Con
“imbarazzo” si sintetizza la serata. L’imbarazzo di non poter spiegare aumenti
fondati solo da una miope volontà di fare cassa con la trasformazione del
diritto di superficie.
Ma veniamo ai
fatti.
Per prima
cosa, in una Città dove il centro destra, ancora per qualche mese in
maggioranza, con il nuovo regolamento di Polizia Urbana vuole vietare qualsiasi
manifestazione di idee, e togliere qualsiasi spazio di confronto e democrazia:
ringraziamo
l’Assessore Tonello, che approfittando dell’assenza del Sindaco Alparone e del
Vicesindaco Bogani, per la prima volta, ha aperto le porte della casa
comunale anche ai vecchi condomini 167 del Comitato Cara Terra Mia, intervenuti
all’incontro sulla trasformazione del diritto di superficie, insieme agli
inferociti cittadini che hanno ricevuto lo scorso mese l’esosa “proposta” in
tal senso.
Un’apertura
dell’Assessore Tonello, che ha avuto l’ingrato compito di rappresentare la sconsiderata
Giunta su un argomento scottante e non di Sua competenza, che pensiamo, non
sarà stata apprezzata dal Sindaco e dal Suo Vice, che in altre occasioni hanno
avuto un ben diverso atteggiamento.
Per un’idea
di un precedente incontro rinviamo alla pagina:
Oltre
all’Assessore Tonello, erano presenti alla serata l’arch. Battel, dirigente del
Settore Territorio, e il consulente esterno geom. Granata che ha redatto e
sottoscritto le stime, arrivato una buona mezzora dopo l’inizio dell’incontro.
Tra il
pubblico una trentina di condomini delle cooperative, solo adesso coinvolte:
1. Cooperativa
EDILE PALAZZOLESE via Don Anghileri 4 -
6 €
143.590;
2. Cooperativa
EDILE PALAZZOLESE via G. B. Vico n. 9
€ 248.394;
3. Cooperativa
ACLI SPERANZA via Perosi n. 15 € 210.172;
4. Cooperativa
LA FAMIGLIA via Rosselli n. 18 - 20 € 146.207.
E una ventina
di “vecchi condomini 167” che hanno ricevuto e non accolta la “proposta” nel
2011 e nel 2012.
Hanno
inizialmente preso la parola gli sbigottiti condomini delle cooperative di cui
sopra. Si è manifestata grande conoscenza della questione ed una puntualità
nelle argomentazioni che ha creato non poco imbarazzo negli interlocutori
dell’Amministrazione comunale, in palese difficoltà a fornire delle risposte,
non tanto convincenti (non era pensabile) ma almeno plausibili.
Si è passati
dalle note più elementari:
- Mancanza di allegazioni delle stime alle proposte;
- Mancanza di una condivisione del percorso di trasformazione con i
cittadini;
- Mancanza di un’esposizione efficace, anche con utilizzo di slide;
- Mancanza di comparazione con stime precedentemente formalizzate;
ad una
discussione sui contenuti, su quali elementi si basano le stime.
L’Assessore
Tonello, che non è il responsabile di Giunta per la trasformazione del diritto
di superficie, e che quindi conosce per sommi capi la faccenda, ha fatto
un’introduzione estremamente generica, puntando su vaghe comparazioni con
l’edilizia di mercato, senza cogliere le peculiarità e le finalità agevolative
dell’edilizia convenzionata, e cedendo poi volentieri la parola al geom.
Granata, presentatogli solo pochi minuti prima in Sala consiliare.
E qui il solito disco rotto
Secondo il consulente di chi è la colpa
degli aumenti rispetto al 2010?
Al 50%
tra il Consiglio Comunale che nel
2011 ha votato la deliberazione n. 50 del 28 giugno 2011, (Modifica delibera di
consiglio comunale n. 68 del 21.07.2003 avente ad oggetto: "Approvazione
procedura per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di
proprietà' per le aree residenziali convenzionate"), e 50% Corte dei Conti a Sezioni Riunite
con il Suo parere N. 22/CONTR/11 del 14 aprile 2011, (definito ancora una volta
sbagliando come una Sentenza).
Il consulente
si è spinto al punto di dichiarare che per alcune cooperative l’applicazione
del nuovo criterio di calcolo, in vigore dall’anno 2011, ha comportato una
riduzione dei corrispettivi rispetto a precedenti stime, arrivando a
contraddire lo stesso Vicesindaco Gianluca Bogani che proprio nella stessa Sala
consiliare il 28 giugno 2011 ha annunciato aumenti dal 10% al 15% (si è poi
scoperto che mancava uno zero alle percentuali).
Ci
permettiamo alcune precisazioni, partendo dalla fine.
Primo punto,
che oggi, e per oggi intendiamo dal 2011 al 2013, qualcuno paghi meno rispetto
alle proposte formalizzate nel 2010 è una barzelletta. Un esempio a caso, e
certamente non dei peggiori, se i condomini della cooperativa ACLI SPERANZA di via Perosi n. 15 oggi pagano
mediamente circa 7.500 euro a famiglia,
nel 2010, i condomini
dell’Impresa MARCORA di via Argentina n.
51-55 hanno pagato mediamente 2.800
euro a famiglia.
