Che le stime per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà formalizzate a partire dall’anno 2011 a Paderno Dugnano, configurando una palese discriminazione tra cittadini (fino al 2010 secondo un criterio – dal 2011 secondo un altro criterio) fossero sbagliate nel diritto, crediamo, lo hanno ormai capito tutti.
Basterebbe questo semplice elemento
per fare un passo indietro e ripristinare, con buon senso, l’uniformità nella
determinazione dei corrispettivi tra i condomini 167 padernesi.
Tuttavia, la gatta frettolosa fa i
gattini ciechi, e la voglia di fare cassa della Giunta Alparone – Bogani ha
prodotto stime con errori da matita rossa e un brutto voto in pagella.
Il primo caso che esaminiamo è:
Si rilevano due errori grossolani, ma nulla toglie al fatto
che possano anche essere più numerosi.
Il
primo legato alla superficie dell’area residenziale. La stima riporta
la seguente scheda:
Per cui, la superficie catastale
calcolata per determinare il valore di trasformazione del diritto di superficie è di mq.
3.630.
Tuttavia, l’Amministrazione si
accorge dell’errore, che viene formalizzato il 10 maggio 2013:
Si noti che il termine per il
pagamento per usufruire del Segretario Comunale nella redazione dell’atto di
trasformazione è stato fissato per il 28 settembre 2012, ma il frazionamento è
successivo, data infatti 8 aprile 2013:
Ed è quindi stato determinato:
Tuttavia il calcolo è stato fatto considerando
3.630 metri quadri di area edificabile, e non mq. 3.236 di cui al foglio 40,
particella 238. Ancora oggi le stime non sono state correte.
Il
secondo poi è di una banalità sconfortante. Un errore di calcolo che si
pensava impossibile in tempi di fogli elettronici o più banalmente di
calcolatrici (c’è l’applicazione anche sui telefonini), un errore possibile
solo se si fanno i conti “a mente”.
Facendo la moltiplicazione: (176,83 x
3.630) il risultato è diverso da quello indicato sulle stime:
€
641.893 anziché € 614.887
Questa volta un errore a favore del
cittadino. Ma due errori non si annullano, non diventano una cosa giusta, due
errori rimangono due errori.
Il calcolo, solo formalmente
corretto, ma comunque sostanzialmente sbagliato in quanto in ogni caso discriminante
risulterebbe:
Anziché quello indicato sulle stime:
C’è poco da
andare fieri delle stime per la trasformazione del diritto di superficie in
diritto di proprietà commissionate dalla Giunta Alparone – Bogani, pagate dai
cittadini.
A presto con
altre “imprecisioni”.
correttezza e trasparenza
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