Si è tenuta nella mattina di oggi presso Palazzo Isimbardi
la riunione della commissione provinciale garanzia e controllo che aveva
all’ordine l’audizione di Marzio Agnoloni, Presidente di Milano Serravalle, in
merito alla situazione economica della società e al finanziamento e
realizzazione delle infrastrutture in programma.
Il resoconto alla pagina:
Intervenendo nel corso dei
lavori d’aula, il Capogruppo in Provincia di Milano per Lista un’Altra
Provincia-PRC-PdCI, Massimo Gatti, ha dichiarato:
“Oggi l’Avv. Agnoloni ha avuto il buon gusto di presentarsi
in aula, ma le sue dichiarazioni sono state a dir poco pessime; il quadro
economico ha oscurato crisi, disservizi, sperperi del sistema delle partecipate
provinciali anche recentemente oggetto di provvedimenti della Corte dei Conti e
non ha risposto sul contenzioso giudiziario che riguarda Pedemontana persino
nelle zone minate dalla diossina a Seveso.
L’Avvocato si è però impegnato in un continuo scaricabarile
nel merito della costruzione della SP Rho Monza, sostenendo che Serravalle non
ha alcuna responsabilità in questa partita e che le decisioni devono essere
prese dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche.
Vergognoso.
Sappiamo bene che gli ordini vengono dati dal governo delle
piccole intese (PD-exPDL-SC), dal Presidente leghista di Regione Lombardia,
Roberto Maroni, dall’ad di Expo, Giuseppe Sala e dal Presidente della
Provincia, Guido Podestà, tutti in soggezione e subalterni ai signori
dell’asfalto.
Agnoloni deve adempiere, però, ai suoi obblighi e ci deve poi
spiegare in che modo i giorni necessari al completamento dell’opera sono
passati “magicamente” da settecento a trecentottanta, stando a quanto
comunicato nei vari tavoli tecnici.
Troppe bugie e negligenze com’è successo anche il 18 febbraio
2014 nella riunione presso il Provveditorato a Milano.
Serravalle ha il dovere,
nella conferenza prevista per il 26 febbraio, e comunque entro il 30 marzo
2014, di certificare ad Expo S.p.A. e alle varie istituzioni che la Rho-Monza,
nel tratto di Paderno Dugnano, non può essere realizzata entro il primo maggio
2015.
Il tempo è scaduto ed è ormai chiaro che non ci sono né i
tempi di cantiere né tanto meno i soldi per realizzare l’opera.
Senza
interramento il lotto di Paderno va bloccato subito e vanno assunte le proposte
del Comune per una soluzione provvisoria che riguardi la SP Milano-Meda.
Il
Comitato e gli enti Locali coinvolti devono continuare la loro straordinaria e
competente mobilitazione. Sono già pronti i ricorsi per bloccare l’opera, tutelare
la salute e il territorio.
E’ questa l’unica garanzia per fermare il mostro a 14 corsie.
Nel frattempo è compito delle autorità pubbliche quello di
vigilare e controllare su tutto il tracciato, compresi i comuni di Cormano,
Bollate, Novate e Baranzate, ed è essenziale che la città metropolitana, a
partire dal Comune capoluogo, non faccia colpevolmente finta di niente”.
A
presto Cara Terra Mia
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