduzione alla stima del 40% o del 60%), secondo
il Sindaco Marco Alparone, il Vicesindaco Gianluca Bogani, e la Giunta padernese
le case economiche e popolari di Paderno Dugnano costruite venti o trenta anni
fa, si vendono oggi ad un prezzo minimo a metro quadro di:
€
2.250,00 – 15% = € 1.912,50
mentre secondo
la Borsa Immobiliare il prezzo minimo è:
€
1.850,00 – 30% = € 1.295,00
Il geom.
Granata nell’incontro del 7 ottobre ha affermato, che ci possono essere
situazioni dove può risultare che gli importi per la trasformazione del diritto
di superficie possono essere decisamente inferiori, o anche che i cittadini nulla devono avendo già pagato
tutto.
E’
forse il caso delle famiglie padernesi?
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