Per non
parlare degli amici di Palazzolo che possono fare quattro passi dalle loro case
per avere confronti ancora più eclatanti.
Se
l’obiezione è che ogni situazione è diversa dalle altre e non comparabile,
sembra strano, ma proprio strano, che fino al 2010 si viaggiava in un certo
ordine di grandezza e poi improvvisamente, per tutte le cooperative coinvolte
l’ordine è raddoppiato o triplicato.
Secondo
punto, la Corte dei Conti mai
afferma che gli importi vadano aumentati, anzi dispone, in ogni caso,
l’esigenza di uniformità dei corrispettivi, basta prendere visione di questo
saliente estratto:
Il problema è
che il Consiglio Comunale, sulla scia delle parole del Vicesindaco Bogani, che
minacciava raddoppi dei corrispettivi (poi effettivamente avvenuti), ha
sciaguratamente votato una deliberazione che ha mal recepito le indicazioni
della Corte dei Conti, un esempio su tutti, si noti la riduzione del 60%,
applicata invece al 60% (dicesi del 40%), richiamata e poi non applicata dalla
Giunta.
E poi ancora,
per il 2011, 2012 e 2013 il consulente ha valutato i nostri appartamenti al
prezzo minimo (secondo Lui) di mercato di 2.250
euro a metro quadro, considerando i nostri appartamenti nuovi secondo la quotazione della Borsa Immobiliare
del I° semestre 2011, ed applicando un misera riduzione del 15% (valore di
calcolo €/mq.
1.912,50), quando
quella consentita è del 30%.
Certo
considerare nuove le nostre case è una follia, comunque la recente quotazione
della Borsa Immobiliare del II° semetre 2012 prevede una quotazione minima a
metro quadro per appartamenti recenti (entro 40 anni) di 2.050 euro, che ridotti del 30%, vuol dire una base di calcolo di €/mq. 1.435,00
anziché €/mq. 1.912,50, una bella differenza.
Per case nuove ormai la Borsa Immobiliare intende solo quelle che oltre che
“nuove” sono in classe energetica A, B e C, mai nel caso degli edifici economici e
popolari padernesi.
Stesso
discorso sui box, valutati a corpo 15.000 euro e senza nessuna riduzione,
quando oggi sono stimati in 14.000 euro, che ridotti fanno 9.800 euro.
Proviamo ad applicare questi dati alle stime
e vediamo cosa succede.
Nei momenti
di maggiore difficoltà gli interlocutori dei cittadini non hanno mancato di
ricordare che si tratta di un’opportunità e non di un obbligo. Bella scoperta,
ma se l’opportunità non viene colta almeno dalla maggioranza dei cittadini, la
stessa non è tale.
Riportiamo solo alcuni brevi passaggi degli interventi dei cittadini:
-
Non ci
avete messo nelle condizioni di scegliere;
-
Vi
creeremo molti problemi;
-
Presi
ad uno ad uno ci fregate tutti;
-
Che
l’Amministrazione non mandi le stime è estremamente scorretto;
-
Non
avete nemmeno mandato le lettere per raccomandata;
-
Siete
normali o che cosa;
-
Ci
vuole la massima trasparenza;
-
Non
potete imporre una data per il pagamento;
-
Non
prendete un euro;
-
Avete
rotto le palle;
-
Bloccate
i termini o andiamo per vie legali.
Cittadini
che, come avvenuto nel biennio precedente, sono veramente arrabbiati.
Un condomino
di via Rosselli ha sollevato un problema di estrema e drammatica attualità in
questi giorni, l’incubo del mostro della Rho-Monza,
che oltre agli aspetti sanitari, comporta la svalutazione e spesso
l’invendibilità degli immobili di Paderno Dugnano.
Si è chiesto
di come le stime avessero tenuto conto di questo.
Imbarazzo, la Rho-Monza cos’è questa sconosciuta?
Viene il sospetto che le stime siano
state predisposte senza nemmeno un sopralluogo.
Tanti temi
che si potevano ancora toccare, come l’amianto tra i materiali di costruzione,
trattandosi di edilizia economica popolare perlopiù degli anni ottanta.
L’amianto è fuorilegge dal 1992, ma nelle nostre case nuove, spesso, era
presente o lo è ancora.
All’uscita
una signora di Palazzolo ha riassunto bene la conclusione della serata:
ero quasi convinta di pagare,
ma poi dopo quello che ho sentito questa
sera
da me non vedranno un euro
Purtroppo manca la trasperenza in tutto ormai e sono convinta che a prescindere da come andranno le prossime elezioni , anche se a Paderno Dugnano avesse la maggioranza il PD non cambierebbe nulla. C vuole un rinnovamnto, un cambio drastico che i nostri attuali politici non permettono!
RispondiEliminaValentina Polito
PD e PDL vanno spazzati via essendo complici di questa truffa ai danni dei cittadini Padernesi
RispondiElimina....che il momento economico / sociale in Italia sia drammatico nessuno , ad esclusione del Silvio e dei suoi lacche', lo mette in dubbio ...............ma stiamo molto attenti al qualunquismo ed a soggetti politici del "so " tutto io oppure i "ghe pensi mi".
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