Normalmente a fronte di un’indennità
presunta di esproprio, ci si trova di fronte ad un conguaglio per la
concessione del diritto di superficie, in quanto l’indennità definitiva risulta
più alta.
Questo però non è il caso
dell’intervento:
Il costo medio presunto di esproprio,
previsto in convenzione, è stato di lire 12.000 al metro quadro, interamente
pagato dai condomini 167 di via Novella 4, e regolarmente versato all’atto di
sottoscrizione della convenzione:
Dopodiché, a differenza della quasi
totalità delle situazioni, ci si accorge che il costo medio effettivo di
esproprio è molto più basso, pari
a lire 6.417 al metro quadro:
Quindi i cittadini hanno pagato per
l’acquisizione del terreno dove sorge la loro prima casa un prezzo molto più
alto rispetto al costo effettivamente sostenuto.
E quindi, come sopra riportato in
data 25 gennaio 1991 scatta il rimborso.
Fin qui nulla di male, il problema
nasce nell’individuazione dei soggetti che hanno pagato il costo presunto di
esproprio e i soggetti che hanno ricevuto il rimborso.
Se si pensa che è ovvio che questi coincidano,
purtroppo siamo fuori strada.
Chi
ha pagato? I condomini 167 di via
Novella 4.
A
chi è stato dato il rimborso? All’Impresa
costruttrice.
Se è vero che la convenzione, prevede
che l’impresa e/o suoi aventi causa (i condomini) sono in via fra loro solidale,
non è la stessa cosa se il rimborso viene affidato al privato che deve trarre
profitto dall’intervento, o ai cittadini che con sacrificio si apprestano a
comprare la loro prima casa.
Nell’anno 1986, i condomini 167 di
via Novella 4 hanno pagato lire
36.138.759 in eccesso rispetto a quanto effettivamente dovevano pagare per
l’acquisizione del terreno.
Un danno evidente, per non dire di
peggio, a cui si aggiunge la beffa della stima per la trasformazione del
diritto di superficie:
Nella esosa e discriminante stima,
effettuata con criteri estremamente più iniqui rispetto a quelli previsti dalla
Giunta Alparone – Bogani solo per alcuni nell’anno 2010, è richiesto il
pagamento, tra l’altro, di 17.518 euro. Tale importo è la somma in eccesso di lire 19.540.500 (€ 10.091) già pagata dai
condomini nel 1986 per le aree residenziali rivalutata ad aprile 2011 ad € 17.518.
Ci si aspetterebbe lo scomputo dalla stima di tale importo, già pagato in eccesso dai condomini di via Novella
4, e a loro mai restituito, oltre a lire 16.598.259, anche questi pagati in
eccesso nel dicembre del 1986 per le aree a standards, e invece il
corrispettivo richiesto cresce anziché diminuire.
Si
paga di nuovo oggi quanto già pagato ieri.
Il danno e la beffa
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