Abbiamo perso una battaglia
Oggi chiudo la petizione. Ringrazio tutti i 1.845 sostenitori.
Ringrazio anche la piattaforma "Change. org" che ci ha permesso di
realizzare questa petizione.
Purtroppo l'esito non è stato positivo per noi.
L'autostrada a 14 corsie a cielo aperto si farà. Le istituzioni si sono
mostrate sorde alle nostre richieste di fare la strada interrata.
Abbiamo
perso una battaglia, ma la nostra lotta non si ferma.
Grazie a tutti
Raffaele Mastromarino
Chiusa la petizione per l’interramento della Rho – Monza, rilanciamo l’idea
di Carlo Arcari pubblicata su Padernoforum, bombardare di lettere di protesta ministri e presidente della
regione:
Animo, ragazzi. Non è finita finché non è finita. Chiusa la petizione di
Raffaele Mastromarino a quota 1.845 firme (non sono poche, sicuramente di più
dei manifestanti di domenica scorsa) per chi crede nella democrazia diretta
basata sullo strumento digitale c'è già pronta un'altra possibilità di far
sentire la propria voce. Vi invito a seguire l'esempio di Oscar Figus,
ricopiate e incollate (cambiando il nome del mittente ovviamente) questa
lettera e speditela. Bombardiamo i ministri e il governatore lombardo con
le nostre email di protesta. No al mostro a 14 corsie.
Alla
cortese attenzione:
Onorevole
Ministro Beatrice Lorenzin
Onorevole
Ministro Andrea Orlando
Onorevole
Ministro Maurizio Lupi
Presidente
Roberto Maroni
Onorevoli
Sottosegretari
Mi chiamo ........ e sono un cittadino di Paderno Dugnano, città di
quasi 50.000 abitanti in provincia di Milano.
Come senz'altro sapete, la mia Città è interessata dal progetto di
riqualificazione della superstrada SP46 Rho-Monza che porterà, per un lungo
tratto, all'affiancamento con la superstrada SS36 Milano-Meda.
Un'opera che porterà, in quel tratto, a quattordici le corsie totali, la
maggior parte in rilevato, in una zona densamente abitata, a pochi metri da
palazzi, scuole, un centro pediatrico; con un impatto ambientale devastante.
Il progetto ci fu presentato dalla Provincia di Milano nel 2008 e da
subito ne evidenziammo le criticità e ne richiedemmo l'interramento in
unanime accordo fra comitati di cittadini, amministrazione locale e forze
politiche di maggioranza e di opposizione.
In tutti questi anni abbiamo seguito l'intero iter di approvazione, con
osservazioni alla VIA, con incontri tecnici e politici, con manifestazioni
popolari di dissenso che hanno coinvolto tutti i comuni interessati dall'opera:
Paderno Dugnano, Cormano, Novate Milanese, Bollate e Baranzate. Ne abbiamo
evidenziato in tutti i modi l'impatto sulla salute, il rumore, il danno ambientale.
Abbiamo realizzato e inviato a Presidenza della Repubblica, Regione Lombardia,
Provincia di Milano, un censimento dei minori che vivono nell'area interessata
dall'autostrada. Sono 773, e sarebbero destinati a crescere in un
ambiente pesantemente inquinato.
Ci è stato contestata l'impossibilità di interrare l'opera a causa dei
fiumi e della falda acquifera, alle nostre rimostranze ci è stato risposto che
con l'interramento il costo sarebbe aumentato in modo esponenziale e che
c'erano solo due "talpe" al mondo in grado di farlo: dopo solo il
“muro di gomma” dei tecnici e poche rettifiche marginali se non -
recentissimamente - l'ulteriore finanziamento di 55 milioni del Governo
insufficiente, a detta loro, per l'interramento.
Vorrei essere chiaro, la nostra non è una posizione NIMBY: noi NON
SIAMO contro la riqualificazione, alcuni architetti e ingegneri volontari
sono arrivati a proporre un progetto alternativo di minore impatto che
dimostra la fattibilità dell'opera costruita in un altro modo.
Fra tutte le nuove infrastrutture lombarde, la riqualificazione della Rho-Monza
è l'opera, al Km, meno costosa, credo anche la più breve, ma afferisce in
una zona molto popolata, con tanti problemi ambientali ancora irrisolti:
bonifiche, fabbriche a rischio ambientale rilevante, un inceneritore.
Ma anche eccellenze come parchi, aree verdi, zone umide che in tutti
questi anni si è cercato, con fatica, di salvaguardare.
Ci sono state prese di posizione, anche all'unanimità, del Consiglio
Regionale Lombardo e del Consiglio Provinciale di Milano (l'ultima a
maggioranza la scorsa settimana) ma i rispettivi organi di governo hanno
continuato ad avvallare l'opera fino alla decisione, lunedì scorso, di dire si
ma chiedere l'ultima parola alla Conferenza Stato-Regioni - quindi a Voi -
domani 3 ottobre.
Oggi l'urgenza sembra sia terminare per Expo 2015, ma questo sarà
impossibile, non è mai stato presentato neppure il crono-programma.
Vi preghiamo: stralciate l'intervento almeno a
Paderno Dugnano e fatela riprogettare interrata.
I parlamentari eletti nel nostro territorio conoscono la storia, potete
interpellarli.
E magari spiegateci chi decide in Italia, perché se il parere
degli amministratori locali, degli organi elettivi di Controllo Regionali e
Provinciali, dei comitati e dei cittadini, forse anche dei Ministri non conta,
allora temo che oltre al problema sanitario, al problema ambientale,
all'impatto architettonico l'opera, portata avanti in questo modo, denuncia un
altro grave problema: l'assenza di democrazia e di giustizia.
Grazie
per l'attenzione
Di seguito gli indirizzi ai quali
inviare la e-mail:
A presto Cara Terra Mia
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